LE INTERVISTE DI INFINITY MUNDI: SOTTO TERRA

LE INTERVISTE DI INFINITY MUNDI
Bentornati agli appuntamenti extra con le interviste del Salotto. Oggi siamo in compagnia di Ivan Braidi e Marco Moni, rispettivamente autore e illustratore di "Arkham Legacy - Sotto Terra", Infinity Book pubblicato da Infinity Mundi, la startup tutta italiana di Luigi Lescarini che propone librogame interattivi e illustrati in versione app per smartphone e tablet.




Ciao Ivan, ciao Marco. Benvenuti nel mio Salotto e grazie per essere in nostra compagnia oggi. Partiamo subito con la prima domanda che rivolgo a tutti i miei ospiti: raccontateci qualcosa di voi. 

Ivan Braidi: Ciao Caterina e grazie per l’intervista. Sempre difficile riassumere in poche righe la complessità di un individuo. Per certo sono eternamente tormentato, insoddisfatto dello stato in cui versa il mondo e frustrato dall’impossibilità di fare qualcosa di realmente concreto per cambiarlo in meglio. 
Per questo custodisco con estremo affetto il ricordo di un tempo spensierato e gioioso, quello dell’infanzia, in cui la magia dell’ideale non era ancora stata corrotta prima, e spazzata via poi, dalla tragedia del reale. 

Marco Moni: Beh, che dire di me… Disegno da quando sono piccino, poi sono diventato grafico ma non ho mai smesso di disegnare. Adesso indovinate un po’? Disegno. Ma mentre disegno penso fortemente al prossimo disegno che farò, quindi vivo in un costante senso di incompletezza. 
Ma questo senso di incompletezza è proprio lo stimolo che mi serve per disegnare! 
Divertente, noh? 


Come presentereste l’Infinity Book di “Sotto terra” ai nostri lettori, ognuno dal proprio punto di vista? 

Ivan Braidi: In tutto quello che faccio, anche quando ha un taglio ludico, c’è sempre una stratificazione di significati, un collegamento profondo con parti di me e del mio vissuto, elementi ermetici e simbolici. 
“Sotto Terra” è nato in un momento preciso e ha raccolto elementi di quel momento, trasformandoli e legandoli tra loro. 
Chi si sente pronto a un viaggio nell’oscurità, pronto a esplorare il buio con un pizzico di audacia, troverà in “Sotto Terra” elementi che non lo abbandoneranno una volta finita la lettura. 

Marco Moni: Le atmosfere Lovecraftiane hanno sempre ammaliato lettori e illustratori. Perciò perché non dare una sbirciata nell’orrore di cosa si nasconde sotto terra? Io ho provato a seguire le linee guida di Ivan, mettendoci del mio. Dopotutto “Il Richiamo di Cthulhu” è uno dei primi Giochi di Ruolo in cui ho fatto da Master, quindi non sono di “primo pelo” rispetto all’ambientazione. 


Potreste raccontare ai nostri lettori come è stato per voi entrare a far parte dell’universo di Infinity Mundi? In che modo avete lavorato e come vi siete trovati? 

Ivan Braidi: Sono stato il primo autore che ha collaborato con Luigi Lescarini, quindi ho praticamente visto nascere Infinity Mundi. Essendo poi anche un informatico ho aiutato Luigi a correggere i bug delle prime release e a migliorare alcuni elementi dell’interfaccia utente che necessitavano di essere affinati. Insomma, è stata una vera e propria avventura a quattro mani e, lo confesso, seguo Infinity Mundi con l’affetto che deriva dal sentirlo anche un po’ figlio mio. 
Con Luigi è nato subito un ottimo rapporto, aperto e schietto, ci sono stati anche momenti di confronto acceso e qualche scontro, come è giusto che sia, ma ha sempre prevalso il buon senso e lo scopo comune di raggiungere il miglior risultato possibile. 
Altrettanto ottimo il rapporto con Marco, dove la sintonia di vedute e lo scambio di idee sono sempre stati molto efficaci e divertenti. 

Marco Moni: Camminavo per strada quando ho incontrato un gruppo di strane creature simili a esseri umani, ma con volti orribilmente distorti: denti, scaglie piercing, sbucavano a caso dalla pelle. Ero in pericolo! Luigi Lescarini (l’ideatore dell’universo Infinity Mundi) passava di là, ed è riuscito con strani gesti rituali a scacciarli all’inferno dal quale erano sbucati. Abbiamo fatto quindi un patto. 
Avrei aiutato la sua Opera mettendomi al suo servizio per 100 anni e 1 giorno. 

“Sotto Terra” è un viaggio onirico dal taglio horror davvero inquietante: quali sono stati gli elementi chiave su cui avete deciso di puntare maggiormente, sia a livello narrativo che visivo? 

Ivan Braidi: Come ho detto nella seconda domanda c’è sempre molto di me in tutto ciò che scrivo. “Sotto Terra” è nato come reazione a un periodo particolarmente doloroso, seguito alla perdita improvvisa di mia madre. Quando nel giro di pochi anni perdi tutta la tua famiglia le cose assumono una prospettiva differente. I valori in gioco cambiano ed è difficile ritrovare stimoli e sapori in ciò che ti circonda. 
Mi piace pensare che “Sotto Terra” sia una piccola capsula in cui ho intrappolato parte del mio dolore, alla ricerca di nuovi orizzonti. Ecco l’elemento chiave del racconto. Nulla di ciò che appare è casuale, ogni cosa ha un suo significato. 

Marco Moni: Beh visivamente è stato semplice dare un tocco unificante alle illustrazioni: è ambientato sotto terra, facciamole tutte scure e verdastre! Che ci vuole! Mi sono molto divertito a dosare i colori in questo modo. 


Qual è stata la vostra morte preferita del volume? 

Ivan Braidi: Concordo con la risposta di Marco qui sotto, e la morte nascosta è quella che preferisco. Essendo nascosta non possiamo parlarne ma… nulla di ciò che esperiamo è quello che sembra e, forse, anche la morte è così. L’importante è non arrendersi e continuare a porsi domande. 

Marco Moni: Ovviamente quella “segreta” di cui non posso parlare. 
Quindi parlerò della morte in cui se scegli la strada a destra invece che a sinistra… muori. 
Senza appello. Un po’ come nella vita reale, non hai indizi: se ti dice male, ti dice male! 

Progetti per il futuro? 

Ivan Braidi: I progetti sono un miliardo, il problema attuale è la concretizzazione a causa di anni impervi e carichi di difficoltà. Con il 2021 dovremmo finalmente tornare a regime e riprendere i lavori su “Soli nelle Tenebre” il volume di Arkham Legacy a cui sto lavorando da quasi cinque anni insieme all’amico fraterno Marco Mancini (anche lui autore Infinity Mundi con “Il fantastma di Azzurrina”). “Sotto Terra” è elemento complementare di “Soli nelle Tenebre”: narra infatti le vicende di un momento che nel primo volume non sono presenti. Leggendoli entrambi sarà quindi possibile avere il quadro completo degli eventi e collegare i fili di tutti i riferimenti più o meno nascosti presenti in “Sotto Terra”.

Marco Moni: CERTO.

Grazie a Ivan e Marco per essere stati in nostra compagnia oggi. Qui di seguito tutti i link per l'acquisto di "Sotto Terra" e per rimanere sempre aggiornati con le novità di Infinity Mundi.



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