LE RECENSIONI DEL SALOTTO: POLVERE Z

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Roberto Risso, Polvere Z, Delos Digital
Collana Dystopica a cura di Delos Veronesi


L'AUTORE
Roberto Risso (1978) torinese, laureato e addottorato in letteratura italiana, ha pubblicato numerosi saggi accademici e un racconto su Granta Italia nel 2012. Fra il 2006 e il 2013 è stato due volte finalista al Premio Italo Calvino con una raccolta di racconti e un romanzo. Dall'inizio del 2010 vive e lavora negli Stati Uniti dove è docente universitario. Si occupa prevalentemente di prosa narrativa italiana dal Cinquecento al Duemila. Appassionato di letteratura del disastro, ha ideato il progetto “Universo Torino 2050”, un luogo virtuale di storie e immagini ambientate nella Torino e nel mondo del futuro prossimo e remoto.
Dal 2015 risiede a Clemson, nella Carolina del Sud (USA) e sta scrivendo romanzi e racconti autoconclusivi e indipendenti, ambientati nel futuro (e nel passato) della sua città e dell'Italia.
Un modo efficace per colmare le distanze.

LA TRAMA
C'è un piano per combattere la fame, ma si rivelerà un completo disastro.

Torino, 2032. Le autorità predispongono un piano per sopperire ai crescenti disordini legati alla crisi economica e alla conseguente malnutrizione dei cittadini. Una polvere sintetica, in grado di integrare la dieta degli abitanti, potrebbe essere la soluzione. Viene scelto un quartiere come luogo per una prima sperimentazione su larga scala, su cavie inconsapevoli che non hanno più nulla da perdere. I risultati sono catastrofici, il sangue dei civili inonda le strade ammantate di follia. I superstiti dovranno unirsi per fuggire e combattere chi è determinato a cancellare tutte le prove dell'accaduto.

LA RECENSIONE
"No, Dottore. No. Non ci siamo."
Il Generale esitò, pallido, le occhiaie scure di un uomo che ha perso troppe ore di sonno. La voce era ferma ma gli occhi lo tradivano. Arrossati, mobili. Incerti.
"Ha idee migliori, Generale?"
La voce del Dottore sembrava una sfida. Lievemente curvo, con la barba e i capelli ricci spolverati di grigio, sorrideva senza traccia di allegria.
"Calmatevi. Temo che non si tratti di avere idee migliori." La Deputata era intervenuta per evitare uno scontro di potere. "Dobbiamo risolvere un problema la cui gravità è oltre ogni possibilità di speranza."
"La soluzione proposta è peggiore del problema!" La voce del militare aveva riacquistato durezza. "Non possiamo combattere questa minaccia aggrappandoci alla follia."
La donna fece una smorfia.
Il sorriso del Dottore si allargò. Divenne provocante.

Nella Torino del prossimo futuro la crisi economica ha prostrato la società e affamato i cittadini. La situazione è critica. Siamo ormai sull'orlo del collasso e le autorità devono intervenire in fretta se vogliono salvare la popolazione: è arrivato il momento di sperimentare la 2HJ-32, una polvere sintetica che, disciolta in acqua e integrata alla (scarsa) dieta quotidiana, sembra essere in grado di calmare il senso di fame. Una soluzione davvero ottimale, se non fosse per alcuni effetti collaterali...

Con "Polvere Z", Roberto Risso ci presenta un piccolo spaccato di Universo Torino 2050, l'ambientazione distopica da lui ideata che racconta di un'Italia del futuro collassata a seguito di cambiamenti climatici e crisi globale. Attraverso gli occhi del protagonista, Fabio Martinelli, l'autore ci conduce per i quartieri di una Torino ormai degradata, in cui la lotta per la sopravvivenza si fa ogni giorno più spietata e in cui i pericoli si annidano dietro ogni angolo: non ci si può fidare di nessuno, anche i membri della nostra stessa famiglia possono trasformarsi in nemici letali. Unendo elementi horror, distopici e post-apocalittici, Risso si sofferma in maniera lucida e critica sulla crudeltà e sul cinismo che fin troppo spesso insorgono in situazioni di emergenza.

Il racconto si legge rapidamente: lo stile diretto, essenziale e a tratti glaciale dell'autore e il ritmo serrata dell'azione ci catturano fin dalle prime righe e ci trasportano all'interno di atmosfere cupe e soffocanti. Un senso crescente di angoscia e disperazione ci accompagna lungo tutto il corso della storia e il fatto di trovarci a casa nostra, in Italia, non fa che aumentare questo senso di inquietudine. Non mancano inoltre numerosi spunti di riflessione, sia a livello etico che sociale, così come numerosi sono i parallelismi con la nostra società attuale. 
"Polvere Z" è un racconto duro e memorabile, la cui unica pecca è quella di terminare troppo in fretta: speriamo che l'autore torni a parlarci presto di cosa il destino ha riservato a Fabio e alla città di Torino.

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