LE RECENSIONI DEL SALOTTO: DUE SULLA TORRE

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Thomas Hardy, Due sulla torre, Fazi Editore


L'AUTORE
Thomas Hardy. Poeta e romanziere inglese, nasce a Higher Bockhampton, nel Dorset, vicino Dorchester, il 2 giugno 1840. Il suo primo successo fu "Via dalla pazza folla", del 1874. Muore a Dorchester l'11 gennaio 1928. Fazi Editore ha pubblicato "Nel bosco" (2015), "Via dalla pazza folla" (2016), "Due occhi azzurri" (2017), "Sotto gli alberi" (2018) ed "Estremi rimedi" (2020).

LA TRAMA
Abbandonata dal marito, un ricco proprietario terriero, Viviette Constantine si innamora di Swithin St. Cleeve, di ben nove anni più giovane di lei, bellissimo, colto e gentile figlio di un curato di campagna. Swithin è un astronomo e lavora in cima a una torre dove trascorre tutto il suo tempo a studiare gli astri e i fenomeni celesti. Il romanzo – ambientato nella campagna dell’amato Dorset – narra la storia del loro amore, che si sviluppa in un intreccio intinto nelle forti passioni del genere “sensazionale”: morti presunte, adulterio, matrimoni segreti, angosciosi patemi riguardo alle convenienze sociali, gravidanze inopportune, nozze riparatrici, cuori spezzati da dolori cocenti e felicità improvvise. Al tempo della prima pubblicazione furono proprio questi elementi della trama, ritenuti peraltro poco congrui con la letteratura “seria”, a far sì che il romanzo attirasse numerose critiche negative e accuse d’indecenza. In seguito, l’evolversi dei costumi ha permesso di apprezzare nuovamente il delicato equilibrio o il voluto contrasto tra il troppo umano delle vicende sentimentali dei protagonisti e la sublime freddezza dei corpi celesti studiati da Swithin con tanta passione e di ascrivere questo romanzo, il nono, fra i migliori della produzione di Hardy.

LA RECENSIONE
Un pomeriggio all'inizio dell'inverno, limpido ma non freddo, in cui il mondo vegetale era una bizzarra moltitudine di scheletri attraverso le cui costole il sole brillava generosamente, uno scintillante landò si fermò per un momento in cima a una collina del Wessex. Il luogo era quello in cui la vecchia strada di Melchester, che la vettura aveva seguito fino a quel momento, era tagliata da un viale che d'inoltrava in un parco non troppo distante. Ne scese il valletto e si avvicinò alla persona che occupava la vettura, una signora di ventotto, ventinove anni. La donna guardava attraverso l'apertura offerta da un cancelletto il panorama della campagna ondulata che si estendeva al di là. A una sua frase, il domestico guardò nella stessa direzione.

Quella fra Swithin St. Cleeve e Viviette Constantine è una storia d'amore pura e intensa quanto sfortunata: Viviette è infatti di nove anni più vecchia di Swithin e la loro relazione è considerata come qualcosa di scandaloso agli occhi delle convenzioni sociali dell'epoca. Decisi a non lasciarsi separare, i due amanti continuano il loro amore clandestino, sempre in bilico fra passione e dolore e sempre all'ombra della torre del telescopio, simbolo e custode del loro amore. 

"Due sulla torre" è una storia d'amore complessa e contrastata, che suscitò non poco scalpore all'epoca della sua uscita, nel 1882. Thomas Hardy scriveva infatti di una donna, Viviette Constantine, vedova e quasi trentenne, innamorata dell'astronomo Swithin St. Cleeve, molto più giovane di lei. Viviette è inoltre di rango sociale più elevato rispetto a Swithin (anche se non troppo, essendo il giovane figlio del curato St. Cleeve) e - almeno fino alla morte del marito - anche più facoltosa, tanto da riuscire a esaudire i desideri scientifici del giovane astronomo. Una volta vedova e coperta dai debiti contratti dal marito, Viviette continua tuttavia a trasgredire la morale di fine Ottocento rifiutando la vantaggiosa proposta di matrimonio del Vescovo di Melchester, un'offerta in grado di accrescere le sue ricchezze e il suo rango sociale. 

Sullo suggestivo sfondo della campagna inglese del Dorset, Thomas Hardy firma un'opera contraddistinta da amori contrastati e impossibili, da matrimoni segreti e gravidanze inopportune, da speranze e delusioni. Grazie a tutti questi elementi, "Due sulla torre" può essere così considerato a tutti gli effetti un "sensation novel", genere di cui Wilkie Collins fu il maggiore esponente e che riscontrò notevole successo nella Gran Bretagna della seconda metà dell'Ottocento. 
"Due sulla torre" è un'opera di grande fascino e raffinatezza nonché di straordinaria modernità, che continua ad incantare i lettori anche a più di un secolo di distanza. 

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