LE RECENSIONI DEL SALOTTO: IL FIGLIO DEL FUOCO
LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Riccardo Giacchi, Il figlio del fuoco, Sad Dog Project
L'AUTORE
È un carpentiere milanese classe ‘83. È appassionato di heavy metal, Cavalieri dello Zodiaco e wargame. Le sue preferenze letterarie sono storie di guerra vissuta e il genere horror. Tra i suoi scrittori preferiti spiccano Sven Hassel e Dan Brown. Quando riesce a ritagliarsi un minimo di tempo si cimenta nella scrittura per dare sostanza con la tastiera alle “balzane” idee partorite dalla sua mente. Ha così dato inizio alla saga fantasy "Il figlio del fuoco" e ha pubblicato la raccolta di racconti di guerra "Bandiere di sangue"; "Entombed", invece, è il suo primo romanzo di fantascienza, arricchito di recente con lo spin-off “L’ultimo Wallace”. Ultimamente si è tuffato nel mondo digitale pubblicando l’avventura interattiva “Tra le fauci dell’inferno” scaricabile gratuitamente in versione app per smartphone.
LA TRAMA
Babel ha scoperto presto quanto dura possa essere la vita. Troppo presto. Unico sopravvissuto in un incidente stradale che gli ha portato via i genitori, la sola casa che ha conosciuto fino alla sua adolescenza è l’orfanotrofio di Corinto, dove è cresciuto insieme a tanti altri figli di nessuno fra cui Markus, il suo migliore amico, e Narses, un ex ospite dell’orfanotrofio rimasto nella struttura con il ruolo d'istruttore e tutor dei ragazzi. Babel, però, è diverso dagli altri orfani: in lui c’è un qualcosa, un antico potere che gli arde dentro e che fa di lui un essere speciale e pericoloso allo stesso tempo e che si risveglierà in tutta la sua brutale furia durante una lite con i suoi compagni. La tragica esperienza assopirà ancora una volta le capacità di Babel che, divenuto un uomo adulto, cercherà, invano, di dimenticare il suo passato. Ma il destino del giovane è segnato e il desiderio di un’esistenza normale diverrà una lontana speranza: ogni frammento della sua vita si ricomporrà in un mosaico dai colori tetri e, attraversando un dantesco inferno, Babel entrerà in contatto con una realtà inaspettata, dilaniata da un’antichissima lotta tra la luce e le tenebre e nella quale dovrà scegliere da che parte schierarsi per decidere il destino dell’umanità.
LA RECENSIONE
La distesa verdeggiante che si profilava loro dinanzi offriva uno scenario mozzafiato, reso ancora più spettacolare dal crepuscolo di quel venerdì d'aprile. Il caos e il grigiore dei sobborghi di Corinto sembravano appartenere a un altro mondo, lontano anni luce. La quiete di quel lembo di terra era calata anche nell'auto, un silenzio religioso profanato solo dal ronzio sommesso del motore. Pareva che nulla avrebbe potuto spezzare quell'incanto, ma il destino aveva in serbo un nefasto epilogo per la famiglia che era in viaggio.
La vita non è di certo stata clemente con Babel: giovanissimo, perde i genitori in un incidente d'auto e trascorre la sua gioventù in un orfanotrofio di Corinto. Ormai adulto, il giovane cerca dunque di restituire un senso alla propria vita, di comportarsi come tutti gli altri. Anche se Babel non è affatto uguale a tutti gli altri.
Con "Il figlio del fuoco", Riccardo Giacchi firma un romanzo sì fantastico ma anche dotato di una grande componente emozionale. La storia si apre infatti con la morte dei genitori di un Babel ancora bambino per poi continuare nella solitudine e nella freddezza dell'orfanotrofio di Corinto. Babel dimostra comunque una grande forza d'animo nel voler tentare di ricomporre i pezzi della propria vita, anche se in lui alberga qualcosa di speciale, qualcosa che lo porterà a compiere scelte fondamentali per lui e per il resto del mondo.
Particolarmente evocativa anche la scelta della location in cui l'autore ha deciso di collocare il protagonista: la Grecia, nello specifico Corinto. Luoghi ricchi di miti e leggende - e di magia.
Grande spazio alle emozioni, dunque, ma anche ad ampie sequenze riflessive e descrittive, che avvolgono i lettori in una spirale di colpi di scena, rivelazioni e oscuri segreti. Riccardo Giacchi ci accompagna lungo tutto il travagliato percorso di crescita di Babel, partendo dall'infanzia fino a raggiungere l'età adulta, e ad ogni tappa viene aggiunto un tassello importante che andrà a fare luce sul mosaico finale. L'autore costruisce così un romanzo fantasy dai toni epici, un romanzo che scava su quanto di più oscuro e arcano possa esistere in questo mondo (e nell'altro!), su quanto ataviche eredità e compiti da portare a termine possano pesare sulle spalle di una sola persona.
Con "Il figlio del fuoco", Riccardo Giacchi dà inizio ad una saga incentrata sull'eterna lotta tra Bene e Male, tra Luce e Buio. Questo volume prevede infatti un seguito intitolato "Nei meandri della follia"; il terzo episodio della serie è invece un Infinity Book intitolato "Tra le fauci dell'inferno", librogame in versione applicazione per smartphone e tablet e pubblicato da Infinity Mundi.
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