LE INTERVISTE DI INFINITY MUNDI: TRA LE FAUCI DELL'INFERNO

LE INTERVISTE DI INFINITY MUNDI
Bentornati agli appuntamenti extra con le interviste del Salotto. Oggi siamo in compagnia di Riccardo Giacchi e Lenny Luca Canova, rispettivamente autore e illustratore di "Tra le fauci dell'Inferno", Infinity Book pubblicato da Infinity Mundi, la startup tutta italiana di Luigi Lescarini che propone librogame interattivi e illustrati in versione app per smartphone e tablet.




Ciao Riccardo, ciao Luca. Benvenuti nel mio Salotto e grazie per essere qui in nostra compagnia oggi. Ecco la prima domanda che rivolgo a tutti i miei ospiti: raccontateci qualcosa di voi. 

Riccardo Giacchi: Ciao Caterina, grazie dell’invito. Dunque, sono un felice single milanese, recentemente trasferitosi in provincia di Pordenone. Di giorno lavoro come saldatore ma la giornata vera inizia quando rientro a casa. E allora, da quel momento, divento lettore e scrittore, anche se a dire il vero la parola “scrittore” mi sembra troppo roboante e preferisco definirmi “uno che ogni tanto scrive”. Ovviamente ho anche altre passioni, tra cui wargames e musica heavy metal. 

Lenny Luca Canova: Grazie a te e ben trovata. Sono nato e cresciuto a Modena fino ai 18 anni. Trasferito per studi a Milano, vi ho vissuto fino ad un paio d'anni fa, prima di tornare nelle mie terre d'origine, dove, nonostante i numerosi e quasi manzoniani travagli, sono riuscito a convolare felicemente a nozze con la mia splendida Moglie. Figlio della televisione e della cultura pop anni 80 sono sempre stato un amante delle opere di fantasia e dei mezzi con cui questa può esprimersi e coinvolgere, fossero libri, fumetti, giochi di ruolo, film o videogiochi. Fin da bambino sentivo la necessità di dare una forma a tutti i personaggi che amavo nei romanzi o a quelli che inventavo nei miei giochi, ed ho sempre trovato nel disegno la mia forma d'espressione preferita. 
Per buona parte della vita ho preferito mantenere tale la mia passione, sperimentando con la tecnologia man mano che questa si evolveva e nuovi strumenti diventavano disponibili, cercando un mio “stile” e lavorando sulle mie capacità, fino a quando ho sentito il desiderio di farne anche una professione. Qualcuno potrebbe chiamarla crisi di mezza età, io ho semplicemente pensato: “adesso o mai più”... ci é voluta un po' di pazienza, 4 anni e qualche sacrificio, ma le prime soddisfazioni iniziano ad arrivare, almeno spero, giudicheranno i lettori. 

“Tra le fauci dell’Inferno” è il vostro primo Infinity Book per Infinity Mundi. Potreste presentarlo ai nostri lettori, sia a livello narrativo che grafico? 

Riccardo Giacchi: Il titolo dice parecchie cose: il protagonista, Babel, un metallaro redento, deve sprofondare nell’inferno per recuperare lo Specchio, l’unica reliquia che può salvare il genere umano da un’eterna era di dannazione. Ma a compiere questa impresa sarà proprio il lettore che, vestendo i panni di Babel, dovrà affrontare mille pericoli tra mostri, enigmi, trappole, incubi del passato, fino a raggiungere uno dei due finali, il tutto determinato dalle difficili scelte intraprese lungo il percorso. Inutile dire che il protagonista rappresentato è un uomo fuori dal comune, dotato di poteri particolari e che brandisce un’arma non proprio convenzionale. Le spettacolari immagini create da Luca accompagnano l’avventura e ci deliziano di tenebre e oscurità. Non resta che armarsi di coraggio, un pizzico di follia, e iniziare la discesa nell’inferno. 

Lenny Luca Canova: Da un punto di vista grafico devo dire che non ho avuto molte difficoltà a “visualizzare” le parti che ho illustrato, Riccardo ha un'accuratezza descrittiva quasi maniacale, le scene sono sempre di grande impatto e l'atmosfera é costantemente carica di sensazioni. 
Una delle caratteristiche che ritengo m'identifichino é la mia cronica incapacità di cristallizzarmi in un determinato stile, il che mi crea tutta una serie di problemi tra cui la difficoltà ad essere facilmente “riconoscibile”, ma mi permette anche di modellare il risultato, cambiando strumenti e modo di usarli, in base a ciò che vorrei rappresentare. Ammetto che in certe fasi questo allunga il processo, perché si procede anche un po' per tentativi, non sempre si azzecca la strada giusta e a volte tocca fare un passo indietro. Per fortuna l'intesa con Riccardo é stata immediata e ci siamo sempre capiti al volo; Luigi, dal canto suo, ha fatto un eccellente lavoro di coordinamento. 
A me é rimasto il compito di trasformare quelle descrizioni minuziose in immagini, e Riccardo é stato molto disponibile ad accogliere le mie interpretazioni personali. 



Come siete entrati a far parte dell’universo di Infinity Mundi? Come è stato per voi lavorare e portare a termine il vostro progetto all’interno di questa realtà? 

Riccardo Giacchi: Sono venuto a conoscenza di Infinity Mundi attraverso voci di corridoio, diciamo. Luigi mi ha coinvolto nel progetto e gli sono grato per questo, mi ha introdotto a piccoli passi, come fossi un bambino, dentro un mondo nuovo. Ammetto però che è stato tutt’altro che semplice, per me, da sempre poco avvezzo alla tecnologia o al digitale. “Tra le fauci dell’inferno” era destinato alla stampa e quindi convertire le regole e certe situazioni affinché fossero compatibili con la futura app ha richiesto una serie di adattamenti, se non addirittura vari stravolgimenti. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta e siamo tutti contenti per questo. Nonostante le mie difficoltà, la reputo un’esperienza molto positiva. D’altronde anche io mi sono arreso davanti a un eloquente fatto: che piaccia o no, il digitale è il futuro. E, inoltre, senza l’approdo in Infinity Mundi, non avrei mai potuto conoscere e ammirare la straordinaria arte di Luca, con il quale ho sempre lavorato in perfetta sintonia. 

Lenny Luca Canova: Mi sembra fosse verso la metà del 2019 che Luigi, il creatore di Infinity Mundi, mi contattò via Instagram, dopo aver visto alcuni miei lavori per la serie di racconti “Steamwitch”, per accennarmi la sua idea e per sondare un mio eventuale interesse. 
Per chi bazzica certi ambienti le proposte di questo tipo non sono troppo insolite, ma il più delle volte sono bolle di sapone, progetti in cui s'investono tante energie per poi restare con un palmo di mosche e spesso manco un ringraziamento, ma devo dire che l'approccio di Luigi mi ha fatto da subito un'impressione diversa dal solito, ed é riuscito a trasmettermi una buona dose di fiducia nella sua idea. 
All'epoca stava giusto sondando il terreno, sono quindi passati diversi mesi quando si é rifatto vivo, per sottopormi un progetto che secondo lui sarebbe stato perfetto per me... ed aveva ragione! 
Posso solo aggiungere che spero di poter presto mettere a frutto l'esperienza fatta con questo primo Infinity Book per creare dei prodotti ancora migliori. Il movimento e la piccola comunità che sta crescendo attorno a questo progetto mi lascia molto ben sperare per il futuro. 


“Tra le fauci dell’Inferno”: un titolo portatore di oscurità e avversità. So che il Destino ha remato contro di voi durante la realizzazione del vostro Infinity Book e che il progetto ha di conseguenza subito alcuni rallentamenti. Vi andrebbe di rivelare qualche “behind the scenes” ai nostri lettori? 

Riccardo Giacchi: Diciamo che le forze del bene hanno voluto impedire in tutti i modi l’uscita di questo testo sacrilego, ma hanno miseramente fallito e adesso i demoni sciameranno nel mondo! Scherzi a a parte, i ritardi sono stati dovuti a vari intoppi e imprevisti che hanno coinvolto Luca a livello personale, ma anche colpa di alcune mie indecisioni che si sono protratte per diverso tempo. Tuttavia questo ritardo è stato fondamentale, in quanto mi ha permesso di migliorare il librogame con delle aggiunte importanti e risolvere dei piccoli bug che erano sorti. Direi comunque che poi abbiamo degnamente recuperato, dando ognuno il massimo che poteva per il progetto. E questo è ciò che conta, alla fine. 

Lenny Luca Canova: Il mantra del 2020 per me e mia moglie é stato “Nella sfiga siamo stati fortunati”. Penso che nessun anno come questo sia riuscito a concentrare ed accostare tante botte di sfortuna ad altrettanti colpi di fortuna ed avvenimenti felici. 
L'anno sembrava partito relativamente bene, dopo due anni di fidanzamento e preparativi si avvicinava la data del matrimonio, il 2 maggio, era un periodo intenso ma carico di aspettative, quando ecco che arriva la Pandemia, mandando tutto gambe all'aria sul più bello. Di contro c'é la buona notizia della collaborazione con Infinity Mundi, che arriva in un momento apparentemente propizio, nonostante le tribolazioni per il matrimonio posticipato a data indefinita. 
Tempo di produrre qualche tavola e di carburare che compaiono dei fastidiosi dolorini al petto... questi degenerano rapidamente fino alle contorsioni con un bel ricovero d'urgenza e una corsa in ambulanza. Ovviamente nel periodo del lockdown la cosa acquista toni tragicomici, ma la buona notizia é che si tratta “solo” di pericardite, curabile con assoluto riposo e un micidiale bombardamento d'antifiammatori che baratteranno qualsiasi dolore reumatico con dei simpatici crampi addominali per i prossimi 3 mesi. 
Quasi contemporaneamente la mia fidanzata/infermierina accusa altri problemi di salute molto debilitanti, niente di grave, ma ci troviamo entrambi spompi come delle gomme bucate, con un matrimonio da organizzare non si sa come dove e quando, mentre catering e ville del settecento fanno i vaghi in merito alle caparre. Ci mettiamo un po' a riprenderci e fissiamo una nuova data per il 7 settembre, nella speranza di riuscire ad organizzare da 0 una cosa con 10 invitati che non sembri la cresima di mio cugino. 
In tutto questo macello faticavo a trovare il tempo e soprattutto lo stato mentale per lavorare decentemente, ma Riccardo e Luigi si sono dimostrati infinitamente pazienti e comprensivi; ero ansioso di potermi rimettere al lavoro, avevo appena tracciato le prime linee di contorno del nostro Babel, quando, una torrida notte d'Agosto, una generosa porzione del soffitto dello studio della casa anni 50 dove eravamo in affitto da poco più di un anno... decise di fare conoscenza col pavimento. 
Esattamente un mese prima del matrimonio ancora praticamente tutto da organizzare, i vigili del fuoco dichiarano l'appartamento nostro e quello di sopra inagibili per l'80%, riducendo il nostro spazio vitale a bagno e cucina, con 40° all'ombra.
E niente, diciamo che le premesse non erano le migliori, che si son fatti dei traslochi sotto Natale facendo lo slalom tra i lockdown e le zone arcobaleno, che si son versate lacrime e sangue, che forse il titolo scelto da Riccardo ha portato un po' sfiga, non saprei, ma per quanto mi riguarda é vero il detto “Per Aspera ad Aspera”: ora mi ritrovo sposato con una moglie stupenda, una casa nuova tutta mia piena di scatoloni e siamo effettivamente usciti con un prodotto oggettivamente di cui poter andare orgogliosi... eviterò il racconto degli ultimi mesi e di come abbiamo sbrogliato tutte le mille matasse per arrivare fin qui anche perché servirebbe un'altra intervista e credo d'essere stato sufficientemente logor... esaustivo, non vorrei infierire oltre sui poveri lettori! 


State lavorando o avete in cantiere qualche progetto futuro? 

Riccardo Giacchi: Attualmente mi sto concentrando a ultimare una raccolta di racconti sulla prima guerra mondiale, dopodiché vorrei provare a tornare sui testi interattivi, magari scrivendo il sequel di questo librogame, oppure creare una saga del tutto nuova. I progetti sono molti ma metterli in atto, con quel poco di tempo libero che rimane, so che mi costringerà a una dura selezione. Nell’immediato futuro però conto e spero di poter pubblicare “Tra le fauci dell’inferno” in versione cartacea con un editore serio e riportare alla luce i due romanzi che lo precedono “Il figlio del fuoco” e “Nei meandri della follia”. 

Lenny Luca Canova: Io ho sempre molto da lavorare sulle mie abilità personali, a parte questo mi piacerebbe riuscire a concludere un progetto aperto come una ferita da un po' troppo tempo e, cosa assolutamente fondamentale, dovrò mio malgrado dedicarmi a qualcosa in cui sono geneticamente impedito, ovvero farmi un po' di pubblicità. Da quel che mi dicono le nuove generazioni, ora si usano queste cose chiamate social network... Mia moglie sta cercando d'insegnarmi i rudimenti ma ho ancora molto da imparare.

Grazie a Riccardo e Luca per essere stati in nostra compagnia oggi. Qui di seguito tutti i link per l'acquisto di "Tra le fauci dell'Inferno" e per rimanere sempre aggiornati con le novità di Infinity Mundi.


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