LE RECENSIONI DEL SALOTTO: LA LUNA E L'EDEN

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Laura Silvestri, La Luna e l'Eden, RiLL - Racconti Fantastici 
A cura dell'associazione RiLL Riflessi di Luce Lunare, edito da Acheron Books


L'AUTRICE
Laura Silvestri è nata nel 1982 a Roma e vive con la sua famiglia ad Aprilia. Laureata in Ingegneria Gestionale, nel tempo libero si dedica alla lettura e alla scrittura, prediligendo la fantascienza, il fantasy e tutto quello che c'è nel mezzo. Molti suoi racconti sono stati premiati in concorsi letterari (fra cui il Trofeo RiLL, che ha vinto nel 2019) e inclusi in antologie. Ha pubblicato i romanzi fantast "Nel nome della Dea" (ed. Giovane Holden, 2015) e "Jingu - La Leggenda di un'Imperatrice" (Watson Edizioni, 2019).
Nel 2018 è stata uno dei dieci autori selezionati nell'ambito del progetto "A caccia di storie", bandito da Lucca Crea, Book on a Tree e Fondazione Carlo Collodi. 

LA TRAMA
Nove racconti, fantasy e di fantascienza, con protagonisti femminili: scienziate, streghe, pescatrici, capovillaggio, vecchie pazze (o presunte tali), capitani d'astronave. Donne che agiscono nel passato o nel futuro, ma che sempre resistono: alle ingiustizie sociali, alla malattia, alla solitudine, alla perdita dei più cari legami affettivi. 
Nove racconti, drammatici e umoristici, per ricordare quanto siano importanti la dignità, le aspirazioni, i sentimenti di ognuno di noi, quanto contino nel definirci esseri umani.
Nove racconti di Laura Silvestri.

LA RECENSIONE
"La Luna e l'Eden" è il decimo volume di "Memorie dal Futuro", collana dedicata alle antologie personali di autori e autrici che più si sono distinti nei concorsi letterari indetti da RiLL Riflessi di Luce Lunare. 
Aprono la raccolta due prefazioni: la prima a cura di Alberto Panicucci e la seconda a cura di Giorgia Cappelletti; Alberto Panicucci cura inoltre l'intervista finale all'autrice. 
Nove sono i racconti che compongono questa antologia, nove storie al femminile che spaziano tra passato, presente e futuro, toccando ambiti anche molto diversi fra loro, tra fantastico e fantascientifico. 

"La pescatrice di perle" è il racconto che inaugura l'antologia e racconta la storia di Kumiko, cercatrice di perle e creatura del mare, e di Toru, un ragazzo nato storpio e figlio di pescatori. I due condividono il fatto di essere stati allontanati dai membri del villaggio e il racconto si snoda attraverso la reale natura dei protagonisti e l'evoluzione dei loro sentimenti.
"Mila" è ambientato invece in un prossimo futuro non meglio precisato. Mila è una ragazza povera che abita nei bassifondi e che un giorno riceve una proposta a cui non potrà rifiutare: il centro che l'ha convocata è disposta a darle un'incredibile somma di denaro in cambio di uno scambio che fin dall'inizio appare come equivoco e che solo alla fine si rivelerà per ciò che rappresenta realmente. 
"Chiari di luna e male parole" è un divertente racconto ambientato all'alba del 1300 a Fabratera che gioca sulla nascita della famosa filastrocca "Ambarabà Ciccì Coccò". Protagoniste sono due streghe e la loro sguattera apprendista, ma ciò che lo rende peculiare - oltre ai toni ironici e farseschi - sono i dialoghi, che riecheggiano il dialetto locale dell'epoca.
"Oltre la valle" è una storia che mi ha vagamente ricordato quella di Shannara, non tanto per i toni più prettamente fantasy quanto per l'ambientazione. Nel racconto di Laura Silvestri, un'epidemia letale imperversa in un piccolo villaggio e un padre è disposto a tutto pur di salvare la figlia, persino a rivolgersi alla vecchia Zita, la strega di cui tutti hanno paura. 
"La terra non dimentica" sembra invece riecheggiare i toni di "Cloud Atlas", relativamente alla parte più futuristica in cui la Terra è ripiombata allo stato primitivo. Qui l'autrice gioca sulla dicotomia tra progresso e magia, facendo incontrare una creatura aliena con una vecchia sciamana originaria di un pianeta Terra ormai irriconoscibile.
"Leucosya" è forse uno tra i racconti più toccanti dell'antologia, in cui assistiamo al difficile rapporto tra una madre e sua figlia, tra silenzi e dolori. Sebbene ci troviamo a bordo di un'astronave in procinto di attraversare la tratta più pericolosa dell'intero percorso, Laura Silvestri riesce a far apparire del tutto quotidiana questa situazione, tale è la sua bravura nel dare spazio alle emozioni delle sue protagoniste.
"A casa del Diavolo" vede come protagonisti due ragazzi. O meglio: uno dei due è un ragazzo, l'altro... è il Diavolo. E cosa fai quando il Diavolo vuole diventare tuo coinquilino per dividere le spese di casa?
"Chi c'è dietro di te?" propone un'affascinante rielaborazione in chiave sci-fi/fantastica della solitudine che affligge la società moderna. All'ultimo anno di asilo, Haruto si accorge che la sua amica Chiharu non è più la stessa: sembra essere diventata un guscio vuoto. Ma quello che Haruto ancora non sa è che Chiharu è solo la prima di una lunga lista di anime perdute.
"Le lunghe ombre dell'Eden" è il racconto che chiude idealmente la raccolta, incentrato sul difficile rapporto tra due sorelle gemelle, Lara e Irina, e il nipote di Lara, che vive in una sorta di nuovo Eden, un luogo in cui morte e malattia sembrano essere state debellate per sempre. Anche questo racconto, come "Leucosya", è a mio avviso uno tra i più toccanti della raccolta.
Infine, "La saggezza di Tamerlax", la "traccia segreta" della raccolta, è una storia in chiave grottesco-fantasy semiserio che narra le avventure di un ciambellano conosciuto come Tamerlax, al servizio del Signore del Male, il tiranno di Guidonya. Un racconto di intrighi di palazzo, inganni e discutibili travestimenti in un'epoca medievaleggiante.

In "La Luna e l'Eden" i lettori potranno apprezzare al meglio la grande versatilità di Laura Silvestri non solo in merito a generi e tematiche, ma soprattutto a livello emozionale: ogni suo personaggio è caratterizzato con impressionante precisione e profondità. Sono sufficienti poche parole, qualche battuta per rendere un quadro completo del personaggio che ci sta davanti e per venire a conoscenza dell'immensità delle sue emozioni. In ogni racconto, avremo come l'impressione di essere travolti dalle vite di queste protagoniste sconosciute e non potremo fare a meno di entrare immediatamente in sintonia con loro. Le storie di Laura Silvestri emergono dalle pagine, prendono vita e ci circondano in un caleidoscopio di mondi lontani e sconosciuti, facendoci assaporare per un attimo la sensazione di trovarci altrove, in luoghi magici e suggestivi.

Il trait d'union ideale di questa raccolta è - come già anticipato - il femminile: le protagoniste di Laura Silvestri sono madri, mogli, sorelle, figlie (o persino divinità) di diverse età ed estrazione sociale, provenienti dal passato e dal futuro ma tutte accomunate da una grande forza d'animo che le spinge a resistere e a farsi strada contro le avversità del mondo in cui vivono. Insomma, una quotidianità trasposta in chiave fantastica e fantascientifica. Scrive infatti Alberto Panicucci nella prefazione all'opera: "Non sono storie che regalano happy end comodi o consolatori, ma che allo stesso tempo non cedono nemmeno all'altrettanto trito cliché dei finali senza scampo e senza speranza. Sono racconti che ci ricordano quanto siano importanti la dignità, le aspirazioni, i sentimenti di ognuno di noi, quanto queste cose contino nel definirci esseri umani. Proprio per questo, forse, sono storie particolarmente attuali.".

Un'ultima nota sul significato del titolo dell'antologia. "La Luna e l'Eden" rappresenta i due simboli chiave dell'intera raccolta, di cui Laura Silvestri ci parla nell'intervista a cura di Alberto Panicucci al termine del volume.
"La Luna è il mistero. [...] È il simbolo di ciò che è più grande di noi, è il bisogno di vedere oltre il nostro mondo. Per me, è l'emblema del Fantastico in tutte le sue forme. Quanto all'Eden, è ciò che abbandoniamo in cambio di un morso del frutto della conoscenza del Bene e del Male. È la certezza incrollabile e idilliaca che a volte siamo costretti ad accantonare per porci delle domande scomode.". 

Commenti

  1. come co-curatore di LA LUNA E L'EDEN, ringrazio molto la redazione de Il Salotto Letterario per questa bella e dettagliata recensione. ricordo la pagina di RiLL.it dedicata al libro: https://rill.it/node/980

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