LE RECENSIONI DEL SALOTTO: RESTA VIVA


LE RECENSIONI DEL SALOTTO

Camilla Stenti, Resta viva, Dario Abate Editore




L'AUTRICE
Camilla Stenti nasce a Roma il 23 giugno 1994. Dopo la Laurea Triennale, conseguita a Roma Tre in Scienze della Comunicazione, si è trasferita a Reggio nell’Emilia per completare i suoi studi in Pubblicità e Comunicazione Digitale. Nel maggio 2018 viene pubblicato il suo primo romanzo drammatico, “Resta viva” (Dario Abate Editore), vincitore del Primo Contest DAE. A dicembre 2019 pubblica sempre con DAE il suo secondo romanzo: “Punto e a capo-Quando un amore finisce”.

LA TRAMA
Gaia è una ragazza modello. Non beve, non fuma, non dice parolacce, non ha mai dato problemi e si è laureata in anticipo. A ventisei anni, è convinta di poter controllare ogni cosa, di riuscire a gestire qualsiasi problema rispettando le regole e le condizioni che qualcuno ha già stabilito.
Ma, una mattina, il suo telefono inizia a squillare e la sua vita, da quel momento, non sarà più la stessa.
“Resta viva” è il racconto di un viaggio. Un viaggio intrapreso senza bagagli, tra la speranza di sopravvivere e la rassegnazione, tra il dolore e la pace, la rabbia e la gioia.
“Resta viva” è la storia di una battaglia, della lotta di alleati silenziosi contro il male più grande di tutti, di una crociata inevitabile fino all’ultimo respiro.

LA RECENSIONE
Se è vero che chi ha tempo non deve aspettare tempo, chi non ne ha più, chi sa di non averne più... cosa deve fare?
Arrendersi, rassegnarsi, costituirsi? Per cosa, perché la vita è più forte di noi, perché non si è stati capaci di contrastarla, di distruggerla, prima che lei ci distruggesse?
"Non fumare, perché avrai problemi alle corde vocali, all'apparato circolatorio, ai polmoni. Perché danneggi te, chi ti sta intorno e aumenti il rischio di contrarre un tumore. 
Non fare sesso con chi capita, proteggiti sempre, perché potresti andare incontro a malattie sessualmente trasmissibili, ad infezioni, a gravidanze non gradite. 
Non dire parolacce, che è volgare. Sei una donna, non perdere la tua femminilità. 
Sii carina con tutti, è per questo che sei stata educata, e il bene fatto torna sempre indietro.
Evita l'alcol, le droghe e le dipendenze, fanno male ed è ancora peggio uscirne.
Aspetta il tuo principe azzurro, perché arriverà, sarà tuo e di nessun'altra, ti salverà con il bacio del vero amore e poi sarete per sempre felici e contenti.". 
Stronzate, tutte stronzate che ci inculcano nella testa da quando siamo piccoli. Stronzate, perché poi un bel giorno il tuo telefono squilla, suona insistentemente e tu, per farlo smettere, decidi di rispondere.

Il giorno in cui Gaia alza il telefono e scopre di avere un tumore in fase terminale ogni cosa si sgretola e cade a pezzi davanti ai suoi occhi. Il suo futuro, i suoi sogni, i suoi amori... tutto viene annientato nel giro di una manciata di secondi. A soli ventisei anni non è giusto morire. Ma la malattia non ha pietà per nessuno. Da quel momento in avanti, Gaia porta avanti una battaglia silenziosa, segreta. Esclude tutti gli altri membri della sua famiglia dal proprio mondo di dolore: una madre sola, un padre assente, una sorella ancora ragazzina e un fratello con altri mostri da affrontare. E Manuele, l'amore della sua vita. Tutto si sbriciola e solo due parole sono impresse nella sua mente e sulla sua pelle: "resta viva".

Resta viva, opera prima di Camilla Stenti per Dario Abate Editore e vincitrice del Primo Contest DAE, è un romanzo che colpisce duro, che fa male, che logora il cuore pagina dopo pagina, sia per le tematiche trattate sia per l'intensità di sensazioni e sentimenti che l'autrice riesce a trasmettere ai lettori.
La storia, narrata in prima persona dal punto di vista di Gaia, è quella di una ragazza come tante, una ragazza "con la testa sulle spalle", una ragazza che non si aspetta di morire a soli ventisei anni. Fin dalle prime pagine capisce di non doversi arrendere e decide di dare inizio ad una battaglia quotidiana, cercando di sfruttare al meglio il poco tempo che le rimane. Vuole cercare di proteggere i suoi cari da ogni dolore, ma si ritrova a infliggere loro un lento stillicidio doloroso a causa del suo silenzio. Giuste o sbagliate che siano le azioni di Gaia, i lettori non riusciranno a non immedesimarsi nella protagonista ed entrare in sintonia con lei, vedendo il mondo con i suoi occhi. Lo stile di Camilla Stenti è fluido, diretto, coinvolge e cattura fin dalle prime pagine - seppur affrontando un tema niente affatto facile - e i lettori saranno emozionati dalla storia di Gaia che ammalia e strugge allo stesso tempo.    

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