INTERVISTA ALL'ARTISTA DEL LEGNO ROBERTO DI VIRGILIO
INTERVISTA ALL'ARTISTA DEL LEGNO ROBERTO DI VIRGILIO
Bentornati al nostro appuntamento settimanale delle interviste de Il Salotto Letterario e Il Salotto Creativo di MyMee - Express Yourself. Oggi siamo in compagnia dell'artista del legno e dell'intaglio Roberto Di Virgilio, che vi lascerà a bocca aperta con le sue opere. Non aggiungo altro e lascio la parola direttamente a lui...
Ciao Caterina, grazie per l'opportunità
che mi stai dando con questa intervista. Mi chiamo Roberto Di Virgilio, sono nato
in Puglia il 16 febbraio 1984 e risiedo da quindici anni a Rimini. Al momento mi
occupo di sicurezza presso un istituto di vigilanza e spero che questa passione
che ho per il legno diventi la mia occupazione principale. Per questa passione
innata che coltivo da oltre cinque anni non ho frequentato nessun corso, infatti
sono autodidatta.
Come è nata la tua passione
per l’intaglio del legno?
Ho sempre avuto la dote del disegno da quando
ero piccolo, poi crescendo iniziavo a sentirmi spinto nel creare, dando vita a
quel progetto disegnato. Ho iniziato a realizzare piccoli oggetti e giochi per
mia figlia e il tempo e la pratica mi hanno portato a creare oggetti più
elaborati.
Le tue opere sono davvero
belle e particolari. Potresti raccontarci qualcosa sulla loro origine e sul
significato che hanno per te?
Tendenzialmente sono legato da due elementi,
lampade e mandala. La mia prima creazione è stata una lampada a forma di bonsai, infatti amo osservare la natura, le sue forme e il modo che ha di manifestarsi.
Ispirato dai bonsai e dalle forme armoniose dei tronchi, cerco una
rappresentazione realistica della natura, portandola cosi nelle nostre
abitazioni.
Per quando riguarda il mandala, ho avuto il piacere circa dieci anni fa
di ammirare dei monaci tibetani mentre creavano un mandala con sabbia colorata
e ne rimasi meravigliato dalla geometria e dallo studio che c’era, oltre a
tanta pazienza e dedizione, Cosi comprai qualche libro e iniziai a studiarli. Il
Mandala è un simbolo spirituale e rituale che rappresenta l’universo, può tradursi
con “cerchio” o “centro” e, come cerchio, è una rappresentazione essenziale
geometrica del mondo e del cosmo: si può quindi dire che un mandala è un
“cosmogramma”. Non solo una forma d’arte, i mandala sono usati in numerose
tradizioni spirituali, ma soprattutto nell’Induismo e nel Buddismo, per
focalizzare l’attenzione, per definire uno spazio sacro e per aiutare la
meditazione.
Ogni tua opera è realizzata in legno. Come mai questa scelta?
Ogni tua opera è realizzata in legno. Come mai questa scelta?
Oltre ad essere una delle forme di
artigianato artistico tra le più antiche al mondo, reputo il legno un materiale che si presta bene alla
lavorazione: è naturale, vivo, bio-compatibile, rinnovabile e non emette CO2
nell’ambiente, oltretutto è un materiale nobile che con gli anni e l’uso acquisisce
bellezza e fascino.
C’è un soggetto che ritieni
particolarmente significativo per te?
A dire il vero ce ne sarebbero un po', ma quello che reputo più
significativo e il mandala del “fiore della vita”, simbolo per eccellenza di
ordine e armonia, averlo nel proprio ambiente sia di casa che di lavoro, aiuta
a ristabilire ordine e armonia. Facilita il rapporto tra le persone e acquieta
la mente. Ottimo sia da arredamento che per delle meditazioni specifiche fatte
guardandolo. Il Fiore della Vita un simbolo semplice e profondo al tempo
stesso, ritrovato in moltissime parti del mondo, usato sin da epoche remote, da
popoli e culture molto diverse tra loro, “conosciuto” a livello inconscio da
tutti noi, da ogni nostra singola cellula. Il simbolo è costruito partendo da
sei sfere, ognuna di esse rappresenta simbolicamente un giorno della creazione
e per tale motivo è anche conosciuto come “schema della Genesi”, e attraverso
di lui, possiamo intuire e riconoscere come ogni cosa arrivi da una unica
sorgente e sia strettamente e elegantemente collegata con il resto. E tra gli
elementi studiati dalla Geometria Sacra, e al suo interno, sono inscrivibili
tutte le forme dell’universo; il Fiore della Vita riveste un’importanza
notevole perché viene riconosciuta nella sua struttura una matematica perfetta,
con la presenza del “numero aureo” che è considerato sacro, poiché in natura esso
è presente in moltissime forme, nella materia visibile. Tutte le frequenze
della luce, del suono e della musica, si ritrovano in questa struttura
geometrica, che esiste come uno schema olografico, definito nelle forme sia
degli atomi che delle galassie. Tutto è stato creato e completato attraverso
questo schema, tutti i linguaggi, le leggi della fisica, le forme biologiche e
anche noi singolarmente.
Come nasce una tua opera?
Quali sono le fasi principali della realizzazione?
La nascita avviene prima di tutto nella mia
mente, dopo di che inizio a bozzare su carta un progetto, perfezionandolo nei
giorni successivi fino a renderlo definitivo.
La fase successiva è scegliere il legno
giusto per l’opera, iniziando a piallare o tagliare rendendo quella tavola
idonea al progetto stesso, iniziando cosi la vera e propria lavorazione intagliando il legno,
utilizzando come attrezzi, martello, scalpelli di varie misure e forme.
Qual è l’aspetto che ritieni
più affascinante del tuo lavoro?
Sono tanti gli aspetti che rendono questo
lavoro affascinante, potrei racchiuderli in 6 punti.
1. Olfatto.
Sentire l’odore del legno mentre si lavora non ha paragoni.
2. Lavoro impegnativo. Non è abbastanza
semplice da diventare noiosa e non è troppo complicata da creare ansia.
3. Fusione
di azione e consapevolezza. Si è da soli quando si lavora il legno,
consapevoli di questa solitudine perché in realtà si è semplicemente una parte
del processo di lavorazione del legno e quasi per incanto si trasforma nelle mie
mani.
4. Obiettivi
chiari. Quando si lavora si sa esattamente cosa si vuole costruire, e come
si vorrebbe che apparisse il risultato finale. Un intendo chiaro sin dall’inizio.
5. Concentrazione.
Lo si è perfettamente quando si lavora il legno. In questo modo la maggior
parte delle cose che generalmente ci distraggono finiscono con il passare
inosservate.
6. Un
alterato senso del tempo. Quando si lavora il legno difficilmente si conserva
la reale consapevolezza di quanto tempo sia passato fino a quando qualcuno non
ci interrompe con la classica domanda: “Ma, hai visto che ore sono?”. In altre
parole si entra in uno stato di meditazione.
In questo momento stai lavorando
a qualche progetto o stai pianificando qualcosa per il futuro?
Certo, al momento sto creando un mandala
floreale, cosi da soddisfare anche gusti non solo legati alla spiritualità, ma
anche oggetti d’arredo ornamentale. Ovviamente creando tutto su misura in base
alle esigenze di spazio e gusto.
Hai qualche consiglio da
dare ad un artista come alle prese con le sue prime opere?
Voglio citare un concetto che ho già scritto
sul mio sito:
L’ispirazione artistica non fa distinzione di sorta. Poco
importa quale sia la nostra base culturale, il complesso di esperienze
personali che ci ha portati ad essere quello che siamo. A volte, l’impulso che
ci spinge a creare è più forte di qualsiasi altra cosa, un istinto naturale che
non si può spegnere e ostacolare.
Ed infine consiglio di seguire e ascoltare
le proprie passioni, indipendentemente dalla strada che si sceglie di intraprendere.
Dove possiamo trovare te e
le tue opere?
Email:
rdv.woodartdesign@gmail.com
Sito: www.rdvwoodartdesign.com
Facebook: rdv.woodartdesign
Istagram:
rdv.woodartdesign
Ringrazio davvero Roberto per essere stato con noi oggi. Qui sopra ci sono tutti i suoi contatti, cosa aspettate a scrivergli o a dare un'occhiata ai suoi profili?
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