LE RECENSIONI DEL SALOTTO: OLTRE IL REALE

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
AA. VV., Oltre il reale. Lovecraft, Machen, Meyrink, Smith e Tolkien: cinque scultori di universi, GOG
A cura di Lorenzo Pennacchi


LA TRAMA
La dimensione del fantastico è sempre esistita. Nell’antichità, attraverso il ricorso a miti, saghe, leggende e cosmogonie, gli esseri umani hanno plasmato le proprie convinzioni e motivato le loro azioni. Oggi il fantastico continua a permeare la vita e l’inconscio collettivo dell’uomo, esprimendosi con mezzi certamente diversi ma sempre capaci di magnetizzare le nostre bussole interiori. Lovecraft, Machen, Meyrink, Smith e Tolkien sono cinque autori paradigmatici di questo genere, presentati qui in tutta la loro dignità letteraria e filosofica. Il dialogo con questi demiurghi dell’Immaginario ci permette di accedere ai piani secondari della realtà, insenature trascendenti che si svelano agli occhi spalancati del lettore, accompagnandolo nella scoperta di mondi altri. A chi si arrischia tra le pagine di questi grandi scrittori è dunque chiesta un’assoluta tensione oltre il reale: l’evasione è un momento essenziale dell’autentica ricerca.

LA RECENSIONE
Lovecraft, Machen, Meyrink, Smith e Tolkien: cinque grandi maestri del Meraviglioso; cinque grandi scultori dell'Immaginario che, tra Ottocento e Novecento, hanno contribuito a forgiare il panorama fantastico odierno.
Con "Oltre il reale" andremo alla scoperta di questi cinque, immensi scrittori, in un lungo viaggio ai confini dell'immaginazione che, come scrive Lorenzo Pennacchi nell'Introduzione all'opera, "si propone di presentare cinque pilastri (tra i diversi possibili) del fantastico contemporaneo, vissuti tra il finire dell'Ottocento e buona parte del Novecento. Ognuno dei seguenti saggi mette in relazione un autore con un relativo tema chiave nella propria opera. Si tratta dunque di una raccolta dal contenuto eterogeneo, plasmata e presentata formalmente secondo canoni comuni, attraverso una narrazione tecnica, ma non necessariamente specialistica". 
Vediamo dunque su quali aspetti si sono maggiormente concentrati gli autori dei saggi della raccolta.

Dopo un'introduzione a cura di Lorenzo Pennacchi, che propone una breve presentazione della dimensione del fantastico e dei saggi contenuti in "Oltre il reale", il primo autore che incontriamo è Andrea Scarabelli. Nel suo "Howard Phillips Lovecraft, argonauta dell'Altrove" Scarabelli propone un'interessante dissertazione sui diversi elementi che compongono l'universo letterario del "Solitario di Providence", soffermandosi in particolare su mito, scienza e meraviglioso e la loro solo apparente inconciliabilità. 
Francesco La Manno analizza invece i quattro cicli principali di Clark Ashton Smith, con il suo saggio "Clark Ashton Smith e il decadentismo". Come già preannunciato nel titolo, La Manno si sofferma sui tratti più prettamente decadentisti di uno dei padri dello Sword&Sorcery, partendo da una breve panoramica della sua vita e delle sue opere fino all'analisi della nascita delle diverse ambientazioni che contraddistinguono i famosi cicli narrativi. 
Oltre all'introduzione, Lorenzo Pennacchi firma anche il terzo saggio della raccolta, "La visione ecologica di John Ronald Reuel Tolkien": attingendo dalle principali opere dell'universo tolkeniano, Pennacchi ci fornisce svariati esempi in merito alla concezione ambientale di Tolkien - un aspetto su cui forse raramente ci si sofferma ma che offre, a mio avviso, spunti di riflessione particolari e interessanti. 
Marco Maculotti dedica invece il suo saggio a Arthur Machen. In "I Fair Ones, l'atavismo e la 'regressione protoplasmatica': la mitopoiesi panica di Arthur Machen", Maculotti studia la mitopoiesi dell'orrore operata dall'autore e mette in luce come la poetica e la visione di Machen sia da sempre stata influenzata dal folklore gaelico tipico della sua terra.
Roberto Cecchetti ci parla invece di Gustav Meyrink nel suo saggio "Gustav Meyrink. Un dialogo onirico con il cosmo interiore", soffermandosi per l'appunto sugli aspetti più legati alla dimensione onirica, alchemica, esoterica e occulta della poetica dell'autore. 
Adriano Monti Buzzetti chiude la raccolta con una postfazione dedicata alla storia della narrativa fantastica moderna, che riprende in maniera più dettagliata e approfondita quanto accennato nell'introduzione di Lorenzo Pennacchi.

"Oltre il reale" è dunque uno splendido viaggio all'insegna del Fantastico e del Meraviglioso, attraverso le opere e la poetica di cinque fra i massimi esponenti dei generi. Lovecraft, Machen, Meyrink, Smith e Tolkien sono di certo autori molto diversi fra loro, sia per stili che per generi e tematiche affrontati, ma sono stati appunto selezionati per poter offrire ai lettori una panoramica di alcune delle innumerevoli sfaccettature e declinazioni assunte dalla dimensione fantastica nel corso della storia. 
Con grande precisione, in maniera esaustiva e al contempo accattivante, gli autori dei saggi ci mostrano la nascita e l'evoluzione di universi "al di là del reale", ma che attingono e rimaneggiano elementi di filosofia, religione, esoterismo, occulto e folklore. 
"Oltre il reale" è dunque un saggio meticoloso e accurato, un volume - se così possiamo definirlo - di "intrattenimento", ricco di dettagli e curiosità più o meno noti, ma che può anche essere considerato un pratico manuale di studio, con ottimi spunti di riflessione e di approfondimento.  
  

Commenti

Post più popolari