LE RECENSIONI DEL SALOTTO: LA PRIMA PIETRA
LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Fabio Novel, La prima pietra, Delos Digital
Collana Delos Passport a cura di Fabio Novel
L'AUTORE
Fabio Novel è uno scrittore attivo su più generi: spy story, fantascienza, noir, fantasy, western Ha pubblicato narrativa e saggistica per vari editori, tra cui Nord, Mondadori, Delos Books, Curcio e MilanoNera. Ha esordito con il romanzo “Scatole siamesi” (Nord, 2002; DelosBooks, 2010), uno spy thriller futuristico ed esotico. Ma è soprattutto nella (varia) misura del racconto che ha trovato la sua dimensione ottimale di autore, con lavori pubblicati in libreria, in edicola (Segretissimo, Il Giallo Mondadori), su riviste, nel web e in ebook. Come articolista ha collaborato principalmente con i siti del Delos Network. Per Segretissimo Mondadori, ha curato le antologie “Legion” e “Noi siamo Legione”. Nel catalogo Delos Digital è presente anche con gli ebook “Scatole Siamesi”, “Phuket Inferno” e “Sangue Khmer”.
LA TRAMA
L'amore ai tempi del fondamentalismo.
Adjelhoc, regione dell'Azawad, Mali.
I tuareg sono in rivolta, ma la loro lotta autonomista è tumorizzata da gruppi armati islamico-radicali, quali AQMI e Ansar Dine. E dove arrivano loro, arriva il lato più oscuro della sharia. Su questo inusuale sfondo geopolitico e sociale, va in scena un dramma di amore e morte, segnato da incomprensioni familiari, meschinità umane, ideali laici e fanatismi religiosi.
“La prima pietra” è liberamente ispirato a un fatto realmente accaduto nel 2012. È un racconto nero, con una traccia di giallo: perché forse non è quella che ci si aspetta la mano che scaglia la prima pietra.
LA RECENSIONE
Non troppo aguzza, non troppo smussata. La misura giusta, adatta a versare il giusto sangue.
Non troppo piccola: all'impatto, non provoca sufficiente dolore.
Non troppo grande: potrebbe ammazzare sul colpo.
E loro non vogliono né una cosa, né l'altra. deve fare male. E deve farlo abbastanza a lungo.
Mi ero imposto di non pregare, non lamentarmi, non inveire.
Ero profondamente convinto di poterlo fare, di riuscire a non dare loro la minima soddisfazione. Di morire ostentando tutta la mia dignità con un fiero silenzio. di dimostrare che noi siamo migliori di loro. Che io sono più uomo di loro. E che Allah, il Giusto, è con noi, non con la loro sharia.
Ma quando scopro di chi è la mano che scaglia la prima pietra, tutti i miei propositi crollano. Non posso fare a meno di vomitare tutta la mia rabbia. Il mio odio. La mia maledizione.
Non ha senso morire per...
L'amore fra Fatimata e Bakaye è destinato a suscitare lo scontento e l'indignazione di molti. Fatimata, con una bambina di cui nessuno conosce le origini e Bakaye, studente dalle idee un po' troppo moderne, che vanno contro le ideologie integraliste della famiglia. I due decidono di allontanarsi dalla loro casa per trovare la pace tanto agognata in un altro villaggio, ma quando la scure del Destino si abbatte su di loro e tutto volge al peggio, ecco che la verità e i tradimenti vengono a galla. E fanno più male delle pietre.
Con "La prima pietra", Fabio Novel firma una storia dai richiami biblici, crudele e terrificante in virtù del realismo e degli elementi sociali e geografici sui quali si basa. Siamo infatti nel deserto del Mali, nella regione dell'Azawad, in una terra dilaniata da lotte per l'indipendenza e fanatismi religiosi. Fabio Novel ci parla di luoghi e vicende molto lontani dalla nostra quotidianità, ma le immagini che l'autore evoca sono così vivide e immediate da annullare qualsiasi distanza fisica e sociale. Il suo realismo è disarmante e feroce, il racconto doloroso e totale.
L'amore è il punto focale dell'intera storia, in un mondo in cui purtroppo il detto "omnia vincit amor" non è affatto vero. Fatimata e Bakaye sono vittime e martiri di fondamentalismi e fanatismi religiosi, strumenti di perversi giochi politici, egoismi e faide personali.
"La prima pietra" è un percorso circolare cupo e soffocante all'interno delle peggiori perversioni dell'essere umano. Dosando alla perfezione ogni dettaglio e ogni parola, Fabio Novel ci conduce in un crescendo ansiogeno che si risolve in un'unica, fondamentale scena finale: quella in cui ogni menzogna si dissolve e la mano che regge la prima pietra non è quella che ci saremmo aspettati.
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