LE RECENSIONI DEL SALOTTO: AOTHERIA - IL DESTINO DI SHYN

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Flavio Rosa, Aotheria: Il destino di Shyn, Independently Published

Recensione a cura di Michele Gonnella


L'AUTORE
Flavio è un ragazzo di 29 anni laureato in Ingegneria Energetica e Nucleare al politecnico di Torino, attualmente docente delle scuole superiori. Il suo interesse per le materie scientifiche non gli ha impedito di avventurarsi nel magico mondo della lettura e scrittura. Da sempre ha vissuto a Carmagnola, ma nel 2018 ha voluto affrontare l’ignoto, trasferendosi, con sua moglie, in Nuova Zelanda per circa sei mesi, dove ha avuto l’ispirazione per il suo primo romanzo fantasy “Aotheria: Il destino di Shyn”.

LA TRAMA
Aotheria, un continente un tempo pacifico e ordinato, oggi sull'orlo del collasso.
Un territorio inesplorato per Shyn, che nel giorno del suo ventesimo compleanno, stufo di una falsa verità, scopre il suo passato andato perduto.
Una scelta difficile da accettare lo porterà ad esplorare nuove frontiere, per lui considerate inaccessibili. Nuovi e vecchi compagni si uniranno al suo viaggio, facendogli scoprire il resto del mondo, molto più complesso di quello che poteva immaginare.
Potrà fidarsi o lo tradiranno alla prima occasione? Il duro addestramento sarà sufficiente per affrontare i pericoli a cui andrà incontro? Riuscirà a compiere il suo destino?
Queste e molte altre domande tormenteranno le sfide che si presenteranno sul suo cammino.

LA RECENSIONE
Era notte e i corni risuonavano del loro lugubre presagio.
«Ci stanno attaccando!» urlò una sentinella posta sulla torre più alta.
La gente, ancora seduta alle lunghe tavolate, si alzava spaventata correndo senza ordine per le vie di Edheren.
«Mamma cosa sta succedendo?» gli chiese il piccolo, la madre era scioccata tanto quanto lui, ma non poteva darlo a vedere, aveva immediatamente capito la situazione e stava cercando una soluzione per sfuggire al pericolo imminente.
«Niente, non ti preoccupare», gli rispose la giovane elfa di nobili origini, «seguimi e tutto andrà bene.»

Aotheria è uno dei libri che definisco, a modo mio, “di viaggio”. Si utilizza infatti il punto di vista di Shyn per visitare un’ambientazione che, ispirata alla Nuova Zelanda, delinea un format fantasy tutto suo. Partendo da una foresta che un tempo era terra degli elfi, il giovane accompagnato dallo scoiattolo Gipsi - con cui condivide un legame magico/empatico - scoprirà nuove terre e razze. Se i territori tendono a richiamare quelli neozelandesi, con più o meno licenze poetiche funzionali alla narrazione, razze e magie sono qualcosa di completamente nuovo (ho parlato di elfi, ma non sono quelli che conosciamo!), una diretta conseguenza delle fonti di ispirazione dell’autore. Molti nomi e arti incantatorie ricordano infatti la tradizione tribale maori, sia nel nome che nello stile, mentre altre si avvicinano a quelle del fantasy comune a cui siamo abituati, creando un mix culturale eterogeneo che riesce comunque a coesistere grazie all’intreccio di una trama alla portata di tutti, di riproporre il fantastico sotto un'ottica mista a fantasy classico e cultura al kiwi - intendo il piccolo pennuto ovviamente.

Michele Gonnella, labrolucchese classe '88, vive una vita dedicata a quattro attività fondamentali: arti marziali, tè, libri, sopravvivere a sé stesso, il tutto sotto gli insegnamenti dei felini con cui condivide l'esistenza. Di fatto, è il bohémien più zen e monastico che si possa trovare. Egli non ci combina nulla col mondo della letteratura, tant'è che è perito informatico, ma forse proprio per questo si diverte a rompere tutti i canoni letterari da che ha impugnato la penna. Già di suo infatti era un bel casinista, tra romanzi e saggi al di fuori dei generi. Quando poi si è ritrovato a essere uno dei fondatori di Ignoranza Eroica apriti cielo...

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