INTERVISTA ALL'AUTRICE ALESSIA PIEMONTE

LE INTERVISTE DEL SALOTTO
Bentornati ai puntualissimi appuntamenti delle interviste del martedì de Il Salotto Letterario. Oggi conosciamo Alessia Piemonte, autrice di "Perle di thriller" per Maratta Edizioni e "Le favole della buonanotte" per Ali Ribelli Edizioni.


Salve Alessia, benvenuta nel mio Salotto e grazie per essere qui con noi oggi. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao a tutti. Sono una ragazza made in sud: metà siciliana e metà napoletana. Fotografa, ex ballerina di Hip Hop, amante dell’arte in tutte le sue eclettiche e pittoresche forme, ed un’emergente scrittrice di gialli/thriller/horror e poesie.

A ottobre 2020 esce per Maratta Edizioni “Perle di thriller”, una raccolta di racconti molto particolare. Potresti presentarla brevemente ai nostri lettori?


"Perle di thriller" è una raccolta di sei racconti a tema horror/thriller, che si muovono indipendenti seguendo la scia del sangue. Un viaggio all’interno della psiche umana. Il filo conduttore è l’omicidio nelle sue svariate sfaccettature. Una giostra degli aspetti più cupi, subdoli, tenebrosi, deviati, contorti, divisa in tante fotografie, ovvero “Perle”.

A dicembre 2020 esce invece per Ali Ribelli Edizioni “Le favole della buonanotte”, una seconda antologia con racconti a cavallo fra incubo e realtà. Cosa possono aspettarsi i lettori da questa tua opera?


Il titolo è ingannevole. Non sono le solite favole che si leggono ai bambini prima di andare a letto.
I lettori possono immergersi nella mia indagine, dalla costruzione magica, delle paure più profonde che maltrattano il fiato, leggende che il mondo preferisce nascondere per la sua incolumità e non sentire quel brivido sulla schiena, quando ad esempio trovano la porta dischiusa e hanno il presentimento di essere osservati da una figura tetra, misteriosa ma… pericolosa.

Cosa ti ha spinto a scrivere? Hai dei modelli letterari di riferimento?
Mi ha spinto l’opportunità di evadere dal mondo e mischiare la mia fantasia nell’asettica realtà per renderla più… vivibile. Guardare oltre, per trovare un mondo invisibile, ma felice, abolendo ogni cliché e barriera morale. I miei modelli letterari di riferimento, tra l’altro che mi hanno dato la spinta propulsiva per scrivere, sono: Andrea Camilleri, Antonio Manzini, Donato Carrisi, Edgar Allan Poe, Robert Louis Stevenson, Arthur Conan Doyle, Charles Bukowski.

In che modo nasce un tuo libro? Hai delle fonti di ispirazione particolari quando scrivi?
La vita è la mia grande fonte di ispirazione, perfino i suoni, gli odori e i sapori. Un libro nasce quando riesco a raccogliere quella manciata di idee, seguendo solo l’istinto, per avere la giusta e liquida consistenza per trasferire quel profluvio di parole nelle pagine.

Stai lavorando a qualche nuovo progetto per il futuro?
Si, sto lavorando a tanti progetti. Un romanzo noir, racconti e poesie.

Grazie a Alessia Piemonte per essere stata in nostra compagnia oggi. Vi ricordo che i suoi libri sono disponibili sui cataloghi delle case editrici e sui maggiori store online.



Commenti

Post più popolari