INTERVISTA ALL'AUTORE ANDREA COCO

LE INTERVISTE DEL SALOTTO
Bentornati agli appuntamenti extra con le interviste del Salotto in collaborazione con Heroic Fantasy Italia. Oggi siamo in compagnia di Andrea Coco, autore di "Spacefood" per la casa editrice Tabula Fati.


Ciao Andrea, benvenuto nel mio Salotto e grazie per essere qui in nostra compagnia oggi. Raccontaci qualcosa di te.
Dunque, sono nato a Roma nel 1964, dove vivo tutt’ora con la mia famiglia, e ho iniziato a scrivere da ragazzo, ma sono approdato alla scrittura professionale all’età di vent’anni, quando ho iniziato la mia attività giornalistica, attività che dura tuttora. Ho trattato vari argomenti: turismo equestre, ristorazione, trasporto ferrotranviario, aeronautica, recensioni di libri e film. Attualmente collaboro con una rivista letteraria e due blog di cinema.
Per quanto riguarda la mia attività di scrittore, questa è iniziata più tardi, nel 2004, nel solco della fantascienza. Ho scelto tale genere perché amo la scienza e la letteratura speculativa, due temi che mi accompagnano fin dai primi anni di vita. Dopotutto, il primo ricordo che ho della mia esistenza è legato a Neil Armstrong mentre scende dal LEM per camminare sulla superfice lunare. Una sorta di imprinting, insomma.
Per me la fantascienza è un laboratorio virtuale dove è possibile muoversi liberamente, immaginare, proporre soluzioni ai problemi, presenti e futuri, della nostra società. Non a caso gli autori che mi piacciono di più sono Robert Sheckley, Ray Bradbury e Philip Dick.

A settembre 2020 è uscita per la casa editrice Tabula Fati la ristampa del tuo volume “Spacefood”. Come lo presenteresti ai nostri lettori?
Signore e signori, benvenuti nel Mad Universe dove incontrerete un giornalista enogastronomico, Aner Sims, che deve barcamenarsi tra ristoratori difficili, colleghi molesti e, soprattutto sfuggire alle grinfie del Comandante Augusto Rock Parboni, un amante della buona cucina con una naturale tendenza a combinare disastri. Conoscerete anche Scilla Aliprand, ricca possidente del pianeta di Oversturia, innamorata di Aner Sims, tanto bella quanto intelligente e famosa per le sue battute caustiche. E a seguire un universo surreale, popolato da personaggi bizzarri capaci di ridere, far ridere e ridere di sé stessi.

“Spacefood” è un’opera dai toni volutamente leggeri e ironici, sotto ai quali si rivelano però grande accuratezza per la storia e per i dettagli e anche la morale del libro. Qual è il messaggio che hai voluto trasmettere ai lettori attraverso questi espedienti?
Che non è un peccato ridere. Di questi tempi sembra che se non scrivi opere tristi, sanguinarie, deprimenti non sei un vero scrittore. Invece non solo non è affatto facile scrivere storie brillanti, ma penso che “ridendo e scherzando” si possano dire cose serie, senza annoiare, senza avere la presunzione di fare la morale.
Il messaggio? Che nella società attuale (e futura) non esiste un “centro” e una “periferia”, ma sono i nostri comportamenti a classificarci come provinciali o cosmopoliti. In ultima analisi la “provincia” più che un luogo fisico è un luogo mentale.

Aner Sims è davvero un protagonista singolare: un giornalista enogastronomico ai confini della Galassia. Da dove è nata l’idea per questo personaggio?
In parte dalla mia esperienza personale di giornalista che segnalava per una rivista di turismo l’apertura dei nuovi ristoranti. Si trattava di una scheda dove ne descrivevo le caratteristiche come l’arredamento e il tipo di cucina. E in parte di “riciclando” un personaggio che avevo già utilizzato per un precedente romanzo di fantascienza, “Operazione Arca di Noè”. Rispetto alla precedente opera, tuttavia, la psicologia del personaggio viene maggiormente definita e sono aggiunti ulteriori dettagli personali e psicologici, come il tipo di lavoro e un carattere più ironico. Dal medesimo libro, inoltre proviene anche il personaggio di Scilla Aliprand. Anche in questo caso ho operato una rivisitazione del personaggio, dotandolo di un carattere più passionale e tagliente.

Stai lavorando a qualche nuovo progetto?
Aner Sims, Augusto Rock Parboni e Scilla Aliprand torneranno insieme in un nuovo racconto, “Ippocrate”, che sarà contenuto in una raccolta curata dalla Tabula Fati. Siete pronti ad affrontare una nuova avventura ad alto tasso gastronomico? 

Grazie a Andrea per essere stato con noi oggi. Si ringrazia inoltre Alessandro Iascy di Heroic Fantasy Italia per la gentile collaborazione.
Vi ricordo che "Spacefood" è disponibile sul catalogo della casa editrice e su tutti i maggiori store online.


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