INTERVISTA ALL'AUTORE ALBERTO CIONI
LE INTERVISTE DEL SALOTTO
Bentornati agli appuntamenti del martedì interviste de Il Salotto Letterario. Oggi conosciamo Alberto Cioni, autore del romanzo "Uno" per Edizioni Ensemble.
Salve Alberto, benvenuto nel mio Salotto e grazie per essere qui in nostra compagnia oggi. Ci racconti qualcosa di lei.
Grazie del suo invito e un caro saluto a tutti voi. Sono nato a Empoli, in provincia di Firenze. Ho studiato presso l'Università di Lettere e Filosofia di Firenze laureandomi in Lettere moderne. Durante i miei anni universitari fiorentini ho vissuto a lungo tra l'Italia e la Gran Bretagna: Londra, Edimburgo, dove qui ho frequentato l'Università seguendo i corsi di letteratura italiana. Durante la preparazione della mia tesi sono stato contattato da un responsabile editoriale dalla BBC di Londra, per collaborare, come redattore di dialoghi e di testi di lingua italiana, a una trasmissione televisiva dal titolo "Italian Journey", che era un programma didattico sulla promozione e sulla conoscenza della lingua italiana, ambientata in alcune città italiane tra cui Bologna e Viareggio. Conclusi i miei studi, sono iniziate le mie collaborazioni con delle case editrici fiorentine. Nel 2004-2005 la mia prima esperienza con la scrittura di un libro, occupandomi della trascrizione e della parte iconografica dell'autobiografia di Giuliana Rossi, "I miei anni con Carmelo Bene", per EdM. In quegli anni è iniziato anche il mio lavoro di giornalista con collaborazioni con dei quotidiani tra cui «Il Nuovo Corriere di Firenze» e il «Corriere Fiorentino / Corriere della Sera». È stato quello un periodo di molte letture, il terreno su cui poi è stato concepito "Uno".
A maggio 2020 esce per Edizioni Ensemble il suo romanzo “Uno”: potrebbe presentarlo brevemente ai nostri lettori, magari spiegando anche da dove deriva la scelta di questo titolo particolare?
Il libro rientra nel tipico genere letterario del romanzo di formazione, delle esperienze, della crescita del protagonista, Pietro Neveni, attraverso la vita, e, nel suo caso, anche attraverso l'arte. Il romanzo è più o meno diviso in tre parti. La prima fase nella quale Pietro descrive la sua vita dolente nel suo paese natale; segue il suo trasferimento a Milano dove si iscrive all'Università, senza tuttavia quasi mai frequentarla, poi trova un lavoro come assistente bibliotecario, e infine la sua migrazione a Parigi, dove in gran parte è ambientato il romanzo, alla ricerca della sua ispirazione letteraria.
Mentre per il titolo, "Uno" può avere più significati. Nel senso di inizio e principio fondante di qualcosa, un viaggio iniziatico di una singola esistenza e di una singola coscienza in dialettica con la molteplicità della realtà, fino a diventare una sorta di contrapposizione e di antitesi a essa. Da qui subentra il tema della “vocazione”, che è uno dei leitmotiv ricorrenti del romanzo, dell'ossessione di un'ambizione letteraria: nel caso di "Uno", della scrittura di un libro. Nel perseguire una vocazione c'è però sempre di mezzo la vita, con i suoi richiami e i suoi lacci, che possono disorientare e rallentare una vocazione, talvolta anche di interrompere il suo cammino. Ma la vera vocazione rimane sempre salda e unita, allo stesso modo di come io concepisco Uno come principio, come un'idea di integrità che non può essere demolita.
Per finire, il titolo "Uno" semplicemente anche come un aggettivo, un articolo, un pronome singolare maschile.
Chi sono Pietro e François, i protagonisti del suo romanzo? Che tipo di relazione nasce fra loro?
L'idea è stata quella di mettere insieme due giovani provenienti da ambienti sociali e geografici diversi. Più che il ricco e il povero, cercavo delle similitudini, e mi sono usciti questi due personaggi: François che rappresenta il ceto colto cittadino parigino, mentre Pietro quello della campagna, provincia italiana. Pietro e François si incontrano a Milano, quasi casualmente, e come succede spesso tra affinità intellettuali, si piacciono, iniziano a frequentarsi, e durante i loro incontri le loro conversazioni sono quasi sempre conversazioni di natura artistica. Poi subentrano nelle loro vite altre esperienze. Si scambiano a Parigi con disinvoltura delle ragazze di vita, s'intrecciano rapporti saltuari con l'altro sesso, ma con il trascorrere dei giorni, il rapporto tra Pietro e François, così apparentemente solidale all'inizio, stranamente, si scioglie. Ed entrambi prendono strade diverse.
Come nasce “Uno”? Quanto di autobiografico c’è nel romanzo?
Inizialmente ci dovevano essere soltanto dei dialoghi tra due giovani artisti, con una buona istruzione, un libro solo di conversazioni su temi artistici, letterari. Non doveva esserci altro, o poco altro. Mi sembrava però alla fine un progetto un po' troppo astratto, teorico, e così ho iniziato a pensare a qualcosa di più ampio, reale e vissuto. Il campo pian piano si è allargato e ho iniziato a lavorare sempre più sulla prospettiva e sull'architettura del romanzo: trama, ambienti, sfondi, colori locali, personaggi, caratterizzazioni, psicologie, fisionomie, etc. Cercavo una specie di patria letteraria, e la scelta è caduta su Parigi, accostandomi, per rendere ancora più verosimile la storia, nella descrizione della città, forse anche ad alcuni luoghi comuni.
Per quanto riguarda la sua seconda domanda, "Uno" non è romanzo autobiografico, neppure si tratta di un'autobiografia mascherata. È solo una storia inventata, che può essere stata influenzata da certi romanzi che avevo letto sul genere del romanzo di formazione, dalla prima edizione de "L'educazione sentimentale" di G. Flaubert, a "Il giovane Holden" di J. D. Salinger, e altri sullo stesso tipo, mentre per il tema della vocazione a "Il codice dell'anima" di J. Hillman. Aggiungo che se ci fosse qualcosa di me in "Uno", ci è arrivato inconsapevolmente.
Sta lavorando a qualche nuovo progetto per il futuro?
Ho alcune idee, vediamo se riesco a realizzarle.
Grazie a Alberto Cioni per essere stato in nostra compagnia oggi. Si ringrazia inoltre l'ufficio stampa di Simona Mirabello per la gentile collaborazione. Vi ricordo che "Uno" è disponibile sul catalogo della casa editrice e su tutti i maggiori store online.
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