LE RECENSIONI DEL SALOTTO: FU SERA E FU MATTINA

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Ken Follett, Fu sera e fu mattina, Mondadori


L'AUTORE
Ken Follett è uno degli autori più amati al mondo. Nato a Cardiff nel 1949, vive tra Londra e Stevenage con la moglie Barbara. Laureatosi in filosofia all'University College di Londra, ha lavorato come giornalista. Ha pubblicato 32 romanzi, iniziando la sua straordinaria carriera di scrittore nel 1978 con "La cruna dell'Ago". Uguale successo mondiale hanno poi ottenuto i successivi romanzi, tra i quali: "Triplo", "Il codice Rebecca", "L'uomo di Pietroburgo", "Sulle ali delle aquile", "Un letto di leoni", "Notte sull'acqua", "Una fortuna pericolosa", "Un luogo chiamato libertà", "Il terzo gemello", "Il martello dell'Eden", "Codice a zero", "Le gazze ladre", "Il volo del calabrone", "Nel bianco" e la trilogia "The Century" ("La caduta dei giganti", "L'inverno del mondo", "I giorni dell'eternità"), che sono stati a lungo al primo posto nelle principali classifiche. Dopo l'immenso successo de "I pilastri della terra" che ha dato inizio alla saga di Kingsbridge, sono seguiti "Mondo senza fine" e "La colonna di fuoco" cui si aggiunge questo nuovo romanzo. In Italia, tutti i suoi romanzi sono pubblicati da Mondadori. 

LA TRAMA
Il prequel de "I pilastri della terra". 17 giugno 997. Non è ancora l'alba quando a Combe, sulla costa sudoccidentale dell'Inghilterra, il giovane costruttore di barche Edgar si prepara con trepidazione a fuggire di nascosto con la donna che ama. Ma i suoi piani vengono spazzati via in un attimo da una feroce incursione dei vichinghi, che mettono a ferro e fuoco la sua cittadina, distruggendo ogni cosa e uccidendo chiunque capiti loro a tiro. Edgar sarà costretto a partire con la sua famiglia per ricominciare tutto da capo nel piccolo e desolato villaggio di Dreng's Ferry. Dall'altra parte della Manica, in terra normanna, la giovane contessa Ragna, indipendente e fiera, si innamora perdutamente del nobile inglese Wilwulf e decide impulsivamente di sposarlo e seguirlo nella sua terra, contro il parere di suo padre, il conte Hubert di Cherbourg. Si accorgerà presto che lo stile di vita al quale era abituata in Normandia è ben diverso da quello degli inglesi, la cui società arretrata vive sotto continue minacce di violenza e dove Ragna si ritroverà al centro di una brutale lotta per il potere. In questo contesto, il sogno di Aldred, un monaco colto e idealista, di trasformare la sua umile abbazia in un centro di erudizione e insegnamento entra in aperto conflitto con le mire di Wynstan, un vescovo abile e spietato pronto a tutto pur di aumentare le sue ricchezze e il suo potere. Le vite di questi quattro personaggi si intersecano, in un succedersi di continui colpi di scena, negli anni più bui e turbolenti del Medioevo che termina dove "I pilastri della terra" hanno inizio.

LA RECENSIONE
Edgar si rese conto che era difficile restare svegli tutta la notte, persino in quella più importante della tua vita.
Aveva steso il mantello sulle canne che coprivano il pavimento e vi si era sdraiato sopra, con indosso la tunica di lana marrone lunga fino alle ginocchia che era tutto ciò che portava d'estate, giorno e notte. In inverno si avvolgeva nel mantello e si metteva accanto al fuoco. Ora, però, la temperatura era mite: mancava una settimana al giorno di mezza estate, in cui si ricordava san Giovanni Battista.

"Fu sera e fu mattina" è il nuovo, affascinante romanzo di Ken Follett, ambientato a cavallo dell'anno Mille tra Inghilterra e Normandia. Un volume che mi ha tenuta incollata alle pagine fino alla fine ma da cui - forse - mi sarei aspettata qualcosa di più.
Ma andiamo con ordine.

Innanzitutto, questo nuovo romanzo copre un arco temporale più breve rispetto agli altri volumi della trilogia di Kingsbridge. "Fu sera e fu mattina" va dal 997 al 1007 d.C. e non vede dunque i protagonisti passare dall'infanzia alla vecchiaia come nei precedenti romanzi. Forse anche per questo motivo l'intreccio risulta più semplice e lineare e meno avventuroso rispetto a quello a cui i fan sono abituati. A parte le incursioni vichinghe (di cui, in effetti, molto poco viene vissuto in prima persona dai protagonisti e la maggior parte degli incontri viene solo riportata per vie indirette) non molto altro movimenta la storia: tradimenti, assassini, brutali violenze perpetrate ai danni di uomini e donne indifesi, un clero corrotto e dedito ai piaceri terreni piuttosto che alla contemplazione divina. Tutti elementi che i fan di Ken Follett conoscono molto bene.
Tuttavia, a mio avviso, pur nella sua semplicità e linearità, il romanzo rimane ugualmente affascinante e in grado di tenervi con il naso tra le pagine dall'inizio alla fine. Ken Follett è sempre maestro nell'avvincere e coinvolgere i lettori nelle sue storie, con ambientazioni ricche di dettagli storici e interessanti usi e costumi di epoche passate. 

Passiamo ora ai personaggi: i protagonisti sono un costruttore, una nobile e un monaco dai grandi ideali. Ognuno di loro è di buon cuore e desidera fare qualcosa per aiutare la propria famiglia o la propria gente contro la tirannia dei potenti e dei corrotti; a causa di ciò, finiscono molto spesso per trovarsi in difficoltà loro stessi. 
Come anticipato, Ken Follett ci presenta Edgar, Ragna e Aldred già più o meno adulti e conclude la loro storia quando sono ancora nel fiore degli anni, ormai affermati e - perché no - finalmente felici, seppur con tutti i "ma" e i "però" del caso. 
Niente di troppo innovativo, dunque. Eppure, seppur "già visto", anche questa volta non ho potuto fare a meno di ritrovarmi a vivere in prima persona ciascuna delle loro avventure e disavventure, a simpatizzare per la loro causa e a odiare ferocemente ogni "villain" del romanzo.  
Trattando inoltre come dicevo un minore numero di anni, l'autore decide di concentrarsi su pochi, particolari eventi delle loro vite: il risultato è sì una trama più lineare e più prevedibile rispetto ai volumi precedenti, ma comunque notevole, e - soprattutto - di grande impatto emozionale e psicologico. 

In conclusione: un volume da acquistare? Sì, se siete già fan della saga di Kingsbridge e come me curiosi di ogni nuovo romanzo che la riguardi. Ma se questo è il vostro primo "incontro" con la trilogia di Ken Follett, vi consiglierei di partire prima con "I pilastri della terra" per poter apprezzare al meglio Kingsbrige, la sua storia, i suoi protagonisti e - più di ogni altra cosa - la magia che Ken Follett riesce ogni volta a ricreare in maniera magistrale. 

Un'ultima nota tecnica. Prequel de "I pilastri della terra", "Fu sera e fu mattina" - come gli altri volumi della trilogia di Kingsbridge - può essere letto in maniera del tutto indipendente in quanto i protagonisti sono solo in minima parte collegati ai volumi successivi e le loro storie non sono direttamente connesse agli eventi della saga. 





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