INTERVISTA ALL'AUTORE SERGIO FACCINI

LE INTERVISTE DEL SALOTTO
Buon 31 dicembre! Bentornati agli appuntamenti settimanali del giovedì interviste de Il Salotto Letterario e de Il Salotto Creativo del gruppo Facebook MyMee-Express Yourself. In questo ultimo giorno del 2020 conosciamo Sergio Faccini, autore del romanzo "Il caso Van Helsing: Le indagini del commissario Ravelli" a cura di Ariadna Servizi Editoriali. 
Accomodiamoci e lasciamo a lui la parola.



Salve Sergio, benvenuto nel mio Salotto e grazie per essere in nostra compagnia oggi. Ecco la prima domanda che rivolgo a tutti i miei ospiti: ci racconti qualcosa di lei. 
Sono nato nel 1951, e mi reputo fortunato perché vicissitudini e amore, sempre molto presenti nella mia vita, hanno impedito al mio cuore d’invecchiare. 
La mia carriera lavorativa è stata alquanto varia, ho fatto un po’ di tutto e, da qualche decennio, svolgo l’attività di libero professionista in ambito fiscale e amministrativo, un impegno che, negli ultimi anni, con l’arrivo della pensione e di alcuni acciacchi, ho notevolmente ridotto. 
Ho potuto così dedicare maggior tempo alle mie passioni, comunque sempre coltivate: paleontologia, antropologia, storia, archeologia e oplologia. 
Mi piace cucinare, ascoltare musica, vedere film. Sono un divoratore di libri e riviste, e, curioso come sono, non faccio distinzioni sugli argomenti, siano essi scientifici o umanistici, senza rinunciare a sognare, leggendo romanzi di fantasy e fantascienza, non disdegnando qualche buon giallo. 
Mi piacciono gli animali e adoro discutere, talvolta anche con foga, ma senza mai presumere a priori d’avere la verità in tasca. 
Ma, soprattutto, amo scrivere. 
Il mio primo racconto risale ai miei 16 anni e da allora, anche se a fasi alterne, non ho mai smesso. 
Scrivere rappresenta la mia personale e privata via di fuga dalla realtà, un sicuro rifugio dove poter ancora respirare quel “sense of wonder” che manca nella vita di tutti i giorni; ecco perché, soltanto l’anno scorso, sostenuto e spronato da mia moglie, ho trovato coraggio e tempo, per iniziare a pubblicare. 

“Il caso Van Helsing – Le indagini del commissario Ravelli” è la sua più recente pubblicazione. Potrebbe presentarla brevemente ai nostri lettori?
Un giovane commissario di Polizia viene incaricato di svolgere un’importante indagine su una setta di pseudo vampiri che si procurano il sangue uccidendo le proprie vittime. 
Assieme all’affascinante agente speciale FBI Norma Rider e ai colleghi della sua squadra, si addentrerà nei più oscuri meandri della mente umana, dove malattia mentale e perversione sconfinano nel soprannaturale. 

Come è nato il suo romanzo? Come mai ha deciso di unire il poliziesco/thriller al paranormale? 
Mi incuriosiva e allettava l’idea di fondere thriller e soprannaturale, generi che, pur avendo a mio parere parecchi elementi in comune, raramente hanno lo stesso pubblico di lettori. Una sorta di esperimento, anche se non del tutto nuovo, ricordando, e solo per citare gli esempi più famosi, Dylan Dog e la serie televisiva X-Files 
Amalgamare, in una stessa trama, la logica delle indagini con la fantasia del paranormale e dell’occulto mi ha divertito molto. 

Chi è Enrico Ravelli, il protagonista del suo romanzo? Quanto di lei c’è in lui? 
Enrico Ravelli è un giovane commissario di Polizia che, nonostante le indubbie qualità e competenze, è relegato a svolgere un tedioso lavoro amministrativo. Sembra che nulla possa ormai cambiare la sua esistenza, quand’ecco l’inaspettata occasione che lo porterà a condurre un’indagine importantissima e che cambierà per sempre la sua vita. 
Non è un eroe, ma nemmeno un antieroe. Possiede intelligenza, cultura e gentilezza d’animo che non si vergogna a mostrare anche nel suo lavoro. Riesce a risolvere i casi grazie delle proprie capacità, ma anche avvalendosi di quelle dei colleghi e senza mai rinunciare alla propria umanità. 
Enrico non mi somiglia molto, salvo per il rispetto nei confronti delle persone, chiunque esse siano, e l’impegno puntiglioso nel tentare sempre e comunque di portare a termine al meglio gli incarichi; entrambi coltiviamo la recondita, inconfessabile e illogica speranza, forse comune a molti di noi, che qualche inaspettato evento possa repentinamente cambiare la nostra esistenza, colorandola d’improvviso di straordinarie avventure. 

“Il caso Van Helsing” è il primo volume della serie de “Le indagini del commissario Ravelli”: quali sono i suoi progetti futuri in merito? 
È già in bozza il secondo romanzo che spero di pubblicare tra qualche mese. 
La trama di questa nuova avventura del commissario Ravelli è composta quasi esclusivamente da elementi “thriller”, relegando quelli soprannaturali alla sola presenza di Ludmilla, sua inseparabile partner nelle indagini e nella vita. 
Il nostro commissario, in vacanza fuori sede, rinunciando a un weekend romantico, verrà coinvolto in un’indagine che vede un implacabile cecchino uccidere dei ricercatori in nome di un’organizzazione eco terrorista. 

Grazie a Sergio Faccini e allo Staff di Ariadna per essere stati in nostra compagnia oggi. Buon anno a tutti!


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