INTERVISTA ALL'AUTORE MATTEO LORENZI

LE INTERVISTE DEL SALOTTO
Bentornati agli appuntamenti delle interviste del Salotto, che questa settimana vedono qualche piccola variazione di calendario dovuta alle festività natalizie. Oggi conosciamo Matteo Lorenzi, musicista e autore del romanzo "Siero nero" per Publistampa Edizioni. Accomodiamoci e lasciamo a lui la parola.



Ciao Matteo, benvenuto nel mio Salotto e grazie per essere in nostra compagnia oggi. Ecco la prima domanda che rivolgo a tutti i miei ospiti: raccontaci qualcosa di te.
Ciao Caterina, grazie di cuore per l’accoglienza e un saluto anche a tutti gli ospiti del tuo salotto letterario. Come avrai potuto constatare, la mia carta d’identità rivela da subito che non sono propriamente un giovanotto di primo pelo, come si suol dire. Ho da poco scollinato i quarant’anni e questo è il mio primo lavoro di stampo letterario. Il perché mi sia affacciato così relativamente tardi sul panorama editoriale potrebbe far storcere il naso, ma la realtà è che io ho sempre scritto e partorito idee, magari però in forme diverse. Infatti oltre al mio lavoro che comunque mi permette di catalizzare la mia vena creativa, occupandomi di grafica pubblicitaria e progettazione cartotecnica, fin dall’adolescenza ho scritto e composto canzoni e musica. Sono un cantautore solista e parallelamente anche cantante di una rock band di cui sono autore dei pezzi originali. In definitiva questa mia prima “fatica” letteraria è semplicemente un ampliamento del mio raggio d’azione, una necessità di trovare un canale nuovo con cui comunicare alcune tematiche a me care, sviscerandole con maggiore dettaglio e fornendo uno strumento di fruizione diverso dall’ormai troppo veloce e sfuggevole forma “canzone”, in cui invito il lettore ad immergersi totalmente nella storia.

“Siero nero” è la tua prima pubblicazione per Publistampa Edizioni. Potresti presentarla brevemente ai nostri lettori?
“Siero Nero” è, per l’appunto, la mia prima pubblicazione. Ho trovato una casa editrice che ha creduto in me e in questo romanzo e che, nonostante sia ormai sempre più desueto, ha con coraggio investito in un prodotto cartaceo, da stringere tra le mani, da annusare e sfogliare, da sottolineare, da consumare e – in definitiva – da vivere. Non c’è una versione online o per e-book, è una scelta dettata anche e soprattutto da quanto si creda nella forma “libro” fisica. Il romanzo è una storia avvincente che si snoda su due piani paralleli che corrono su binari che solamente alla fine si incroceranno facendo confluire il tutto in un finale unico. Da una parte c’è il presente, c’è Kabra, una star del mondo musicale che da subito si capisce aver perso tutto e – per un evento drammatico di cui si scoprirà solo verso la fine – si ritrova a cercare di ricostruire la sua esistenza ripartendo dalle radici ormai perdute, per causa sua e di scelte sbagliate, causate dalla bramosia di fama e successo. Dall’altra c’è la storia di un ragazzo che, in una sorta di percorso a mo’ di romanzo di formazione, racconta – tra aneddoti divertenti, eventi drammatici, amori vissuti e finiti, amicizie, delusioni e ricordi – gli anni della sua formazione: è il “Kabra” del passato, che un po’ alla volta si racconta facendo capire come si sia arrivati a certe dinamiche.


“Siero nero” è una anche sorta di tua autobiografia musicale: potresti dirci quanto di te c’è nel tuo romanzo?
Il libro può essere inteso come una sorta di autobiografia, anche se c’è da dire che ho colto l’occasione di raccontare un po’ di me e del mio percorso, inserendolo però in un contesto di fantasia in puro stampo romanzesco con tanto di colpi di scena e situazioni intriganti che pongono qualsiasi lettore, anche e soprattutto chi non mi conosce, a vivere questo romanzo come una storia avvincente, indipendentemente dal fatto che parli in buona parte di me. Inevitabile dire che di me c’è tantissimo, compresi vari testi di mie canzoni, inseriti e contestualizzati, ma sono convinto che ognuno si possa davvero immedesimare in certe situazioni di vita che racconto nella storia. 

Il romanzo gioca su due tematiche fondamentali, che potremmo riassumere in “arrivismo vs genuinità degli intenti”. In che modo hai sviluppato questi concetti in “Siero nero”?
Esatto, il riassunto che ne fai è assolutamente veritiero; come detto prima, queste due sono proprio le tematiche che – insieme ai pilastri dell’amicizia, dell’amore e della musica – ho scelto di porre come struttura portante. Dentro questo romanzo c’è un mio “io” ipotetico, quasi distopico verrebbe da dire… ed è lo strumento che ho utilizzato per sviluppare le tematiche di cui abbiamo parlato. Un giorno mi sono chiesto: “Arrivato a quarant’anni sono davvero felice di cosa sono e di quello che ho?” e la risposta è stata assolutamente affermativa. Al che mi sono detto: “Ma se per caso quella volta avessi fatto una scelta diversa? Se avessi voluto a tutti i costi fare successo? Se avessi messo al primo posto la fama? Dove sarei arrivato? Cosa sarebbe successo?” e da lì è nato questo “Siero Nero”, che poi è proprio quella sorta di negatività che una persona si inetta in vena quando per raggiungere uno scopo non guarda in faccia a nessuno, tradendo in primis sé stesso.

Progetti per il futuro?
I progetti sono sempre moltissimi. Con il mio gruppo musicale “Sesto Elemento” stiamo registrando un nuovo disco con canzoni di recente composizione, mentre per quanto riguarda il lato “scrittura” ho da poco cominciato a “buttar giù” il mio secondo lavoro. Diverso e particolare nella forma e nella storia, ma fondamentalmente contenente più o meno sempre queste tematiche a me care. Si intitolerà KAERU (un termine giapponese che oltre a “rana” significa anche “cambiamento” e al tempo stesso “ritorno al punto di partenza”), sarà un viaggio incredibile, in un intreccio fantascientifico e drammatico, nella vita di tre persone che all’apparenza non hanno nulla in comune e vivono in parti del mondo totalmente distanti, ma alla fine scopriranno di avere un legame molto più profondo di quanto gli stessi protagonisti non potessero sospettare. E tutto partirà da un ardito e folle esperimento sociale portato alle estreme conseguenze… Insomma carne al fuoco ce n’è!




Grazie di cuore a Matteo per essere stato in nostra compagnia. Vi ricordo che potete acquistare il suo romanzo direttamente dal catalogo della casa editrice.


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