LE RECENSIONI DEL SALOTTO: RITORNATI DALLA POLVERE

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Ray Bradbury, Ritornati dalla polvere
Da L'albero di Halloween, Mondadori Oscar Draghi
Illustrato da Joseph Mugnaini. A cura di Massimo Scorsone.



L'AUTORE
Ray Bradbury, Waukegan, Illinois, 1920 - Los Angeles 2012. Narratore e sceneggiatore cinematografico, ha rinnovato il genere fantascientifico. Fra le sue opere, oltre al celeberrimo "Fahrenheit 451" (1953), "Addio all'estate", "L'Albero di Halloween", "Il cimitero dei folli", "Constance contro tutti", "Cronache marziane", "Il popolo dell'autunno", "Tangerine" e "Viaggiatore nel tempo".

LA TRAMA
Ray Bradbury ci guida fino alla più fantastica delle destinazioni: nel cuore di una Famiglia Eterna. Per secoli hanno trascorso la loro esistenza in una casa sospesa tra leggenda e mistero nell'Illinois e sono molto, ma molto "particolari": è difficile incontrarli di giorno, hanno bambini curiosi e selvaggi; i più vecchi risalgono ai tempi in cui la Sfinge affondò per la prima volta le sue zampe nelle sabbie del deserto. Alcuni dormono in "letti con il coperchio". Ma ora la casa si prepara ad una festa che vedrà riuniti anche i rami più lontani della famiglia.

LA RECENSIONE
In principio, disse la Mille Volte Bisnonna, c'era solo un luogo nella lunga prateria erbosa, una collina con niente sopra, a parte l'erba, e un albero tutto storto e nero che sembrava un fulmine biforcuto ai piedi del quale non cresceva nulla. Poi arrivarono la città e la Casa.
Sappiamo tutti come una città accumuli bisogni su bisogni finché, a un tratto, il suo cuore comincia a battere e a pompare la gente verso il proprio destino. Ma tu vorrai sapere come nasce una casa, vero?

La Famiglia Eterna: una famiglia di "non morti" che ha adottato un piccolo orfano trovato sulla soglia della loro Casa. Timothy, questo il nome da profeta che Padre e Madre hanno scelto per il bambino, sarà destinato a diventare il loro biografo, colui che racconterà ai posteri della Casa e della Famiglia. Nel frattempo, si avvicina il momento del Raduno e fervono i preparativi per accogliere al meglio ogni lontano parente arrivato da lontano per la grande occasione.

È davvero una famiglia singolare, quella di "Ritornati dalla polvere". Una famiglia che ricorda tanto quella degli Addams (non a caso Bradbury e Charles Addams ebbero modo di collaborare quando Bradbury cominciò a lavorare su questo romanzo). Attraverso gli occhi del piccolo Timothy, conosciamo i diversi membri che abitano la Casa e assistiamo al grande Raduno con tutti i più lontani parenti, uno più strano dell'altro. Ma Timothy è incaricato anche di ascoltare le diverse storie della Famiglia direttamente dalla bocca ormai mummificata della Mille Volte Bisnonna, o da quelle altrettanto vetuste di Grandpère, o ancora da Cecy, immobilizzata a letto ma in grado di viaggiare nei corpi e nelle menti altrui. Ecco così emergere tanti piccoli aneddoti che si trasformano in veri e proprio racconti nel racconto e che fanno di "Ritornati dalla polvere" un'opera davvero caleidoscopica. 

"Ritornati dalla polvere" è uno tra i romanzi più weird di Bradbury che ricordo e rileggo sempre con affetto, forse per via della dolcezza con la quale vengono descritti i personaggi (la Mille Volte Bisnonna è la mia preferita), forse per i toni a metà fra l'horror, il dark, il fantastico e il grottesco, forse ancora per i richiami al misterioso Popolo dell'Autunno che abbiamo già incontrato nel romanzo omonimo. Fatto sta che "Ritornati dalla polvere" è un romanzo che mi è rimasto nel cuore, ogni volta non posso fare a meno di lasciarmi catturare dalla magia che permea ogni pagina, quella magia tipica delle fiabe nere che però racchiudono tanta malinconia e tanta delicatezza. Ad esempio, una tra le cose che più mi ha colpito è che, nonostante non possano di certo essere considerati umani, Madre e Padre amano il piccolo Tim come se fosse figlio loro e si oppongono strenuamente al suo desiderio di trasformarsi in una creatura soprannaturale. 

Un'altra tematica affascinante è la stessa che ho riscontrato in "American Gods" di Neil Gaiman: i membri più antichi della Famiglia Eterna - Faraoni o figli di Faraoni - ricordano ancora con chiarezza quando il resto del mondo li dimenticò per sempre, facendo perdere loro ogni importanza e ogni interesse nei loro confronti. Anche le divinità di "American Gods", dopo centinaia di anni, hanno smesso di essere venerate a favore di altri nuovi idoli, più moderni e accattivanti, e si sono ritrovate senza poteri, relegate a ruoli marginali o addirittura - come è successo alla Mille Volte Bisnonna - si sono trasformate in mummie polverose rinchiuse in una soffitta. 

"Ritornati dalla polvere" è un romanzo molto particolare, ideale per tutti quei lettori che amano lasciarsi cullare da ritmi lenti e riflessivi e che amano scoprire diverse tematiche e spunti di riflessione.

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