LE RECENSIONI DEL SALOTTO: PERCUSSOR

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Marco Bertoli, Percussor: I delitti del Reame Pisano, NPS Edizioni
Cover a cura di Mala Spina


L'AUTORE
Marco Bertoli è geologo. Vive a Pisa. Numerosi suoi racconti hanno vinto concorsi, o si sono classificati finalisti, e sono stati pubblicati in duecento antologie e riviste. 
Tra i suoi numerosi romanzi: "La Signora che vedeva i morti" (Felici Editore), vincitore del Premio Scrittore Toscano 2012 selezione online e quello della Giuria al Concorso “Città di parole”, 2013; il giallo storico "L’avvoltoio". "Delitti all’alba della scrittura", e il romanzo steampunk "1886". "Quando le Lunatermiti invasero la Terra", entrambi editi dall’associazione culturale “I doni delle muse”. 
​​​​​​​Per NPS Edizioni, ha scritto racconti per il progetto "Bestie d'Italia". 

LA TRAMA
Reame Pisano, anno 1637. Trecentocinquanta anni dopo la vittoria di Pisa nella Battaglia della Meloria.
Un gruppo di nobili ordisce un complotto per rovesciare Banduccio III della Gherardesca, attuale sovrano ed erede di quell’Ugolino che trasformò l’antica repubblica marinara in un regno. Per metterlo in atto, convocano un potente negromante e incaricano Percussor, il più famoso sicario del reame, di recuperare gli “ingredienti” necessari a lanciare il sortilegio.
Spetta al colonnello dei Reali Moschettieri, il prode Manfredi Gambacorti, e al suo fido aiutante, il mago giudiziario Gentilini, risolvere l’intrigo, coadiuvati da una giovane sensitiva e da un sergente delle Guardie di Città.

Un appassionante romanzo con cui Marco Bertoli gioca con la Storia, dipingendo un magistrale affresco di una Pisa inedita e magica.

LA RECENSIONE
Percussor, l’uccisore. 
Un mito di cui nessuno conosceva età, aspetto e dove si nascondesse. Voci insistite lo volevano risiedere nella capitale, ma in ogni città o vico sperduto era possibile lasciare l’offerta d’ingaggio. 
Il suo stiletto intinto nell’aconito aveva condotto a morte prematura mogli fedifraghe e rivali d’affari, risolto dispute dinastiche e successioni a importanti cattedre ecclesiastiche. 
Un uomo apparso dal nulla e asceso all’empireo dei sicari di professione. O forse una guerriera proveniente dal leggendario Zipangu?
 
Reame Pisano, 1600. Nel 1200, Pisa ha battuto Genova nella famosa Battaglia della Meloria e si è trasformata in una grande potenza. Ora sul trono del regno siede Banduccio III della Gherardesca, discendente di Ugolino, ma un gruppo di nobili ribelli vuole porre fine al suo dominio. I congiurati sono disposti a tutto pur di avere la testa di Banduccio e non esitano ad assoldare Percussor, il sicario più letale di tutto il reame ma altrettanto misterioso. Nessuno conosce la sua identità e qualcuno vocifera che provenga addirittura dalla lontana terra di Cipango. Tuttavia, questa volta Percussor dovrà dar prova di tutta la sua abilità per sfuggire a Manfredi Gambacorti, colonnello dei Reali Moschettieri, e al suo braccio destro, il mago giudiziario Gentilini.

"Percussor" di Marco Bertoli è un appassionante giallo storico/fantasy ambientato nella Pisa del 1600, tra complotti, negromanti e duelli "cappa e spada" tipici dell'epoca. L'autore ha immaginato che Pisa avesse battuto Genova nella famosa Battaglia di Meloria, dando così vita ad un passato alternativo in cui Pisa ha acquisito sempre più potere fino a trasformarsi nel Reame Pisano, ora estesosi fino a comprendere quasi tutta la Toscana e governato dai discendenti di Ugolino della Gherardesca. In questo mondo ucronico, la magia fa parte della vita quotidiana, anche se non è affatto alla portata di tutti. Come spiega Marco Bertoli nella prefazione all'opera, la magia di "Percussor" non è "onnipotente, ma approvata e controllata dalla Chiesa, nonché regolata dalle leggi definite da un tal Galileo Galilei che, invece dell'astronomia, si è dedicato a studiare i fenomeni arcani". 

Un romanzo particolare, dunque, quello di Marco Bertoli. L'autore mescola e dosa con estrema perizia dettagli storici ed elementi fantasy, creando un'opera sì fantastica ma totalmente verosimile. La magia fa parte del quotidiano, certo: Manfredi Gambacorti fa coppia con un mago e i nobili congiurati non esitano ad affidarsi alle arti negromantiche per detronizzare il Re. Tuttavia, ciò che appassiona e coinvolge maggiormente nel romanzo, è la storia vera e propria. Muovendoci nella Pisa del 1600 (l'autore si è infatti basato sulle mappe dell'epoca per ricreare l'ambientazione cittadina), i lettori non potranno fare a meno di appassionarsi al caso, agli intrighi di corte e alle indagini condotte da Manfredi e Gentilini. Insieme ai protagonisti, daremo la caccia al sicario Percussor, villain affascinante e senza pietà alcuna, e ci ritroveremo coinvolti nei famosi duelli "cappa e spada". Anche i dialoghi riecheggiano con eleganza e mai in maniera caricaturale lo stile e la parlata dell'epoca.

"Percussor" è un perfetto connubio fra storia, fantastico e "poliziesco", in cui emerge tutto lo studio e la passione di Marco Bertoli riguardo a Pisa e allo scenario alternativo che l'autore le ha cucito intorno con la precisione e la perizia di un sarto. Bertoli arricchisce l'opera di innumerevoli dettagli storici ma senza mai appesantire la narrazione o il ritmo degli eventi. Le scene descritte sono sempre vivide e immediate, ogni personaggio viene tratteggiato con empatia e con caratteristiche proprie. 
"Percussor" è dunque il volume ideale per tutti quei lettori che amano tornare indietro nel tempo tra le pagine di un romanzo storico ben costruito e dalla trama ben architettata, senza disdegnare un'incursione nel fantastico. 


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