LE RECENSIONI DEL SALOTTO: MELODY, LA VESTALE DI INVENTIA
LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Roberta De Tomi, Melody, la Vestale di Inventia, Independently Published
L'AUTRICE
Roberta De Tomi. Nata negli anni Ottanta, cresciuta a libri, anime, film più o meno trash e musica New Wave, Metal e Hip-Hop, scrive da sempre - online dal 2007 - gestendo blog come lapennasognante.blogspot.com e scrivendo articoli di varia. Tra i suoi lavori: “Come sedurre le donne” (HOW2 Edizioni, 2014), “Chick Girl – Azalee per Veridiana” (Delos Digital, 2016). “Alice nel labirinto” (DAE, 2017), ha ricevuto il secondo premio ex-aequo all’interno del Trofeo Cittadella per il miglior romanzo fantasy 2019. Il romanzo ha ispirato il booktrailer musicale “I’m a prisoner” dei NovelToy, diretto dal regista Giulio Manicardi. Di recente ha pubblicato i racconti lunghi: “Laura nella stanza” (thriller, con e senza finale, 2019) e “Melody, la Vestale di Inventia” (urbanfantasy, 2020), mettendolo a disposizione per il download gratuito in occasione della quarantena.
LA TRAMA
Tre desideri: sono quelli richiesti a Melody, una brillante e dolce quattordicenne, dal bizzarro Bambino dei Desideri. Orfana dei genitori a causa di un incidente stradale dal quale è miracolosamente sopravvissuta, la ragazza non riesce a non avere altro desiderio se non quello di poter riabbracciare mamma e papà. Giorno dopo giorno, però, proprio grazie allo strano bambino - e alla sua innata creatività - Melody inizia a recuperare frammenti di memoria. C’è però un nemico, viaggiatore del tempo e tra i mondi paralleli, che incombe su di lei. La ragazzina si trova spesso sola e sospesa nell’oblio, in bilico sul filo del rasoio della scelta obbligata. Riuscirà a capire il senso degli accadimenti? I desideri sono davvero la salvezza di Melody e degli esseri umani?
LA RECENSIONE
"Devi esprimere tre desideri."
"Lo so! Cheppalle!"
Lo gridò a tutti i venti possibili, stringendosi nel trench color fango, più per timore di quello che stava accadendo (di nuovo!) che per l'umidità dell'autunno appena iniziato. Un fruscio attirò la sua attenzione verso i rami dei Bagolari e dei Noccioli del Parco degli Scoiattoli. In alcuni punti le estremità si sfioravano come le dita di due timidi innamorati. I rami oscillarono all'improvviso, come se qualcuno li avesse percorsi in tutta la lunghezza. Sicuramente uno dei codosi, come chiamava di solito gli scoiattoli.
Melody portò le mani ai lati della bocca. Congiunse le punte delle dita poco sopra alla piccola e odiata gobba del naso, richiamando così la forma di un megafono.
"Ehilà? Ci sei?!" Fece una piroetta, mentre la bruma calava dall'alto, come un sipario fastidioso. "Insomma, vuoi mettere fuori il muso?"
Melody ha quattordici anni ed è orfana. I suoi genitori sono morti in un incidente d'auto qualche tempo prima e da quel momento in poi la sua vita è cambiata per sempre. Ad esempio, non ha ricordi del tragico evento, però ha trovato un nuovo amico: il Bambino dei Desideri, che può esaudire tre desideri della ragazzina. Tuttavia, il Bambino non può soddisfare l'unica richiesta di Melody, cioè quella di riportare indietro i suoi genitori, sebbene sia fondamentale per l'equilibrio astrale che Melody esprima anche un solo desiderio. Il Bambino non può insistere né tanto meno rivelare la verità alla piccola amica e nel frattempo la ragazzina comincia a recuperare brandelli di memoria...
Dopo "Alice nel labirinto", in "Melody, la Vestale di Inventia" Roberta De Tomi firma una nuova, incantevole fiaba, forse più fanciullesca rispetto al precedente volume, ma ugualmente ricca di tematiche e importanti messaggi. "Melody, la Vestale di Inventia" si indirizza idealmente verso un pubblico giovane (il romanzo nasce infatti come omaggio agli anime e manga anni Ottanta), ma può essere benissimo apprezzato anche da uno adulto, in quanto fiabe e favole hanno tanto da insegnare ai lettori a prescindere dai limiti d'età - e questo libro ne è l'ennesima riprova.
Come scrive Roberta De Tomi nella presentazione all'opera, "i desideri sono il primo motore mobile di un essere umano. Noi siamo i nostri desideri. Senza di essi, non faremmo nulla". Ecco dunque il perno sul quale ruota l'intera storia: Melody (o i lettori) e i suoi desideri. O meglio, il suo desiderio, l'unico che il Bambino non possa esaudire. Melody non desidera altro che riabbracciare mamma e papà e, pur non comprendendo l'ossessione del suo nuovo amico affinché lei debba per forza esprimere un desiderio, Melody intuisce che ci sia qualcosa di molto più importante dietro alle vaghe spiegazioni del Bambino, qualcosa strettamente collegato all'incidente d'auto dei suoi genitori. Esprimere quei desideri potrebbe quindi rivelarsi di fondamentale importanza per Melody, potrebbe farle rivelare la sua vera natura.
Roberta De Tomi gioca in maniera magistrale con i toni della fiaba classica e li rende contemporanei, addirittura urban fantasy. Il suo stile, semplice ma incisivo, e i suoi personaggi, ricchi di simboli e metafore, fanno di "Melody, la Vestale di Inventia" un'opera sì piacevolissima da leggere ma che vi colpirà per la ricchezza di spunti di riflessione. Le tematiche proposte spaziano dal vuoto creato dalla perdita della famiglia e dei ricordi al desiderio di rinascita e del (ri)trovare il nostro vero "io", ma anche toccano anche tutte quelle problematiche legate al periodo dell'adolescenza e della crescita.
"Melody, la Vestale di Inventia" è un romanzo a più livelli di lettura, ideale per chi - come me - non si stanca mai di perdersi in fiabe ricche di quella magia tutta particolare che alberga in ciascuno di noi e che aspetta solo di essere scoperta per poter emergere in tutta il suo potenziale.
ATTENZIONE
Il Salotto è affiliato ad Amazon: cliccando sul link, il blog percepirà una piccola percentuale sull'acquisto che verrà utilizzata per comprare nuovi libri o nuovi strumenti per miglioramenti al sito e alle pagine social.
Commenti
Posta un commento