INTERVISTA ALL'AUTORE STEFANO STANZIONE

INTERVISTA ALL'AUTORE STEFANO STANZIONE
Bentornati al puntualissimo appuntamento del giovedì interviste de Il Salotto Letterario e de Il Salotto Creativo del gruppo Facebook MyMee - Express Yourself. Oggi siamo in compagnia di Stefano Stanzione, autore del romanzo "Il signore dei piccioni" per Segreti in Giallo Edizioni. Accomodiamoci e lasciamo a lui la parola...




Ciao Stefano, benvenuto nel mio Salotto e grazie per essere qui in nostra compagnia oggi. Ecco la prima domanda che rivolgo a tutti i miei ospiti: raccontaci qualcosa di te. 
Grazie a te per l’ospitalità e un saluto a tutti i lettori! Che posso dire di me? Raccontare storie mi appassiona da quando ero bambino. Ho iniziato disegnando fumetti e guardando film a rotta di collo. Spesso mi dilettavo anche con i racconti. Poi c’è stato un periodo “sabbatico”, diciamo, durante il quale ho preferito dedicarmi alla musica. Ma il desiderio di raccontare non si è mai sopito ed è rimasto vivido grazie alla lettura. Dopo i vent’anni, mi sono iscritto a un corso di sceneggiatura cinematografica, seguito da un master. Poi è arrivata la laurea al DAMS. E, da quel momento, non mi sono più fermato. Ho ripreso a scrivere racconti, fumetti e romanzi. Negli ultimi anni ho deciso di dedicarmi principalmente a questi ultimi due. Il cinema è un settore che amo ancora molto ma purtroppo a livello lavorativo è stato deludente, almeno per me. Libri e fumetti, invece, seppur con tanti sacrifici, hanno portato risultati maggiori, tenendo conto che, rispetto a un film, sono privi di tutte quelle restrizioni di cui, al contrario, è vittima la realizzazione di una pellicola cinematografica e che incidono sulla libertà creativa. A ogni modo, se un giorno mi venisse offerta l’opportunità di scrivere un copione, non mi tirerò certo indietro!

“Il signore dei piccioni”, edito da Segreti in giallo Edizioni, è uscito a settembre 2020 ed è la tua ultima pubblicazione. Potresti presentarcela brevemente?
Mi piace definirlo un drama/thriller soprannaturale. “Drama” poiché vi sono capitoli nei quali il lettore entra in contatto con la parte emotiva di Eric, il protagonista e soprattutto con la parte oscura di sé stesso che emerge nell’attimo in cui ripercorre il suo passato di “cattivo” e si trova nuovamente a fare i conti con i suoi demoni personali. “Thriller soprannaturale” poiché Eric si trasforma in una sorta di detective del paranormale. Un mix che spero i lettori trovino interessante e piacevole.

Il protagonista del tuo romanzo è un ex campione di boxe. Come e perché nasce questo personaggio?
Da grande fan della saga di Rocky, ho pensato fosse il momento giusto per scrivere una storia che avesse come protagonista una vecchia gloria del pugilato. Un ruolo non meno importante ha assunto la figura di Mike Tyson. La sua storia non ha nulla da invidiare a un romanzo e così ho trovato nella sua biografia la mia fonte di ispirazione. Per ovvie ragioni legate ai diritti d’autore, ho operato alcune modifiche, inserendo episodi di pura invenzione ma che ben si adattano al mio personaggio.

Luce e buio: la lotta contro l’oscurità che cerca di prendere il sopravvento sulla parte migliore di noi. Che ruolo svolge questa tematica all’interno del tuo romanzo?
Direi un ruolo centrale. Non solo in questo romanzo ma credo anche nella vita di ognuno di noi, seppure con le dovute sfumature. Eric si è imposto di cambiare e, dopo anni, è riuscito a raggiungere un equilibrio. Ma, procedendo con la lettura, si percepisce che vive nella costante paura di ripiombare nell’inferno dal quale è fuggito. Lotta continuamente contro la sua insicurezza, contro il timore di smarrire la retta via, soprattutto ora che ha perduto la sua dolce moglie, colei che lo ha salvato dall’oscurità. Nonostante si impegni a essere forte e coerente, un evento inatteso lo porterà a ripiombare nel buio e a indossare la vecchia pelle di un tempo. Ma durerà molto poco grazie a un nuovo sentimento che aveva deciso di mettere da parte: l’amicizia.

Anche l’amore (o gli affetti più in generale) in grado di giocare un ruolo determinante sui cambiamenti di una persona è un altro tema portante de “Il signore dei piccioni”. Come viene sviluppato nel romanzo?
L’amore e l’amicizia divengono l’antidoto che permette a Eric di neutralizzare la parte nera che si annida nel suo cuore. Eric di fondo, è un uomo fragile e solo. In gioventù abbraccia il male non perché ne resta affascinato ma semplicemente perché non c’è nessun altro che gli mostri un’altra via, per affrontare il dolore e le ingiustizie. Viene corrotto dalla violenza che sfogherà non solo da adolescente ma anche dentro e fuori dal ring, portandolo a restare invischiato con l’alcool e la droga. E quando tocchi il fondo, restando completamente vittima di te stesso, solo l’amore e gli affetti sinceri, possono salvarti dall’orrore che hai creato con le tue mani. Ed è ciò che accade a Eric.

Progetti per il futuro?
Al momento, sono al lavoro su di un nuovo romanzo che mescola psicologia e fantascienza. Si tratta di una storia a cui tengo molto non soltanto io ma anche la mia ragazza, poiché affronta un argomento che la riguarda da vicino. In questa prima fase di stesura, è lei a vestire i panni della mia editor, eh, eh! Per quanto riguarda i fumetti, per il 2021 è prevista l’uscita del primo albo di una mini serie di genere action/post apocalittico per la Tora Edizioni, scritta da me e disegnata dal simpatico e talentuoso Elien Sali. Per il resto, la mia pennetta usb è colma di altre idee per romanzi e fumetti che spero di riuscire a sviluppare in futuro. Che altro aggiungere? Ringrazio anticipatamente chiunque acquisterà il Signore dei Piccioni!

Ringrazio Stefano per essere stato in nostra compagnia oggi. Vi ricordo che potete seguirlo sulle sue pagine social e che il suo romanzo è disponibile sia sul catalogo della casa editrice sia sui maggiori store online.


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