LE RECENSIONI DEL SALOTTO: L'ULTIMA CURA

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Elena Mandolini, L'ultima cura, DarkZone Edizioni


L'AUTRICE
Elena Mandolini (Roma), dopo la maturità classica, si laurea al DAMS e, successivamente, consegue due Master, uno in Critica giornalistica presso l’Accademia di arte drammatica Silvio D’amico e l’altro in Scrittura per cinema e tv presso lo IED di Roma. 
Il suo primo romanzo "Il Signore dei Racconti" è un urban fantasy dai tratti horror con cui ha partecipato al concorso "Il mio esordio – La Feltrinelli 2013", entrando in semifinale TOP100, tra più di mille partecipanti. Nel mese di agosto del 2016 esce la seconda edizione de "Il Signore dei Racconti" per la DAE Edizioni. Sempre nel mese di agosto 2016 esce il suo secondo romanzo "Biancaneve Zombie", per la DAE Edizioni, che rientra in un progetto più ampio dedicato alle favole della buonanotte. Il romanzo si è aggiudicato il Primo Premio ex aequo al Premio Cittadella 2017, all’interno della manifestazione Deepcon. A maggio del 2018 esce "Bella&Bestia –Una favola steampunk", sempre per la DAE.
A novembre 2019 esce il thriller – horror "L'ultima Cura" edito dalla DZ Edizioni.

LA TRAMA
Memoria e raziocinio. Claudia ha sempre creduto che la stabilità di una persona si fondasse su questi due elementi. L'idea di perdere il controllo della propria mente e dei ricordi, la terrorizza. Eppure, è proprio quello che le sta accadendo. Scrittrice di romanzi thriller e horror, la giovane donna ha cominciato a soffrire di ripetuti e violenti attacchi epilettici e ormai ha perso il controllo della propria vita. Decisa a capire i perché della sua malattia, si affida alle cure del Dottor Mereu, primario di Neurologia dell'ospedale Sant'Anna di Roma. Tra i corridoi di questa struttura, le condizioni mentali di Claudia peggiorano. Cosa le sta accadendo? Davvero non può più fidarsi di se stessa? Dei suoi sensi? Claudia cercherà le risposte alle tante domande, scavando nella sua mente e inoltrandosi tra i reparti dell'ospedale, trovando solo altri dubbi e interrogativi.

LA RECENSIONE
L'oblio è diventato seducente. Quasi una necessità imprescindibile. Tempo fa ho fatto un gioco con degli amici. Mi trovavo di fronte a un essere potente che mi aveva posto una domanda: scegliere cosa avrei dovuto perdere tra gambe e memoria.
Non ho avuto dubbi.
Gambe.
Pur amando correre e camminare, la perdita della coscienza se sé è orribile. Essere consapevoli di stare per perdere la memoria è devastante. L'amnesia è ciò che mi ha sempre spaventata di più. Un concetto terrificante e repellente. La memoria è il tassello cardinale del nostro essere. Tramite essa, i ricordi vivono e rivivono in un eterno loop. Le esperienze, le persone e le emozioni diventano immortali. Ciò che siamo lo dobbiamo ai ricordi.
Ma...
Se adesso facessi di nuovo quel gioco, credo, risponderei diversamente.
Memoria. 

Claudia Mucci, autrice di romanzi horror e thriller, è stata ricoverata all'ospedale Sant'Anna di Roma per guarire da alcuni gravi episodi epilettici che hanno compromesso la sua memoria. Sotto la guida del dottor Mereu, Claudia intraprende così la lunga strada verso la guarigione. Eppure, sotto quell'aura di perfezione che ammanta il Sant'Anna, dietro i sorrisi e la cortesia di medici e infermieri, qualcosa non va. Anche Lucia, l'amica di Claudia, continua a ripetere che "tutto è troppo perfetto". Claudia esita, cerca di negare azioni e fatti sempre più evidenti, ma quando - dopo l'ennesimo, estenuante tentativo di mettersi in contatto con sua sorella - capisce di trovarsi in una "prigione dorata", tutto cambia. Da lì in poi, Claudia si ritrova preda di una spirale di orrore di cui non immagina neppure la portata...

"L'ultima cura" di Elena Mandolini inizia come un thriller psicologico ambientato tra le mura di un ospedale. Il reparto di Neurologia, quello in cui si trova la protagonista Claudia, è un luogo studiato ad hoc per mantenere la serenità e la tranquillità dei pazienti, affinché cure e terapie possano essere il più efficaci possibili. Eppure qualcosa si nasconde in quegli ambienti così puliti e asettici, sotto le musiche rilassanti che si propagano in ogni stanza, dietro ai profumi spruzzati lungo i corridoi e nelle sale. Qualcosa che serpeggia negli angoli, che pian piano si fa spazio nella mente di Claudia, qualcosa destinato a rivelarsi solo nella parte finale del romanzo. 

Elena Mandolini, con il suo stile fluido ed elegante, dà vita ad una storia mozzafiato. Il ritmo serrato degli eventi non ci lascia tregua: attraverso il punto di vista di Claudia, anche noi lettori percepiamo quell'urgenza di conoscenza, di sapere se ciò che vediamo è reale o se si tratta solo di uno scherzo giocato della nostra mente sempre più instabile. L'autrice ci fa entrare immediatamente in sintonia con la protagonista, sia attraverso i suoi pensieri, le sue memorie spezzate, ma soprattutto attraverso le sue emozioni: l'amicizia con Lucia, la passione bruciante nei confronti di Fabio, il senso di protezione materno verso il piccolo Alessandro, la rabbia che cresce e infine divampa quando le bugie dei medici sembrano farsi sempre più evidenti. Elena Mandolini crea così un senso di tensione crescente, che pervade le pagine fino a raggiungere l'esplosione nel climax finale.

"L'ultima cura" di Elena Mandolini è un romanzo che non vi darà tregua, che catturerà la vostra attenzione fin dalle prime pagine e che non potrete abbandonare fino a quando - proprio come Claudia - non avrete saputo tutta la verità. Notevole e molto apprezzabile la parte tecnico-scientifica del romanzo, che contribuisce a rendere personaggi ed eventi realistici e plausibili. 
Non posso soffermarmi per ovvi motivi "anti-spoiler" sul finale della storia, che mi ha toccato in particolar modo e che meriterebbe una riflessione a parte. Posso tuttavia dirvi che "L'ultima cura" è sicuramente il romanzo che fa per voi se siete appassionati di thriller e misteri da risolvere, se le potenzialità recondite della mente umana non finiscono mai di stupirvi o se - ancora - siete alla ricerca di quel romanzo che non potrete abbandonare fino a quando non avrete divorato persino l'ultima riga.

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