LE RECENSIONI DEL SALOTTO: L'ALBERO DI HALLOWEEN

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Ray Bradbury, L'albero di Halloween
Da L'albero di Halloween, Mondadori Oscar Draghi
Illustrato da Joseph Mugnaini. A cura di Massimo Scorsone.



L'AUTORE
Ray Bradbury, Waukegan, Illinois, 1920 - Los Angeles 2012. Narratore e sceneggiatore cinematografico, ha rinnovato il genere fantascientifico. Fra le sue opere, oltre al celeberrimo "Fahrenheit 451" (1953), "Addio all'estate", "L'Albero di Halloween", "Il cimitero dei folli", "Constance contro tutti", "Cronache marziane", "Il popolo dell'autunno", "Tangerine" e "Viaggiatore nel tempo".

LA TRAMA
Nella serata che precede Ognissanti qualcosa di stupefacente è accaduto: un enorme albero è apparso e, dai suoi rami, pendono centinaia di zucche. Zucche in cui sono intagliati sorrisi inquietanti e occhi luminescenti che fissano otto ragazzini mascherati per l'occasione: Tom è vestito da scheletro, Henry da strega, Ralph è fasciato come una mummia, Georg è diventato uno spettro, J.J. scompigliato come un cavernicolo, Fred stracciato come un accattone, Wally indossa una maschera da grottesca, Pipkin... «Ehi, dov'è finito Pipkin?»... Indossava una maschera bianca e portava una lunga falce. Ma ora è sparito! Che fine ha fatto? Scortati da Mr Moundshroud, una guida davvero particolare, i sette ragazzi partono alla ricerca dell'amico e strada facendo si imbatteranno in una fitta serie di avventure grottesche e allucinanti. E... riusciranno a salvare Pipkin?

LA RECENSIONE
Era una piccola città, con un piccolo fiume e un piccolo lago, in una piccola regione dell'America del Nord. Il bosco non era così folto da non lasciar vedere la città e la città non era così grande da non poter vedere, sentire, toccare, odorare il bosco. La piccola città era piena di alberi, ma, ora che l'autunno era alle porte, anche di erba secca e di fiori appassiti. C'erano tanti steccati da scavalcare, tanti marciapiedi su cui pattinare e anche una grande cava dove si poteva ruzzolare e udire l'eco dei propri strilli. E la piccola città era anche piena di...
...ragazzi. 
Ed era il pomeriggio della vigilia di Halloween.
E tutte le case erano serrate contro il vento freddo.
E un pallido sole illuminava la città. 
Ma improvvisamente il giorno svanì.
La notte uscì dagli alberi e allargò il suo manto. 

Halloween: indossati i costumi, Tom, Henry, Ralph, Georg, J.J., Fred e Wally sono pronti per affrontare la notte più spaventosa dell'anno. Solo Pipkin, il migliore fra loro, il leader della loro piccola comitiva, manca all'appello. Non è da lui essere in ritardo. Che gli sia successo qualcosa? Gli amici capiscono che qualcosa non va e, dopo l'incontro con Mr Moundshroud, partiranno alla ricerca di Pipkin in un viaggio davvero fuori dal comune. Dopotutto, non ci si sarebbe potuti aspettare di meno nella notte più magica dell'anno...

In questo delizioso romanzo del 1972, Ray Bradbury torna bambino e ripercorre con il suo inconfondibile stile la storia e l'evoluzione della festa di Halloween, dalle sue presunte origini fino ai giorni nostri. Accanto a Mr Moundshroud, lo strano inquilino della casa nel cui giardino è spuntato un albero di zucche di Halloween, i bambini veleggeranno tra le onde del tempo e dello spazio: dalla preistoria all'antico Egitto, dalle congreghe di druidi alle guglie di Notre Dame, tra rituali antichi come la storia del mondo. La loro missione è una sola: salvare Pipkin, che rischia di perdersi per sempre senza il loro sostegno e la loro amicizia. 

Nella notte di Halloween, Ray Bradbury e Mr Moundshroud si trasformano in maestri (anche questo un travestimento per molti piuttosto pauroso!) e conducono noi lettori/studenti tra atmosfere oniriche e tinte fosche e nebulose. Insieme ai bambini assisteremo a rituali magici e misteriosi e ci ritroveremo avvolti da quei toni surreali tipici delle opere fantastiche di Bradbury. Attraverso simboli e metafore, andremo alla scoperta di ciò che si cela dietro quella notte dell'anno in cui il velo fra vivi e morti è sottile, in cui reale e ultraterreno si sfiorano, si muovono uno intorno all'altro, muovendo passi di una danza millenaria, antica quanto la storia dell'uomo - o forse più. E quando il viaggio finisce, quando torniamo in quella piccola città del Nord America, quando finalmente Pipkin riappare... cosa potremo dire di aver imparato? La storia di Halloween, certo, ma anche qualcosa di più: l'importanza di amicizia, di lealtà, del non abbandonare i compagni in difficoltà. 

Con "L'albero di Halloween", Ray Bradbury predilige forse una storia più didascalica, ma non per questo meno suggestiva o di minore bellezza rispetto ad altre opere quali "Il popolo dell'autunno" o "Ritornati dalla polvere". La sua è una fiaba oscura e orrorifica che fa tornare bambini i lettori e fa ritrovare loro il piacere della scoperta, della sorpresa e dell'immaginazione. 
"L'albero di Halloween" è un romanzo per ragazzi coraggiosi ma anche per tutti quegli adulti che non si stancano mai di rivivere la magia della notte di Halloween. 

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