LE RECENSIONI DEL SALOTTO: L'ALTRA ANIMA DELLA CITTA'
LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Francesca Cappelli, L'altra anima della città, NPS Edizioni
Copertina a cura di Mala Spina
L'AUTRICE
Francesca Cappelli nasce in provincia di Firenze nel 1983. È insegnante di Lettere nella scuola media. Dal 2009 a oggi i racconti di Francesca, che esplorano il fantastico in tutte le sue declinazioni, sono apparsi su varie antologie.
Nel 2015 esce il suo primo romanzo, l’urban fantasy "Il Negoziato del Numero 47", per Lettere Animate. Si dedica anche alla musica folk, con il nome di Edlynn, e al teatro. Tra le sue passioni ci sono il gioco di ruolo e il cosplay.
LA TRAMA
Nel giorno del suo diciannovesimo compleanno, Elia Chiari, un liceale fiorentino, viene aggredito da una vecchia in Piazza Santa Croce. Da quel momento, inizia ad avere visioni di versioni alternative della città e a incontrare bizzarri personaggi che nessun altro vede.
Il ragazzo cerca di ignorare le strane presenze sovrannaturali, concentrandosi sull’imminente esame di maturità, sugli amici e sulla sua sgangherata rock band, ma “l’altro mondo” continua a presentarsi con prepotenza, finché il Raduno dei Magici Fiorentini non lo mette al corrente del suo ruolo: egli è una Memoria, custode delle storie e dei ricordi di Firenze e delle vite che vi sono vissute, e come tale ha il potere di viaggiare tra tutti i mondi possibili.
Proprio quei mondi adesso sono in pericolo, minacciati da qualcuno che sta uccidendo tutte le Memorie, cancellando le storie e i ricordi dell’umanità. Davanti a Elia si apre una strada splendida e rischiosa, e percorrerla è l’unico modo per impedire il crollo dei mondi.
LA RECENSIONE
Tu il cervello lo usi solo per le idiozie.
Parole simili gli erano state dette spesso e lui le aveva sempre prese come un complimento e come una sfida. Per questo motivo aveva trascorso l'intero pomeriggio del suo compleanno dentro la Biblioteca Nazionale, a consultare libri su libri, allo scopo di scrivere un poema sulla storia fiorentina dell'Ottocento. Perché voleva fare onore alla sua fama di persona che usa il cervello solo per le idiozie. Elia scese di corsa gli scalini della biblioteca, quasi uccidendosi sull'ultimo: si riprese con un balzo acrobatico. Continuò a correre, lasciandosi la mole imponente dell'edificio alle spalle, virò a destra e si incamminò verso piazza Santa Croce.
La borsa con la tracolla troppo lunga, gravata dal libro preso in prestito, gli ballonzolava fastidiosamente contro l'anca magra, ma la presenza solida del volume gli ricordava la soddisfazione che gli si preparava davanti, quando l'indomani all'interrogazione di storia avrebbe ripetuto l'argomento della lezione in rima.
Per Elia Chiari è un giorno come un altro. Anzi, non proprio. È il giorno del suo diciannovesimo compleanno quando, come sempre, sta camminando in Piazza Santa Croce a Firenze e viene aggredito da un'anziana signora. Per Elia sono momenti di confusione: la vecchia sembra pazza, gli parla di strane memorie, e ben presto scompare nel nulla. Solo la ferita sul suo petto è la prova tangibile di quanto accaduto. Elia non vuol darci troppo peso, l'esame di maturità è alle porte e la sua vita è già abbastanza complicata così. Eppure, quel taglio sulla sua pelle non accenna a guarire e man mano che i giorni passano Elia comincia a vedere strane cose aggirarsi per le vie di Firenze. Luoghi sconosciuti si sovrappongono alle strade che conosce da sempre. Strani personaggi, a volte eterei a volte reali e tangibili, gli fanno visita e gli dicono che lui è appena diventato la nuova Memoria. Cosa significa? Cosa sta succedendo? Si sta immaginando tutto o l'incontro con la vecchia signora ha cambiato in maniera radicale la sua vita?
"L'altra anima della città" di Francesca Cappelli è un affettuoso omaggio alla città di Firenze, ai suoi luoghi, alla sua evoluzione. L'autrice scava nei meandri della storia, va alla ricerca di eventi avvenuti nel corso dei secoli, per dar vita ad un romanzo a metà fra lo storico e il fantastico. Con il suo stile fresco e ironico, Francesca Cappelli ci dischiude le porte di un mondo magico e misterioso, fatto di intrighi e segreti, ma anche di antichi legami e avventure inaspettate. Proprio come Elia, andremo alla scoperta di cosa significhi essere una Memoria, vivremo in prima persona gli scontri e le disavventure in cui il protagonista si ritroverà coinvolto, ci innamoreremo con lui di un grazioso fantasma dalla lingua lunga e suoneremo in una rock band dai gusti piuttosto discutibili.
Il romanzo, diviso in due parti, viene narrato dai punti di vista dei diversi personaggi. La prima vede Elia alle prese con l'accettazione del suo essere appena diventato una Memoria, il custode dei ricordi di Firenze (o meglio, di tutti i livelli di esistenza che compongono Firenze), mentre nella seconda ci avviamo verso la risoluzione del mistero che fa da perno all'intero volume.
La storia è corale, i punti di vista cambiano fra i diversi personaggi, permettendoci di osservare l'evolversi della situazione sotto le tante sfaccettature del caleidoscopio a cui l'autrice dà vita. Ma non solo i punti di vista ad intrecciarsi: Francesca Cappelli scrive una storia insolita, presentandoci sia uno spaccato della Firenze odierna sia di quella più antica, costruendo diversi livelli di esistenza che conservano i ricordi degli eventi passati, eventi che hanno contribuito a rendere Firenze ciò che è ora.
Uno urban fantasy per ragazzi, dunque. Certo, ma a mio avviso "L'altra anima della città" è un romanzo che sotto tutta la sua vivacità presenta anche tematiche importanti: amore, amicizia, lealtà e perdono in primis, ma anche ricerca di redenzione e salvazione, il desiderio di fare finalmente la cosa giusta nonostante gli errori del passato. Soprattutto, la crescita personale, l'accettazione dei propri impegni e dei propri doveri, non perché imposti da altri, ma perché sentiamo in noi l'urgenza di assumerci le nostre responsabilità.
Senza dimenticare quel pizzico di magia che non guasta mai, anche se la vera magia è quella che si cela in ognuno di noi, nelle nostre emozioni ma - soprattutto - nei nostri gesti.
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