TERRA NOVA: RECENSIONE DI MICHELE GONNELLA

TERRA NOVA
Recensione a cura di Michele Gonnella


Sono sempre piacevolmente sorpreso quando scopro qualcosa che riesce a svecchiare un genere rendendolo, effettivamente, una categoria nuova, frizzante e carica di potenziale. Tra questi titoli del panorama italiano rientra "Terra Nova" di Caterina Franciosi, che tratteggia le avventure del classico povero ribelle in un mondo orwelliano, solo in versione scifi. Tutto pare normale e – per quanto ben scritto e filante- ordinario, fino a che non si assiste a certi sviluppi... Che incrementano incredibilmente il potenziale del racconto. 

Perché non si parla di qualcosa di una narrativa che è solo fatta bene, ma che contiene i semi di qualcosa di ben più ampio. Caterina, in un racconto breve, riesce non solo a esplorare in profondità un tema che, in verità, in tanti hanno ricalcato fino alla noia, con tanto di trame identiche e prevedibili... Ma riesce a svilupparlo ben oltre quello che troppi tromboni con l'asta proctoposturale (o palo nel culo, non volevo essere volgare) cercano di difendere con zelo imbarazzante, castrando così il tema stesso e tutte le sue possibilità. E il che è molto, specie se viene da colei che prima che una scrittrice si definisce una blogger, ma che ha più talento di tanti scrittori che, di fatto, sono solo smanettoni da social che fanno – occasionalmente – della narrativa. 

Quindi, se amate il distopico, non potete non gettarvi nella lettura: questo racconto vi spalancherà le porte di nuove possibilità e conseguenze. Cosa può accadere quando una dittatura si trasferisce su un nuovo pianeta, abbandonando la Terra? Cosa si è lasciata alle spalle, cosa può esser ritrovato e come? Quand'è che la prigionia di una dittatura diventa la libertà? Caterina prende i limiti di un genere, li supera e li sviluppa, mostrandoci con semplicità le conseguenze che una dittatura si lascia alle spalle su una Terra sfruttata e abbandonata. 

Non c'è davvero di più che io possa dire senza spoilerare il racconto, per cui cacciate la grana e sappiatemi dire! 

Michele “Noccaghignante” Gonnella


Michele Gonnella, labrolucchese classe '88, vive una vita dedicata a quattro attività fondamentali: arti marziali, tè, libri, sopravvivere a sé stesso, il tutto sotto gli insegnamenti dei felini con cui condivide l'esistenza. Di fatto, è il bohémien più zen e monastico che si possa trovare. Egli non ci combina nulla col mondo della letteratura, tant'è che è perito informatico, ma forse proprio per questo si diverte a rompere tutti i canoni letterari da che ha impugnato la penna. Già di suo infatti era un bel casinista, tra romanzi e saggi al di fuori dei generi. Quando poi si è ritrovato a essere uno dei fondatori di Ignoranza Eroica apriti cielo...

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