BESTIE D'ITALIA: INTERVISTA ALL'AUTRICE ELENA MANDOLINI

BESTIE D'ITALIA
INTERVISTA ALL'AUTRICE ELENA MANDOLINI
"AMBROSIA"

"Bestie d'Italia" è l'antologia edita da NPS Edizioni incentrata sulle leggende delle varie regioni d'Italia e sul "recupero delle tradizioni folcloristiche italiane, per raccontarle a chi non le conosce, per guardare con occhi diversi il nostro territorio, pregno di storia, misteri e magia". Oggi il Salotto è lieto di ospitare un'altra autrice dell'antologia, Elena Mandolini, e il suo racconto "Ambrosia".



Ciao Elena e benvenuta nel mio Salotto. Raccontaci qualcosa di te. 
Ciao Caterina, grazie mille per l'ospitalità. Sono sempre stata appassionata di cinema, teatro e letteratura. Amo la settima arte al punto tale da aver scelto il DAMS come percorso universitario. Ho lavorato per diversi anni come critica cinematografica e teatrale e, intanto, coltivavo l'idea di scrivere le mie storie. Nel tempo, ho dovuto cambiare lavoro e adesso mi occupo di social media management e community management. Ma la scrittura è sempre con me. Nel 2014 ho pubblicato il mio primo romanzo, "Il Signore dei Racconti", che ha ottenuto due premi. Da lì è cominciata la mia strada come scrittrice: "Biancaneve Zombie" (Trofeo Cittadella nel 2017), "Bella&Bestia – Una favola steampunk", "L'ultima Cura" e diversi racconti selezionati per alcune antologie. Non ho intenzione di fermarmi. La scrittura mi fa stare bene e senza di lei mi sento incompleta. 

Come si intitola il tuo racconto nell’antologia “Bestie d’Italia” e di cosa parla? 
Il mio racconto si intitola “Ambrosia” e, come si può intuire dal titolo, vi è un rimando alla mitologia. Ho deciso di raccontare la storia della Maga Circe e ambientarla ai giorni nostri, tra il Circeo e Sabaudia. Circe non è solo una incantatrice, un essere immortale, è anche una donna delusa e annoiata. Al suo fianco c'è l'amico Philagros, l'ultimo ciclope rimasto in vita; una sorta di coscienza autoritaria nella vita di Circe. Per servirla, Circe ha reclutato il troll Tarachos che, di fronte agli esseri umani, assume la forma di un cinghiale adulto per muoversi liberamente nel Parco Nazionale del Circeo. L'esistenza della maga cambierà con un incontro fortuito. Ma chi verrà veramente stregato in Ambrosia? 

Come mai hai deciso di scegliere il Lazio? 
È la mia regione di origine. Sono nata e vivo a Roma. Mi è sembrato giusto omaggiare il Lazio, il lungomare sabaudo e le sue leggende.


Perché hai scelto proprio Circe? 
Quando Alessio Del Debbio mi ha contatta per parlarmi del progetto "Bestie d'Italia" ero proprio in vacanza a Sabaudia. Ho detto subito di sì, piena di entusiasmo. Mi ricordo che stavo passeggiando in spiaggia e davanti a me c'era il Monte Circeo. Mentre osservavo il mare e la montagna, mi sono ricordata delle leggende greche e latine studiate al liceo classico. L'idea è arrivata subito. La storia era già lì. Dovevo solo scriverla. 

Progetti per il futuro? 
Tante idee, molti progetti. Attualmente sto lavorando a un post apocalittico molto cupo, sicuramente non adatto a un pubblico più giovane. Intanto sto ripassando l'ottocento, sia dal punto di vista storico – filosofico che architettonico. Partendo dal racconto "Servi Crucis", che ha vinto un riconoscimento letterario, voglio sviluppare una trilogia dark – horror ambientata proprio a fine ottocento. Non mi resta che studiare e scrivere! 

Grazie mille per avermi ospitata. È stato un piacere essere tua ospite.

Ringrazio Elena per essere stata in nostra compagnia oggi. Vi ricordo che potete seguirla sui suoi profili social e che i volumi citati nell'intervista sono disponibili sia sui cataloghi delle case editrici sia sui maggiori store online.

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