LE RECENSIONI DEL SALOTTO: BESTIE D'ITALIA VOL. 2

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
AA. VV., Bestie d'Italia, NPS Edizioni
Cover e illustrazioni di Marco Pennacchietti


LA TRAMA
Ogni terra ha i suoi segreti, ogni regione le sue leggende. Ogni fiume, monte o borgo ospita le sue creature, nate dalle "paure" della gente, alimentate dalla fantasia, dal bisogno di esorcizzare il male quotidiano, di dargli un volto: animalesco, bestiale. Non poi così diverso da quello degli umani.
Il progetto "Bestie d'Italia" parte dal recupero delle tradizioni folcloristiche italiane, per raccontarle a chi non le conosce, per guardare con occhi diversi il nostro territorio, ricco di storia, misteri e magia.
La seconda tappa di questo viaggio nel folclore regionale ci porterà nel nord Italia, per scoprire i segreti delle Alpi e delle Dolomiti e le creature fantastiche che si annidano nelle anse del fiume Po e negli anfratti del Carso: basilischi, orchi, lupi e aquile, ninfe ammaliatrici e draghi.

Alzate lo sguardo, amici lettori, e fronteggiate la furia delle Bestie d'Italia!

LA RECENSIONE
Il secondo volume "Bestie d'Italia" continua il tour folkloristico di NPS Edizioni attraverso le regioni d'Italia: dopo esserci addentrati tra i misteri delle zone del Mar Tirreno, questa volta ci spostiamo a nord, e precisamente nell'area alpina delle Dolomiti, fino a raggiungere il Carso e le valli del Po.

Giuseppe Gallato apre il volume con il suo racconto futuristico "La notte del Re di Biss", descrivendo un'oscura Valsesia minacciata dalla presenza di un Basilisco. Anche Debora Parisi riprende in chiave puramente fantasy la stessa creatura ne "Il caso del basilisco", introducendo anche le figure dei regninsàori, misteriose creature della zona della Lessinia a metà tra non morti e fantasmi, chiamate ad affrontare il Tatzelwurm, il Drago delle Alpi. Francesca Cappelli propone invece una rivisitazione in chiave moderna della leggenda di San Giorgio e il Drago con "Il santo di nessuno", un racconto dagli affascinanti risvolti psicologici. 
"L'Orcul di Len" di Giuseppe Chiodi ci trasporta invece tra le Alpi Carniche, scegliendo di incentrare il proprio racconto sulla figura dell'Orco (Orcul o Orcolat) unitamente a particolari fenomeni naturali: la leggenda locale vuole infatti che il risveglio di questa terribile creatura generi terremoti. Anche Alessandro Ricci ci parla di altri mostri tipicamente "locali": il suo racconto, "Il mostro del fiume", è  ambientato a San Zenone al Po in provincia di Pavia e descrive due singolari creature, il Gigatt (simile ad un enorme camoscio) e il Bargniff (un rospo enorme che ama proporre indovinelli alle sue vittime per concedere loro un'opportunità di salvezza). Alessio Del Debbio dipinge una suggestiva Milano di fine Settecento nel suo "La fiera bestia del milanese", in cui ci narra degli ulfhednar, guerrieri di antica discendenza norrena simili a lupi mannari. Maria Pia Michelini affronta invece il tema del tradimento e della corruzione dell'uomo nel suo racconto "I suoni della montagna", mentre Luciana Volante affronta quello esercitato dal peso di doveri e responsabilità ne "L'eredità di Dolasilla". Con Alessandra Leonardi scendiamo invece a Parma, in compagnia dell'architetto del famoso Battistero e di un mazapégul, folletto della tradizione folclorica romagnola. Infine, "La ninfa e la cacciatrice" di Micol Fusca alterna passato e presente e tenta di risolvere un misterioso caso di sparizione tra oscuri boschi popolati da anguane e da un martoreo.  

Nuove, suggestive leggende popolano questo secondo volume targato NPS Edizioni. Anche questa volta, gli autori firmano racconti ricchi di dettagli unici e affascinanti, spaziando sia a livello geografico tra le regioni del nord Italia sia a livello temporale: "La notte del Re di Biss" di Giuseppe Gallato è infatti ambientato in prossimo futuro distopico, mentre ne "Il caso del Basilisco" l'autrice Debora Parisi crea persino un'ambientazione fantasy a se stante. 
Anche questa antologia è caratterizzata da una grande varietà di tematiche e creature del folklore italiano: sebbene alcune creature vengano "utilizzate" in più racconti, ogni autore ha affrontato l'argomento in maniera differente e con un proprio stile, scegliendo di adottare un taglio più o meno orrorifico o fantastico, o addirittura scavando a fondo nella psicologia dei propri personaggi, come accade in "Il santo di nessuno" di Francesca Cappelli o "I suoni della montagna" di Maria Pia Michelini. Le illustrazioni di Marco Pennacchietti impreziosiscono nuovamente ogni storia dell'antologia e anche la copertina è degna di nota: il primo volume ci ha incantato con un drago immerso in acque verdeggianti ad indicare la zona del Mar Tirreno, mentre questa volta lo vediamo arroccato su una città di montagna, ad indicare appunto il nord Italia. Chissà dove volerà nel terzo volume? 
            

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