BESTIE D'ITALIA: INTERVISTA ALL'AUTRICE DEBORA PARISI

BESTIE D'ITALIA
INTERVISTA ALL'AUTRICE DEBORA PARISI
"IL CASO DEL BASILISCO"

"Bestie d'Italia" è l'antologia edita da NPS Edizioni incentrata sulle leggende delle varie regioni d'Italia e sul "recupero delle tradizioni folcloristiche italiane, per raccontarle a chi non le conosce, per guardare con occhi diversi il nostro territorio, pregno di storia, misteri e magia". Oggi il Salotto è lieto di ospitare un'altra autrice dell'antologia, Debora Parisi, e il suo racconto "Il caso del basilisco".


By Andrea Bertone

Ciao Debora e benvenuta nel mio Salotto. Raccontaci qualcosa di te. 
Grazie per avermi accolto nel tuo Salotto Letterario. Sono una studentessa appassionata di libri e folklore. Studio lingue e gestisco un blog letterario chiamato El Micio racconta e un canale youtube chiamato L’antro del drago dove tratto un po’ di tutto. Adoro il fantasy e il genere horror, penso che la letteratura d’alto rango deve comprendere che il fantastico ha sempre avuto la sua importanza e non dive essere relegato a letteratura di serie B. Ho pubblicato dei racconti con Fanucci, NPS Edizioni, Mezzelane Casa Editrice e Historica Edizioni. Collaboro anche con due riviste: Upside Down Magazine e Porto Intergalattico, due belle esperienze. Con il secondo ho aperto anche la rubrica umoristica L’enciclopedia dell’Homus Imbecillus dove satirizzo diversi comportamenti della nostra società. 

Come si intitola il tuo racconto nell’antologia “Bestie d’Italia” e di cosa parla? 
Il racconto si intitola “Il caso del basilisco” e si trova nel secondo volume di Bestie d’Italia. La storia narra di due cacciatrici redivive inviate in una città nanica per indagare sulle diverse aggressioni compiute ai danni di operai nelle fogne della città. Stando alla descrizione del siniscalco, la creatura pare un basilisco, ma quando le due cacciatrici indagheranno scopriranno che la situazione è più complessa di quel che sembra. 

Come mai hai deciso di scegliere il Veneto? 
Sono sempre stata legata al Veneto in quanto da piccola passavo l’estate coi nonni nelle montagne della Lessinia. Il Veneto, assieme al Friuli e al Trentino, sono tra le regioni italiane con più creature bizzarre e interessanti, spesso derivate dalla cultura norrena oppure dalla mitologia slava. Dopotutto in quelle regioni vennero i Cimbri (durante la repubblica romana e nel medioevo), i romani, popolazioni slave e germaniche. 

Quali sono le origini della leggenda che hai deciso di trattare nel tuo racconto? 
Tra le creature che ho scelto ci sono i regninsàori, ovvero i non morti e fantasmi della Lessinia, il Tatzelwurm, chiamato anche il Drago delle Alpi, i nani, presenti nella mitologia delle dolomiti, e il basilisco. Nel romanzo l’ho rappresentato molto simile a un oviraptor, ma con lo sguardo fatale. Nel racconto le ho elaborate in salsa fantasy classico, però ho cercato di fare dei rimandi alle leggende, ad esempio si cita re Laurino, il sovrano delle Dolomiti. Nel mio canale ho fatto diversi focus sulle creature trattate in Bestie d’Italia. 

Progetti per il futuro? 
Usciranno altri miei racconti con NPS Edizioni, uno su Bestie d’Italia 3, il cui volume si concentra sulla zona Mediterranea, Ionica e Adriatica, l’altro è top secret, non posso ancora parlarne. Sto anche lavorando a un romanzo che attinge al folklore italiano, rielaborandolo in salsa fantasy e steampunk, e a una raccolta di racconti sempre legata a tale mondo. Inoltre ho in mente un romanzo fantasy storico ambientato nel nostro ‘400 con tematica principale i benandanti, però al momento è solo una bozza.



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