LE RECENSIONI DEL SALOTTO: GOOD OMENS
LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Terry Pratchett, Neil Gaiman, Good Omens (Buona Apocalisse a tutti!), Oscar Mondadori
GLI AUTORI
Neil Gaiman ha ottenuto riconoscimenti dalla critica come scrittore di racconti, romanzi, fumetti e graphic novel, oltre che come sceneggiatore di drammi radiofonici e film. Tra i suoi prestigiosi lavori compaiono l'innovativa serie The Sandman (prima opera a fumetti a ottenere un premio letterario, il World Fantasy Award per il miglior racconto nel 1991) e i romanzi Buona Apocalisse a tutti! (1990, scritto a quattro mani con Terry Pratchett), Stardust (1999) e American Gods (2001, vincitore dell'Hugo Award e del Nebula Award per il miglior romanzo).
Scrittore inglese, Terry Pratchett viene considerato l’inventore del genere fantastico-comico. Ha ricevuto quattro lauree honoris causa e vinto, fra i tanti altri riconoscimenti, il British Fantasy Award e la Carnegie Medal; è stato inoltre nominato Ufficiale dell’Impero Britannico per meriti letterari. Grazie a lui il fantasy assurge alle vette del romanzo postmoderno.
Salani ha pubblicato la Trilogia del Piccolo Popolo e i romanzi della serie di Mondo Disco: A me le guardie!, Uomini d’arme, Piedi d’argilla, Il tristo mietitore, All'anima della musica!, La scienza di Mondo Disco, Tartarughe divine, Stelle cadenti. Ha pubblicato inoltre Il gatto non adulterato e La lunga terra (con Stephen Baxter).
LA TRAMA
Presi separatamente Terry Pratchett e Neil Gaiman sono due semidivinità letterarie. Ma basta metterli insieme perché scoppi l'inferno! Sulla base delle profezie di Agnes Nutter, Strega, messe per iscritto nel 1655, il mondo finirà sabato prossimo. È per questo motivo che le temibili armate del Bene e del Male si stanno ammassando, che i Quattro Motociclisti dell'Apocalisse stanno scaldando i loro poderosissimi motori e sono pronti a lanciarsi per strada, e che gli ultimi due scopritori di streghe si preparano a combattere la battaglia finale. Tutto sembra proprio andare secondo il Piano Divino. Non fosse che un angelo un filo pignolo (ma giusto un filo, per carità) e un demone che apprezza la bella vita non fanno esattamente salti di gioia davanti alla prospettiva dell'incombente catastrofe cosmica...
Good Omens è una favola surreale e dark, eccessiva e divertentissima, che ricorda molto il miglior Douglas Adams e i Monty Python al culmine della loro follia creativa, e le cui lodi saranno cantate sino alla Fine dei Tempi da tutti: devoti e dannati.
LA RECENSIONE
In principio
Era una bella giornata.
Tutte le giornate erano state belle. Questa era la settima, e la pioggia non era ancora stata creata. Ma le nubi ammassate a est dell'Eden erano un chiaro presagio del primo temporale, che sarebbe stato uno di quelli potenti.
L'angelo della Porta d'Oriente si coprì la testa con le ali per ripararsi dalle prime gocce.
"Scusa" disse educato. "Cosa stavi dicendo?"
"Dicevo, questo è stato proprio un bel fiasco" rispose il serpente.
"Oh. Sì" disse l'angelo, che si chiamava Azraphel.
"A essere sinceri, secondo me è stata una reazione un po' esagerata" disse il serpente. "Cioè, non avevano precedenti o cose del genere. E comunque non capisco cosa ci sia di sbagliato nel conoscere la differenza tra il bene e il male."
"Dev'essere per forza sbagliato" ribatté Azraphel, con il tono un po' turbato di chi è altrettanto incapace di capire, e se ne preoccupa, "in caso contrario non avrebbero coinvolto proprio te."
"A me hanno detto solo: 'Sali e combina qualche casino' " fece il serpente, che si chiamava Crawly, benché intendesse cambiare nome. Crawly, aveva deciso, non gli si addiceva più.
Prendiamo un'improbabile e strampalata amicizia tra un Angelo, Azraphel, e un Diavolo, Crowley, decisi a sventare l'ennesima Apocalisse pianificata per sabato sera prima di cena.
Mettiamoci l'arrivo di un Anticristo, nascosto in un rocambolesco scambio di neonati ad opera di suore sataniste, ma piuttosto confuse sul da farsi.
Infine aggiungiamo i Quattro Cavalieri dell'Apocalisse che arrivano rombando su potenti motociclette, come nella migliore tradizione biker.
Manca qualcosa? Ah sì: una giovane maga, Anathema Device, discendente della celeberrima strega e veggente Agnes Nutter, e il cacciatore di streghe Newton Pulsifer, discendente dello stesso Pulsifer che catturò e bruciò sul rogo l'antenata di Anathema.
Ora mescoliamo il tutto ad una buona dose di musica rock e il gioco è fatto: il risultato sarà la migliore Apocalisse che Inferno e Paradiso abbiano mai organizzato.
Good Omens, o Buona Apocalisse a tutti! che dir si voglia, è un'opera del 1990 firmata da due dei più famosi autori britannici in materia di weird e fantastico: Neil Gaiman e Terry Pratchett. Titoli come American Gods, Sandman e Coraline o la saga di Mondo Disco sono divenuti indimenticabili e di fama mondiale.
Good Omens è un perfetto connubio tra le stile e le idee di entrambi gli autori: impossibile dire dove finisca uno e inizi l'altro. Il loro humour tipicamente britannico permea ogni pagina, ogni dialogo, facendo assumere al romanzo tratti divertenti e irriverenti ma non per questo privandolo di tematiche profonde e ricche di spunti di riflessione. I due protagonisti, Azraphel e Crowley, rispettivamente un Angelo e un Diavolo piuttosto atipici, si interrogano spesso sul significato della vita o sull'esistenza degli esseri umani e si domandano che senso abbia scatenare l'Apocalisse sulla Terra quando non sembri essercene la necessità. Sembra quasi che tali questioni premano più a Crowley e Azraphel, felici e soddisfatti delle loro esistente terrene, piuttosto che ai diretti responsabili di Paradiso e Inferno. Perché distruggere tutto se poi si dovrà ricostruire tutto daccapo?
Good Omens è un perfetto connubio tra le stile e le idee di entrambi gli autori: impossibile dire dove finisca uno e inizi l'altro. Il loro humour tipicamente britannico permea ogni pagina, ogni dialogo, facendo assumere al romanzo tratti divertenti e irriverenti ma non per questo privandolo di tematiche profonde e ricche di spunti di riflessione. I due protagonisti, Azraphel e Crowley, rispettivamente un Angelo e un Diavolo piuttosto atipici, si interrogano spesso sul significato della vita o sull'esistenza degli esseri umani e si domandano che senso abbia scatenare l'Apocalisse sulla Terra quando non sembri essercene la necessità. Sembra quasi che tali questioni premano più a Crowley e Azraphel, felici e soddisfatti delle loro esistente terrene, piuttosto che ai diretti responsabili di Paradiso e Inferno. Perché distruggere tutto se poi si dovrà ricostruire tutto daccapo?
Good Omens incarna perfettamente lo stile bizzarro che contraddistingue i romanzi di Neil Gaiman e Terry Pratchett. Si tratta di certo di un'opera umoristica, ma non per questo da sottovalutare: le vicende degli innumerevoli personaggi si intrecciano le une alle altre, spesso spaziando tra differenti ambientazioni o archi temporali. Come già accennato, anche le tematiche affrontate non sono da meno, in quanto - dietro a sketch comici ed esilaranti - i due autori affrontano importanti problematiche del mondo moderno. Accanto a citazioni colte ed erudite della sfera religiosa (e non solo), troveremo dettagli "riveduti e corretti" di grandi classici come, ad esempio, il Cavaliere dell'Apocalisse Pestilenza che viene sostituito dal più attuale Inquinamento.
Non mancano infine svariati riferimenti alla cultura letteraria, musicale e cinematografica di passato e presente: basti pensare al nome di Crowley che è lo stesso dell'occultista Aleister Crowley o alla scena in cui si afferma in cui Elvis Presley non sia affatto morto e lo si ritrovi, ormai anziano, a lavorare in un fast food. E come dimenticare le citazioni tratte dal mondo di Guerre Stellari o da E.T.-L'Extraterrestre?
Good Omens è un romanzo che vi divertirà ed entusiasmerà, da leggere e rileggere. Ogni volta riuscirete a cogliere un dettaglio diverso, magari vi capiterà di ridere di nuovo su quella scena incontrata centinaia di volte ma che sapete benissimo che non vi stancherà mai.
E non dimenticate che nel 2019 è uscita la miniserie omonima interpretata da David Tennant e Michael Sheen. Curiosi? Io sì!
E non dimenticate che nel 2019 è uscita la miniserie omonima interpretata da David Tennant e Michael Sheen. Curiosi? Io sì!
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