LE RECENSIONI DEL SALOTTO: PIXIES

LE RECENSIONI DEL SALOTTO

Marina Zaoli, Pixies - Riccardo, Rebecca e il furetto dei Pixies, Inspired Digital Publishing
Illustrazioni di Ivan Cavini




L'AUTRICE
L’autrice Marina Zaoli è nata a Forlì, ha vissuto molti anni a Bologna ed attualmente vive a Rimini. Ha conseguito la laurea in medicina e chirurgia con specializzazione anche in psicologia medica ed attualmente esercita la professione di psichiatra e psicoterapeuta. Ha collaborato anche per la parte psicologica ad alcune pubblicazioni scientifiche. Scrive per l’infanzia e l’adolescenza ed inoltre, alcuni suoi testi, sono adottati nelle scuole. Tiene corsi di aggiornamento agli insegnanti sullo sviluppo fisiologico della psiche del bambino per una crescita sana e armonica della personalità infantile. Ha partecipato anche a rubriche radiofoniche e televisive. Si è occupata in particolare dello studio di miti e fiabe, tenendo su questo argomento seminari universitari, su cui sono state svolte tesi di laurea. Svolge attività di volontariato per la prevenzione del disagio giovanile, delle tossicodipendenze e per l’attuazione di corretti stili di vita. Alcuni suoi progetti in questo settore (contro il fumo di sigaretta, contro i disordini alimentari, contro l’eccessivo consumo di alcool) sono inoltre stati adottati a livello nazionale. Ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche e ad importanti eventi per l’infanzia quali “Humanitaria” per RAI uno. Ha vinto diversi premi letterari e di poesia.

LA TRAMA
L’inverno rigido stava imbiancando ogni cosa, coprendo le strade, le automobili, gli alberi. Riccardo e Rebecca, due fratellini molto simpatici ed amanti dello sci, in quel giorno di vacanza non sapevano che un evento, o per meglio dire un incontro, avrebbe cambiato loro radicalmente la vacanza e, soprattutto, il loro modo di guardare le cose. Quel fatidico giorno, all’imbrunire, Riccardo, che era il più grande dei due fratelli, si accorse che vicino al margine in cui dalla neve battuta si passava in neve fresca e iniziavano i primi alberi del bosco, si intravedeva uno strano piccolo oggetto adagiato al suolo. Sembrava un cappellino rosso. Avvicinandosi timoroso, ed osservandolo attentamente, si accorse che non solo era un cappellino rosso ma, addirittura, si trattava del cappello di un furetto, e… sì, era proprio un cappellino da babbo Natale! Da quel momento la vacanza dei due fratellini prese una strada ricca di incontri e magia.

LA RECENSIONE
Quell'inverno stava nevicando davvero tantissimo, e la neve era ormai talmente alta che aveva coperto le strade, le automobili, gli alberi. Proprio tutto. Era perfino arrivata a raggiungere i tetti delle case più basse. D'altra parte era quasi inevitabile, dato che d'estate non aveva mai piovuto. 
Forse le nuvole si erano fermate anche loro in vacanza da qualche parte, forse nell'altro emisfero della terra. Solo ora si erano affrettate a ritornare e, per riguadagnare il tempo perduto, continuavano a far scendere fiocchi di neve, talmente grossi, che si sarebbero potuti appendere come addobbi agli alberi di Natale.
Anche sulle piste da sci non mancava sicuramente la neve, anzi, bisognava stare attenti a non andare troppo vicino ai bordi, per non rischiare di rimanere inghiottiti dai cumuli e dagli strati di neve fresca.
Riccardo e Rebecca, due fratellini molto simpatici e amanti dello sci, erano scesi tutto il pomeriggio lungo una pista, ma ora stava quasi per fare buio, gli impianti erano in chiusura, ed erano rimaste solo pochissime persone.

Riccardo e Rebecca: due fratellini in vacanza in montagna con la famiglia in procinto di vivere la più emozionante avventura della loro vita. I ragazzi hanno appena trascorso un pomeriggio a sciare quando, al limitare del bosco, trovano un piccolo cappellino da Babbo Natale. Ben presto vengono avvicinati da un furetto parlante di nome Codino, che li conduce nel magico regno dei Pixies al cospetto di re Gudrun, il quale ha bisogno del loro aiuto. Alcuni dei suoi compagni folletti, solitamente gentili e di buon cuore, sono diventati cattivi, scostanti e bugiardi e nessuno ne conosce la motivazione. Riccardo e Rebecca non si tirano di certo indietro e non esitano a lanciarsi all'avventura, in una fiaba natalizia adatta a grandi e bambini.

Leggere Pixies di Marina Zaoli è un'esperienza inaspettata, come fare un tuffo nel passato e ritrovare le storie che la nonna ci raccontava prima di andare a dormire. E questo libro si rivolge infatti proprio al mondo dell'infanzia, in quanto  l'autrice, psichiatra e psicoterapeuta, è esperta nell'utilizzo della fiaba e dei suoi elementi classici per parlare ai bambini e per trasmettere loro messaggi importanti attraverso l'utilizzo di elementi classici come incantesimi, prove da superare, animali parlanti e tutta una serie di creature fatate. Come viene riportato anche nella prefazione del romanzo, le fiabe contengono "immagini archetipe e simboliche" che i bambini riescono a comprendere e possono aiutarli a "fare chiarezza sia nel mondo che li circonda, sia nel loro 'mondo interno' e nei loro pensieri". Attraverso la narrazione sarà così più facile per loro immedesimarsi negli eroi protagonisti e riuscire a comprendere e affrontare problemi o situazioni troppo grandi per loro.
A mio avviso Pixies rimane comunque una lettura adatta ad ogni età, in quanto i bambini rimarranno di certo affascinati dal mondo dei folletti, dalla simpatia e dalla dolcezza di re Gudrun e di Codino, dall'aura di mistero che avvolge la Regina delle Nevi e dalle illustrazioni di Ivan Cavini, ma anche gli adulti potranno apprezzare i numerosi significati simbolici e i profondi insegnamenti che si celano dietro alla storia vera e propria, primo fra tutti "Impara a sentire col cuore, oltre che vedere con gli occhi", che riassume in una frase il messaggio portante del romanzo del non accontentarsi della mera apparenza delle cose. Lo stile scorrevole e fanciullesco dell'autrice tratta in maniera delicata e leggera temi importanti, avvicinando due mondi solo in apparenza lontani, quello magico e quello reale. Ragazzi e creature fatate possono interagire, entrare in contatto e aiutarsi a vicenda con gentilezza, onestà e fiducia reciproca, dando così vita ad una storia ricca di numerosi spunti di riflessione.             


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