CINQUE DOMANDE PER CONOSCERE ANTONIO SCHIENA
CINQUE DOMANDE PER CONOSCERE ANTONIO SCHIENA
Bentornati alla rubrica degli speed date letterari del Salotto. Oggi ho il piacere di ospitare e intervistare Antonio Schiena, meglio conosciuto come Antipatia Gratuita, e autore di diversi romanzi per la casa editrice Watson Edizioni.
Siete pronti a conoscerlo? Accomodiamoci e lasciamo ad Antonio la parola.
Ciao Antonio, benvenuto nel mio Salotto e grazie per essere qui oggi in nostra compagnia. Iniziamo subito con la prima domanda che rivolgo sempre a tutti i miei ospiti: raccontaci qualcosa di te.
Ciao Caterina! Grazie a te per l’invito. Nei Salotti letterari mi trovo molto a mio agio. Raccontare di me lo trovo sempre difficile e mi piace pensare che sia anche per questo che ho iniziato a scrivere, così da riuscirci almeno in maniera indiretta. Sulla mia pagina Fb qualche anno fa mi sono definito “un ragazzo qualunque a cui piace scrivere” e credo sia ancora la definizione più adatta.
Antonio, sui social sei conosciuto da diversi anni per le tue vignette di Antipatia Gratuita. La casa editrice Watson Edizioni ha inoltre recentemente pubblicato un concorso dedicato proprio alle tematiche affrontate sulle tue pagine e profili social. Quale storia si cela dietro la creazione di Antipatia Gratuita?
Antipatia gratuita è mia valvola di sfogo per eccellenza ed è proprio così che è nata: come sfogo. Mi serviva un’alternativa ai romanzi, qualcosa di più immediato, così ho trasformato creato quell’angolo social per trasformarlo nel mio salvavita. Riversando lì le frustrazioni quotidiane, non ne accumulavo dentro di me e questo mi ha aiutato davvero tantissimo ad essere sereno e ad affrontare tutto con un sorriso. Visto il riscontro di Antipatia gratuita, direi che è una sensazione condivisa.
Andrà tutto bene, il tuo ultimo romanzo pubblicato dalla Watson Edizioni, sembra distaccarsi dai toni sarcastici di Antipatia Gratuita. Da dove è nata l’idea per questo libro e quali sono i temi principali affrontati?
Nei miei romanzi metto tutto me stesso, a differenza di quanto faccio sui social. Quindi sì, il tono è diverso ma credo sia normale. Voglio dire, un po’ di ironia c’è, un po’ di cinismo o sarcasmo anche, ma non può esserci solo quello, altrimenti sia la storia che i personaggi sarebbero di un bidimensionale nauseante. L’idea è nata da una scena, come mi capita sempre, e da un personaggio. I temi, nel tempo, son diventati vari e si sono aggiunti quasi in maniera autonoma, ma a spingermi avanti nella scrittura era il perdono, la necessita di chiedere scusa come unica soluzione e la forza necessaria ad accettare determinate situazioni e andare avanti, per il proprio bene.
Non contate su di me, Un gioco da ragazzi, E liberami dalla gente. Amen. e Il mondo perfetto di Mr. Owen sono i titoli degli altri tuoi romanzi sempre editi dalla Watson Edizioni, tutti molto diversi fra loro. C’è un volume in particolare che ti piace ricordare più di altri?
Un gioco da ragazzi è quello che considero il mio primo romanzo e quindi ha un valore affettivo irraggiungibile, ed è comunque un thriller di cui vado molto fiero. Non contate su di me è invece quello che considero più completo, nonché quello che mi ha dato più soddisfazioni fino ad ora. Tendenzialmente quando mi viene chiesto “quale tra i tuoi libri mi consigli di leggere” nomino proprio Non contate su di me.
Quinta e ultima domanda: in questo momento stai lavorando a qualche progetto o stai pianificando qualcosa per il futuro?
Sì, sto lavorando a una storia che mi riporta alle atmosfere di Un gioco da ragazzi e tuffarmi di nuovo nel thriller mi sta riempiendo di così tanta adrenalina che ho la sensazione di stare ringiovanendo!
Ringrazio davvero Antonio per essere stato in nostra compagnia oggi. Per chi ancora non conoscesse Antipatia Gratuita e per chi la conoscesse già ma non volesse perdersi neanche una news vi ricordo che su Facebook e Instagram potete trovare tutte le pagine dedicate.
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