LE RECENSIONI DEL SALOTTO: LA SCURE E I SEPOLCRI

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Alessandro Forlani, La Scure e i Sepolcri, Heroic Fantasy Italia Delos Digital 
A cura di Alessandro Iascy e Giorgio Smojver.
Cover di Gino Carosini (omaggo a Mike Mignola). Illustrazioni interne di Pietro Rotelli.



L'AUTORE
Alessandro Forlani insegna sceneggiatura all'Accademia di Belle Arti di Macerata e Scuola Comics Pescara. Premio Urania 2011 con il romanzo I senza tempo, vincitore e finalista di altri premi di narrativa di genere (Circo Massimo 2011, Kipple 2012, Robot e Stella Doppia 2013) pubblica racconti e romanzi fantasy, dell'orrore e di fantascienza (Tristano; Qui si va a vapore o si muore; All'Inferno, Savoia!) e partecipa a diverse antologie (Orco Nero; Cerchio Caovolto; Ucronie Impure; Deinos; Kataris; Idropunk; L'Ennesimo Libro di Fantascienza; 50 Sfumature di Sci-fi). Vincitore del Premio Stella Doppia Urania/Fantascienza.com 2013.
(Da La Scure e i Sepolcri)

LA TRAMA
Non ci sono tenebre tanto fitte che un'ascia ben affilata non possa tagliare in due. 

Thanatolia: il continente-necropoli dove la negromanzia è legge e i cui sepolcri custodiscono favolosi tesori. Malqvist, valoroso guerriero ridotto a tombarolo, leale, sfortunato, diffidente di qualsiasi forma di magia, si trova a misurarsi con entità aliene, demoni, mostri antropofagi e subdoli stregoni. Attorno a lui una folla di personaggi, mercanti senza scrupoli, cinici avventurieri, fanciulle in pericolo ma soprattutto pericolose, combattenti abbrutiti e prostitute generose, che Alessandro Forlani ritrae, vividi e indimenticabili, con la sua prosa fantasiosa e inventiva.
La Scure e i Sepolcri fa parte delle Crypt Marauders Chronicles: un progetto di narrativa sword & sorcery ideato da Alessandro Forlani e Lorenzo Davia cui hanno aderito molti autori italiani.
(Da La Scure e i Sepolcri)

LA RECENSIONE 

Thanatolia, terra di negromanzia e sepolcri. Un continente oscuro, popolato di orrori indicibili ma anche di ricchezze che fanno gola a molti. Lo sa bene Malqvist, valoroso guerriero ormai ridotto a povero tombarolo. Diffidente di qualsiasi forma di magia, ha un unico credo: la sua fidata ascia bipenne, compagna instancabile di avventure che lo conducono ad affrontare situazioni dai tratti decisamente poco umani e razionali. 

Nel primo racconto di questa antologia, "Dodici padroni", il nostro eroe si ritrova a fare da guardia del corpo ad un occhialuto professore deciso a riportare alla luce antichi misteri, sfidando la sorte e mettendo a rischio la propria vita. Per Malqvist è un lavoro come tanti, scienza o magia per lui non fanno differenza. L'importante è venire pagati alla fine del lavoro, un "padrone" vale l'altro, purchè ci si ritrovi con le mani piene di monete sonanti. 

La stessa cosa accade in "Un patto nelle tenebre", in cui Malqvist afferma di non temere la magia nera (considerandola solo una sciocca superstizione) ma solo debiti e tasche vuote, condizioni decisamente più tangibili e necessarie. Il guerriero-tombarolo si unisce dunque - insieme ad altri ladruncoli - alla spedizione organizzata dal mercante Levias Aurotene; la paga non è delle migliori, ma Malqvist si trova alle strette e parte per una missione che lo condurrà in mezzo ad incantesimi, cripte e mostri. Solo la forza bruta potrà condurlo fuori dall'ennesima spinosa (e a tratti disgustosa) disavventura. 

Ma la fortuna sembra aver definitivamente voltato le spalle a Malqvist: in "Chi di spada ferisce", il nostro protagonista è di nuovo al verde e l'occasione di sfidare quello che ai suoi occhi è solo un ragazzino sprovveduto sembra capitare proprio al momento propizio. Montoja, questo il nome del campione della bisca clandestina, è in apparenza imbattibile, ma non certo grazie alla sua forza né alla sua corporatura. Ha una spada incantata, ma altro si cela dietro questa storia: Camilla, una giovane aristocratica, è determinata ad ottenere l'aiuto di Malqvist per vendicare la propria famiglia. 

In "Voglio vederti danzare", Malqvist ha finalmente fatto ritorno da una missione con le tasche piene d'oro dopo aver fatto a pezzi un manipolo di mostri e demoni capeggiati da un negromante... eppure qualcosa non va. Mentre il nostro eroe è impegnato a godersi la meritata ricompensa, si accorge di sentirsi debole e di comportarsi in maniera anomala. Inoltre, ha dei vuoti di memoria per quanto riguarda la sua ultima avventura. Possibile che qualcosa sia andato storto e che ora Malqvist sia una marionetta del mago nero? 

L'ultimo racconto è forse il più particolare dell'antologia, in quanto l'autore inserisce Malqvist in un episodio biblico, quello dell'Annunciazione. 
In "Un messaggio a una ragazza", stanco delle sue disavventure, il tombarolo lascia il continente e approda a Nazareth, dove incontra un strano personaggio né uomo né donna di nome Gavriel. Gavriel deve consegnare un importante messaggio a una giovane donna e chiede a Malqvist di aiutarlo in cambio di una enorme cifra di denaro. Malqvist accetta, ignaro di trovarsi faccia a faccia con uno degli avvenimenti più famosi narrati nella Bibbia e pronto a brandire la fedelissima ascia contro chiunque si metta sulla sua strada. 

"La Scure e i Sepolcri" è sicuramente un'antologia difficile da dimenticare. Alessandro Forlani ci descrive un mondo che sembra uscire dalle pagine del volume e prendere vita intorno a noi. I personaggi sono concreti, reali, anche grazie ai dialoghi serrati, rapidi e incisivi che troviamo durante la narrazione. Il lettore viene trasportato in una sorta di film: non per niente l'autore è docente universitario di sceneggiatura. 
Lo stile dei racconti è molto particolare: brillante, ricco di suoni grazie all'utilizzo di parole quasi onomatopeiche, a tratti duro e brutale come il protagonista stesso. Il ritmo serrato e incalzante, le trame ricche di azione e colpi di scena e - ultime ma non ultime - le illustrazioni interne ad opera dell'illustratore Pietro Rotelli, contribuiscono a rendere quest'opera un vero e proprio gioiello perfetto per inaugurare la collana di Heroic Fantasy Italia. 


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