INTERVISTA ALL'ILLUSTRATORE E AUTORE PIETRO ROTELLI
INTERVISTA ALL'ILLUSTRATORE E AUTORE PIETRO ROTELLI
Bentornati all'appuntamento settimanale del giovedì interviste de Il Salotto Letterario e de Il Salotto Creativo del gruppo Facebook MyMee - Express Yourself. Oggi siamo in compagnia di Pietro Rotelli, illustratore per case editrici come Delos e Watson Edizioni, ma anche autore del romanzo breve Notturno, che ha personalmente illustrato. Recentemente ho avuto il piacere di leggere e recensire il romanzo e potete trovare qui la recensione.
Ma ora accomodiamoci e lasciamo a lui la parola...
Ciao Pietro, benvenuto nel mio salotto. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao e te. Ho 44 anni, sono babbo e faccio il grafico, webmaster e social media manager. Disegno, scrivo e lettero fumetti, faccio illustrazioni e scrivo libri e racconti. Sono presidente di un’associazione e fondatore di un collettivo artistico.
Credo si tratti di un’evoluzione “utilitaristica” della mia prima vera passione: il disegno. Disegno da quando ricordo e piano piano mi sono specializzato cercando un settore dove poter mettere a frutto questa cosa: la grafica mi è sembrata, ai tempi, l’applicazione più sensata. Approfondendo poi scopri un sacco di cose interessanti sulla tipografia, sulla teoria dei colori, sui cromatismi, sui modelli di impaginazione. È una vera e propria arte con dei signori artisti. Oggi è un settore inflazionato, perchè chiunque ha un telefono si sente un grande grafico: in realtà per quanto mi riguarda molto del lavoro che si fa lo si fa ancora con carta e lapis.
Da quanto tempo sei un illustratore a livello professionale?
Mi è capitato a volte di fare illustrazioni professionali già nel mio lavoro (etichette di vino o birra, disegni per manifesti o magliette). Negli ultimi tempi mi sto dedicando a illustrazioni per pubblicazioni cartacee e elettroniche, ma parliamo di una percorso molto recente. Definirmi poi professionista mi fa sorridere, però si, se si parla di scadenze, indicazioni precise e interpretazione allora direi che sono professionista da un annetto.
Quali sono le tue tecniche preferite grazie alle quali senti di poterti esprimere al meglio?
Sono un affezionato del foglio e del pennarello nero. Di varie dimensioni e adatti per tecniche diverse (dall’uniposca al pennino intinto nella china) ma sempre inchiostro su carta. Poi mi piace postprodurre con photoshop, successivamente: picche altro si parla di regolazione dei neri e dei toni, dei contrasti, qualche spennellata a spruzzo o semitrasparente per dare profondità e movimento.
Quali sono i tuoi temi preferiti e perché?
Il fantasy, l’horror e la fantascienza sono quelli che ti permettono di fare un po’ quello che ti pare, giostrandoti fra astronavi, mostri mitologici e tentacoli giganti.
Pietro, oltre ad essere un illustratore sei anche un autore. Ti andrebbe di parlarci del tuo libro, Notturno?
Secondo te, quali sono le caratteristiche della “illustrazione ideale”?
Una che suggerisca movimento e che non debba essere spiegata. L’illustrazione ideale non è una diapositiva e basta, ma suggerisce un’intera storia.
Io vengo dai fumetti, e quando ho cominciato a scrivere Notturno non sapevo bene cosa stavo facendo. È nato di getto e senza un soggetto, sono andato avanti di pagina in pagina, di capitolo in capitolo. L’intento era quello inizialmente di far uscire i sei capitoli a distanza di una decina di giorni l’uno dall’altro, come storia a puntate. Solo dopo li ho proposti agli editori raccolti in un unico volume. Quello che mi ha divertito nello scrivere è proprio questa cosa dell’andare avanti e fare in modo, in qualche maniera, che la storia si raccontasse da sola.
Hai partecipato a qualche evento (o eventi) per promuovere le tue opere?
No. Come collettivo partecipiamo all’Arfestival di Roma, ma privatamente mi limito a promuovere il mio libro tramite internet. Ma non è una scelta guidata da chissà cosa, più un’esigenza familiare: ho poco tempo e devo organizzarmi bene.
Sto finendo di scrivere 4 romanzi brevi: tre si svolgono nel mondo Dilà come Notturno - uno è il seguito - e il quarto è un Sci-Fi a puntate che raccoglierò in volume.
Hai qualche consiglio da dare agli aspiranti artisti alle prese con le loro prime opere?
Non abbiate paura. Andate dove vi porta la passione. E seguite il flusso: di solito le storie lo sanno da sole dove vogliono andare.
Ringrazio davvero Pietro per essere stato in nostra compagnia oggi. Qui di seguito vi lascio tutti i suoi link per non perdervi neanche una news!
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