INTERVISTA ALL'AUTORE ALBERTO DONEL

INTERVISTA ALL'AUTORE ALBERTO DONEL

Bentornati al nostro appuntamento settimanale delle interviste del giovedì de Il Salotto Letterario e Il Salotto Creativo di MyMee - Express Yourself. Oggi siamo in compagnia di Alberto Donel, il misterioso autore del romanzo Fuochi Nascosti... Siete pronti a conoscerlo?
Allora accomodiamoci e lasciamo a lui la parola...


Ciao Alberto, benvenuto nel mio salotto. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao Caterina, e mille grazie per questa bella vetrina sul tuo giovane e interessante blog. 
Quando mi diplomai in pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma, ero consapevole che si trattava solo di un titolo professionale, perché l’Arte, come attività creativa, non può essere inculcata, la puoi perfezionare, puoi approfondire lo studio dei tanti modi in cui è stata realizzata e trovare analogie e similitudini con ciò che vorresti fare, ma innanzitutto la devi sentire in te, finché impari a sviluppare il senso critico e autocritico e a trovare una tua espressione. Ecco, la pittura, la narrativa, le letture e l’Arte in genere, mi hanno accompagnato e mi accompagnano, con un amore che non è mai diminuito. 

Come ti sei avvicinato alla scrittura?
Borges affermava che il piacere di leggere è molto superiore a quello di scrivere. Penso che avesse ragione, ma dopo tante e tante letture, il diavoletto della scrittura è venuto a tentarmi, e infine ho ceduto alle sue lusinghe, avvisandolo però che avrei seguito solo la mia ispirazione, e così ho fatto. 

Qual è il tuo genere preferito?
Ho una preferenza per la letteratura fantastica in senso lato, però l’importante è che il libro che sto leggendo stimoli la mia curiosità, di qualsiasi genere sia. 

Parliamo un po’ del tuo libro. Come è nato? Di cosa parla? Quali sono i temi principali?
Da ragazzo, ero in vacanza in campagna, una sera da lontano vidi un bivacco sopra un’altura. Mi colpì la solitudine di quel focherello sotto l’immensità del cielo che imbruniva. Poi non ci pensai più, ma quell’immagine mi era rimasta impressa nella memoria, e ogni volta che, studiando la storia dell’Arte, mi imbattevo in un dipinto con qualche analogia, come lo stupendo quadro di Rembrandt “Riposo nella fuga in Egitto”, mi veniva da rifletterci. Credo che un po’ alla volta, in modo quasi inconsapevole, intorno a quel falò sia nata la storia che racconto nel romanzo, realistica e fantastica insieme, l’avventura di un uomo, severo eppure generoso, che si ribella ai limiti della sua condizione sociale non per puro arrivismo ma per soddisfare i suoi ideali. Se non che, raggiunto il successo, sembra dimenticarsene e si abbandona alla routine. A quel punto, entra in scena una figura che è il suo opposto, uno sciamano, un mago nero, di cui suo figlio diventa succube e contro il quale Braxton –così si chiama il protagonista- lotterà, finché…Non posso dire altro, nell’interesse dei lettori. Mi sembra opportuno aggiungere che non si tratta di un thriller ma di una vicenda avventurosa, con qualcosa del thriller solo nella seconda parte.

C’è un titolo di una delle tue opere che è particolarmente significativo per te?
Fuochi nascosti è il mio libro di esordio, degli altri in cantiere preferisco, per scaramanzia e per non anticipare, non parlare. Sarò però ben lieto di farlo con te quando usciranno; tra l’altro, alla pubblicazione del primo non dovrebbe mancare molto. 

Da dove prendi ispirazione per scrivere?
Come già detto, spesso da un’immagine, e non solo pittorica, anche da quelle che mi evoca un testo classico di narrativa o di poesia, come anche da situazioni quotidiane che mi colpiscono e da cui cerco di estrapolare significati ulteriori. Poi c’è un lento e scrupoloso lavoro di elaborazione, per creare una trama avvincente e i personaggi che la animano. 

Ogni scrittore inserisce inevitabilmente una parte di sé stesso nelle sue opere. C’è un personaggio in particolare che senti più vicino di altri? 
Thomas Braxton, il protagonista della storia, riscuote la mia ammirazione, mi piacerebbe somigliare a lui. Però, come autore, non faccio distinzioni tra personaggi ispirati a persone reali e proiezioni di me stesso, l’importante è che tutti abbiano un’anima, che non siano solo finzioni prive di identità. 

Potresti raccontarci la tua esperienza con la casa editrice con la quale hai pubblicato?
0111Edizioni ha creduto nel mio romanzo e l’ha pubblicato in una buona veste editoriale: non è poco per un primo passo in questo affollatissimo ambiente. 

Hai partecipato a qualche evento per promuovere il tuo romanzo?
Attraverso “Quelli di ZEd”, il canale promozionale dell’Editore, che ha presentato on line l’ebook del libro, e attraverso i contatti social. Per il futuro non escludo però di appoggiarmi a un ufficio stampa che si occupi di sottoporre le mie opere anche a testate cartacee.

Hai qualche consiglio da dare ad un aspirante scrittore alle prese con la sua prima opera?
Di amare la scrittura almeno quanto la lettura, e di curare il testo fin nei minimi dettagli. 

Dove possiamo trovare il tuo libro?
Su Amazon, IBS, la Feltrinelli, sia in ebook che in volume, oltre che presso la Casa Editrice, 0111 e, naturalmente, tramite il link nel mio blog: https://www.albertodonel.com che invito a visitare perché ci ho raccolto una parte della mia libreria di libri vintage di grandi autori, che mi sembrano molto belli.

Grazie ad Alberto per essere stato in nostra compagnia oggi. Ecco qui di seguito tutti i link per poter continuare a seguirlo e non dimenticate di fare un salto anche sul suo blog!






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