LE RECENSIONI DEL SALOTTO: FANTATRIESTE
LE RECENSIONI DEL SALOTTO
AA.VV., FantaTrieste, Kipple Officina Libraria
LA TRAMA
Risulta quasi naturale che Trieste sia permeata da una vocazione fantascientifica, in quanto essa stessa città di confine. Non tanto un confine geografico, tra l’Italia e la Slovenia, tra cultura latina e quella slava, quanto uno spartiacque tra due aree del sapere che impreziosiscono Trieste esattamente alla stessa maniera nella quale impreziosiscono la fantascienza. Parliamo di una città, infatti, in cui hanno vissuto figure salienti della nostra letteratura, come Joyce, Svevo, Saba e Slataper, fino a grandi autori della narrativa contemporanea del calibro di Claudio Magris e Paolo Rumiz.
Dieci storie di fantascienza triestina, dieci essenze di una città che respira il futuro e il limite come forse nessun altro luogo in Italia.
LA RECENSIONE
FantaTrieste, la Trieste fantastica. Una terra di confine, sia a livello geografico ma soprattutto culturale. Uno scenario ideale per raccontare storie "ai confini della realtà". Come scrivono anche Lorenzo Davia e Simonetta Olivo nella loro intervista: "Trieste è sempre stata una città di scambi, dove beni, tecnologie, idee, linguaggi e culture si sono incrociati gli uni con le altre. Questo è avvenuto in quel luogo noto come Confine, che non è solo geografico, ma una dimensione dell’anima dove più realtà possono coesistere. E quale strumento migliore della fantascienza per descrivere questo punto di convergenza?"
Ecco dunque "FantaTrieste", antologia omonima del collettivo letterario, a cura di Roberto Furlani e edita da Kipple Officina Libraria, che ospita dieci racconti sci-fi di dieci illustri penne di autori appassionati.
Il racconto che apre l'antologia è "Effimera" di Fabio Aloisio, una storia d'amore struggente e delicata, incentrata sull'incontro e sullo scontro fra culture molto diverse fra loro: quella umana e quella aliena.
A seguire, "La mente del robot" di Simonetta Olivo. L'autrice si sofferma sulle indagini psicologiche da parte della dottoressa protagonista sia sulle menti robotiche ma anche su quelle umane, dando vita ad un affascinante racconto ricco di spunti di riflessione.
Lorenzo Davia scrive "I figli dei naniti", un mini-thriller sull'evoluzione di biotecnologie e nanomacchine, con tematiche molto attuali ed estremamente toccanti.
"Il canto delle Sirene" è invece il racconto di Giuseppe O. Longo. Più vicino alla fantascienza classica, questa storia omaggia in maniera poetica grandi maestri della letteratura come Asimov.
Il racconto di Roberto Furlani è "I precursori", un'ucronia che ripercorre il passato della città di Trieste, dalla dominazione austriaca fino ad un ipotetico futuro in cui il potere è in mano alle megacorporazioni del Nordeuropa.
Il racconto più singolare dell'antologia, sia a livello strutturale che visivo, è di certo "Racconto senza fine" di Alex Tonelli: l'autore unisce tematiche sci-fi a tematiche mistico-religiose (ebraiche, nello specifico) e utilizza un linguaggio e un layout atipici ma allo stesso tempo molto incisivi.
"Mahùt" di Fabio Calabrese è invece un lungo viaggio dalla costa adriatica fino alle magiche terre persiane. A bordo di un'imbarcazione, andremo alla scoperta di un mistero archeologico ancora irrisolto...il tutto ovviamente in chiave sci-fi.
Caleb Battiago decide di omaggiare i Pink Floyd con il suo "High Hopes": le malinconiche note della canzone sono il sottofondo musicale perfetto per l'indimenticabile protagonista della storia e per le cupe tinte di una Trieste post-apocalittica che gli fanno da sfondo.
"Tutto ciò che siamo" è il racconto di Gianfranco Sherwood, ambientato sull'altopiano carsico e dedicato ad amicizia e mistero. Una storia tutta da gustare e da scoprire con l'attenzione che merita.
"Pitco" di Luigi R. Berto è il racconto scelto a conclusione dell'antologia, una divertente avventura su Marte ricca di equivoci e imbrogli.
"FantaTrieste" è una raccolta di racconti eterogenea per stili e tematiche, che tocca aspetti diversissimi della psiche e dei rapporti umani e anche della fantascienza stessa: biotecnologie, alieni, ucronie, fanta-archeologia e così via.
Complici i suggestivi sfondi triestini - come ad esempio il bellissimo Castello di Miramare - i lettori avranno l'impressione di ritrovarsi catapultati in dieci differenti universi, in dieci omaggi fantascientifici alla città che rappresenta il punto cardine della narrazione per ciascuno degli autori.
Attraverso "FantaTrieste" partiremo per un lungo e indimenticabile viaggio attraverso il tempo e lo spazio, dall'Italia fino alla Persia o persino fino a Marte, dai nostri giorni fino a scoprire futuri oscuri o addirittura agghiaccianti. Ma "FantaTrieste" è anche - e soprattutto - un viaggio introspettivo e psicologico, mistico e religioso, in cui i lettori esploreranno in prima persona ogni più recondita sfaccettatura dell'animo umano.
"FantaTrieste" è un volume imperdibile non solo per tutti gli appassionati del genere fantascientifico ma anche per chi desideri partire alla scoperta di una Trieste diversa, una Trieste "altra". Una Trieste fantastica.



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