LE RECENSIONI DEL SALOTTO: BESTIE D'ITALIA VOL. 3
LE RECENSIONI DEL SALOTTO
AA. VV., Bestie d'Italia vol. 3, NPS Edizioni
Copertina e illustrazioni a cura di Marco Pennacchietti
LA TRAMA
Lupi, draghi, cervi e tori mannari. L’Italia è ricca di leggende, che si annidano, come folletti dispettosi, nelle cantine di ogni casa, nei giardini incolti, nei borghi antichi che costellano gli Appennini e che gridano di vita, nonostante gli uomini fatichino a udirne la voce. Eppure, come il canto delle sirene, a volte ammaliano i viandanti, conducendoli nei loro mondi fantastici.
Il progetto “Bestie d’Italia” parte dal recupero delle tradizioni folcloristiche italiane, per raccontarle a chi non le conosce, per guardare con occhi diversi il territorio, ricco di storia, misteri e magia.
La terza e conclusiva tappa di questo viaggio nel folclore regionale ci porterà lungo le coste del Mar Adriatico e dello Ionio, fino alle isole del Mar Mediterraneo, in compagnia di dieci scrittori italiani.
Occhi aperti, amici lettori! Le Bestie d’Italia sono ovunque intorno a voi!
Il volume 3 di “Bestie d’Italia” contiene dieci racconti di scrittori italiani, appassionati di fantastico e folclore, ambientati nelle regioni del Mare Adriatico, Ionio e Mediterraneo: “Il sortilegio della Biddrina”, di Giuseppe Gallato; “Assedio notturno”, di Francesca Cappelli; “Bakunin aveva ragione”, di Giuseppe Chiodi; “L’urlo della vita”, di Alessio Del Debbio; “Respiro d’inverno”, di Elena Mandolini; “Il cavallo d’argento”, di Alessandro Ricci; “Il giorno della taranta”, di Alessandra Leonardi; “ “La natura vince su tutto”, di Maria Pia Michelini; “Fuga da Malaperla”, di Debora Parisi; “Caccia al drago”, di Monica Serra.
LA RECENSIONE
Dopo "Bestie d'Italia vol. 1" e "Bestie d'Italia vol. 2", NPS Edizioni presenta "Bestie d'Italia vol. 3", antologia che chiude idealmente il viaggio attraverso tradizioni e leggende del folklore italiano. Questa volta i dieci autori dell'opera ci conducono in un affascinante viaggio tra le zone del mare Adriatico, del mar Ionio e del Mediterraneo, sempre in compagnia delle suggestive illustrazioni di Marco Pennacchietti.
"Il sortilegio della biddrina" di Giuseppe Gallato è il racconto che apre la raccolta. Ambientato in Sicilia, nei pressi di Montedoro, la storia affronta in chiave orrorifica il tema della vendetta e della biddrina (mitica creatura serpentina locale), alternando passato e presente.
"Assedio notturno" di Francesca Cappelli è ambientato invece a Crotone ed è incentrato sulla figura dell'agureddru, un piccolo folletto che secondo la leggenda si nasconde nelle case delle persone.
Giuseppe Chiodi si sposta più a nord e precisamente nella zona della riviera romagnola sulla costa adriatica. Il suo racconto, "Bakunin aveva ragione", ambientato tra Cattolica, Gabicce Mare e il Monte del San Bartolo, trasporta i lettori nel bel mezzo di un'indagine dai tratti decisamente sovrannaturali.
Il protagonista de "L'urlo della vita" di Alessio Del Debbio è invece il misterioso erkitu sardo, una sorta di tono mannaro che dovrà vedersela con gli ulfhednar, i guerrieri lupo della mitologia norrena.
Elena Mandolini firma una toccante storia di legami familiari. Il suo racconto, "Respiro d'inverno", ci parla della figura della Pandafeche o Pantafica abruzzese, un demone femminile simile alla figura delle Succubi.
"Il cavallo d'argento" di Alessandro Ricci è ambientato invece nella zona toscana della Val di Chiana, che secondo la leggenda locale sarebbe abitata da un mostro sotterraneo: la marroca.
"Il giorno della taranta" di Alessandra Leonardi è un divertente racconto in cui folklore e modernità si incontrano e si scontrano nella Puglia odierna durante il periodo della famosa festa della taranta.
"La natura vince su tutto" di Maria Pia Michelini ripropone la tradizionale leggenda del Re Cervo o Re dell'Anno, o anche "Gl'Cierve" in dialetto abruzzese, località in cui è ambientato per l'appunto il racconto.
"Fuga da Malaperla" di Debora Parisi riprende e romanza il mito originale delle sirene sulle sponde dello stretto di Messina, sulla mitica isola di Malaperla.
"Caccia al drago" di Monica Serra, il racconto conclusivo dell'antologia, è forse il racconto più particolare a livello stilistico, in quanto alterna i diversi punti di vista dei due protagonisti, Margherita l'Attiradraghi e Eligio della Marra, alle prese con un drago che minaccia la Basilicata.
"Bestie d'Italia vol. 3" si rivela una raccolta all'altezza dei precedenti volumi, con autori appassionati che omaggiano il folklore italiano attraverso originali racconti che spaziano dallo storico al leggendario e dal passato al presente, tra borghi antichi e terre dimenticate. Proprio come le precedenti antologie, anche questa raccolta colpisce per la cura e lo studio da parte degli autori in merito alle creature che popolano le diverse aree geografiche italiane: accanto alle figure forse più note del Re Cervo, del Drago o di orchi e fate, i lettori potranno apprezzare anche biddrine siciliane, marroche toscane e erkitu sardi, mostri più legati alla tradizionalità di uno specifico territorio.
"Bestie d'Italia" è la trilogia ideale per tutti gli amanti e gli appassionati di leggende e tradizioni folkloristiche italiane. Ciascun racconto è il connubio ideale tra antiche credenze ed elementi appartenenti all'universo del fantastico e - come ci si aspetta per l'appunto dai racconti tradizionali - conserva al proprio interno una sorta di insegnamento morale, quasi a rappresentare un nuovo monito in chiave moderna delle tradizioni popolari.
Siete pronti a intraprendere un ultimo viaggio all'insegna del favoloso?
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