LE RECENSIONI DEL SALOTTO: OLTRE L'ABISSO
LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Elisabetta Tagliati, Oltre l'Abisso, Pluriversum Edizioni
L'AUTRICE
Elisabetta Tagliati nasce a Carpi (Mo).
Laureata in Informatica, compie il percorso magistrale in Canto Lirico, ottenendo il massimo dei voti, contestualmente allo svolgimento del lavoro di programmatrice e analista. Ha frequentato masterclass importanti e tenuto numerosi concerti vincendo anche premi. Canta in varie band, partecipa a cori in veste di solista e collabora con compositori e musicisti di talento.
Nel 2018 riceve una serie di misteriosi sogni che la spingono a usare la scrittura per canalizzare l’esperienza… Nasce così "Oltre l’Abisso", musicato dal compositore Perry Magnani. Nel contempo Elisabetta studia scrittura e recitazione e viene abilitata come Cantoterapista, avviando un’attività e approfondendo i legami tra canto e spirito.
LA TRAMA
Bethel ci narra di una vita sconvolta da un’esperienza mistica, in cui amore e spiritualità vanno di pari passo. Un enigmatico sogno che trascina tanto la protagonista quanto l’autrice stessa in un vortice che tende alla scoperta di sé. Una scoperta che trova nell’amore la sua irrinunciabile guida e ispirazione. Una rivelazione che ci esorta ad assaporare la vita nelle sue componenti più sottili, riscoprendo la profondità e l’unicità dell’uomo.
LA RECENSIONE
Si avvicinava la ricorrenza di Lughnasadh: quattro piccole tribù celtiche situate tra le colline avevano deciso di riunirsi per l'occasione. Scelsero un luogo che le accomunasse in quanto parte dei loro confini e che, per la sua grande energia, si rivelasse propizio all'incontro e alle celebrazioni. Si trattava di uno spiazzo erboso a picco sull'acqua, un panorama speciale per quelle zone; nei lunghi tramonti estivi faceva sentire vicini agli Dei. Questi, anche quell'anno, dal cielo benedirono le famiglie con un raccolto abbondante.
Primo agosto, Lughnasadh: la festa del dio Lugh. La festa del raccolto.
Un evento ricorrente, ma che questa volta è destinato a cambiare per sempre la vita di Bethel, capoclan celta. Durante la celebrazione, gli Dei inviano a Bethel visioni strane visioni, rivelatrici di un'antica profezia. La ragazza tenta di sottrarsi al suo Destino ma, nel tentativo di sfuggirvi, come spesso accade finisce inesorabilmente per rimanerne vittima. E con lei anche Makena, il suo compagno di vita, e Vessagh, l'oscuro Druido che la reclama.
"Oltre l'Abisso" di Elisabetta Tagliati è un romanzo ambientato in un lontano passato, in un'Italia ancora celtica, in cui la realtà si fonde con il sogno e in cui le anime dei protagonisti sfuggono alla dimensione terrena per riunirsi con quella divina.
Il romanzo è contraddistinto da una grande ricchezza di simboli e metafore, ma anche da un senso di "dualismo" costante: l'amore fisico di Bethel per Makena il guerriero e quello spirituale per Vessagh il Druido, l'aspetto femminile e maschile del Divino (il Dio e la Dea), vita e morte, odio e amore, gioia e dolore, onirico e tangibile. Elisabetta Tagliati fa danzare i lettori su questo filo sottile, conducendoli in un viaggio all'interno di loro stessi e degli angoli più reconditi del loro animo.
Il volume ripercorre inoltre le tappe della vita umana: insieme a Bethel, i lettori affronteranno la gioventù iniziale, per poi passare allo stato dell'adolescenza, fino a raggiungere l'età adulta e la vecchiaia. Con uno stile poetico e delicato e attraverso lunghe sequenze riflessive e descrittive, Elisabetta Tagliati rievoca un mondo lontano e suggestivo, un mondo fatto di rituali e celebrazioni legati ai cicli della natura e del raccolto. Il suo romanzo è impregnato di un forte senso di misticismo e di mistero, in cui i contorni di ciò che appare come reale risultano sfumati e tendenti a qualcosa di "oltre".
"Oltre l'Abisso" è infatti il luogo dove l'autrice vuole condurre i lettori: oltre lo sperone di roccia che Bethel affronta nel romanzo ma anche oltre il nostro personale "abisso" interiore.
Un romanzo che ricorda le atmosfere della terra di Avalon, quello di Elisabetta Tagliati, permeato da un profondo senso di sacralità e mistero. In "Oltre l'Abisso", tutto sembra rallentare e acquistare un ritmo proprio: il ritmo più primitivo della Natura stessa, in cui il sogno diventa realtà e in cui avremo modo di esplorare gli anfratti più reconditi della nostra mente e delle nostre emozioni.
Commenti
Posta un commento