LE INTERVISTE DI INFINITY MUNDI: IL FANTASMA DI AZZURRINA

LE INTERVISTE DI INFINITY MUNDI
Bentornati agli appuntamenti extra con le interviste del Salotto. Oggi siamo in compagnia di Marco Mancini e Marco Moni, rispettivamente autore e illustratore di "Il Fantasma di Azzurrina", Infinity Book pubblicato da Infinity Mundi, la startup tutta italiana di Luigi Lescarini che propone librogame interattivi e illustrati in versione app per smartphone e tablet.




Ciao ragazzi, benvenuti nel mio Salotto e grazie per essere qui con noi oggi. Raccontateci qualcosa di voi. 

Marco Moni: Ciao Caterina! Ciao Marco! Eccomi qua, sono un illustratore! Ho preso la missione di illustrare questo Infinity Book ed è stato emozionante vedere questi personaggi solo finora immaginati prendere forma. Ammetto che però disegnare tutti quei fiori nella “strana serra” mi ha fatto dolere il gomito. Sarà l’età. 

Marco Mancini: Ciao a tutti! Sono un educatore psichiatrico affetto da pulsione verso i libri: ne leggo molti e qualcuno provo pure a scriverlo. È stato emozionante vedere Marco all’opera; ha rispettato fedelmente le caratterizzazioni, dal vestiario all’espressività dei personaggi. 

Come presentereste l’Infinity Book di “Il Fantasma di Azzurrina” ai nostri lettori e a che tipo di pubblico è rivolto? 

Marco Moni: Io credo che il pubblico principale di questo specifico Infinity Book sia chiunque sappia leggere. La storia è una “piccola perla”, emozionante e avvincente a qualsiasi età. 

Marco Mancini: Grazie di cuore Marco: "Il Fantasma di Azzurrina" è una "piccola perla" perché impreziosita dalla tua arte. Credo che, per apprezzarla al meglio, il lettore debba sapere che si tratta di una storia emozionale e - solo dopo - di un racconto dalle sfumature orrorifiche. Detto questo, la storia è adatta ai bambini d’ogni età, soprattutto a quei genitori che ancora amano leggere le storie ai propri figli. 


Potreste raccontare ai nostri lettori come è stato per voi entrare a far parte dell’universo di Infinity Mundi? In che modo avete lavorato e come vi siete trovati? 

Marco Moni: Uno schianto improvviso, un lampo di luce e Luigi Lescarini è piombato nel mio salotto in piena notte! Non ho fatto in tempo a dire una parola, ha subito gridato “Dobbiamo tornare!” e mi ha teso la mano. Improvvisamente i ricordi di quel viaggio sono tornati, fino a quel momento nascosti nel subconscio. Ho preso il Valabrizzatore opportunamente mimetizzato in lampada vulcano, una due tre Bic, qualche foglio A4 e mi sono gettato nel Vortice che mi avrebbe riportato all’Ultramondo. Di nuovo. 

Marco Mancini: Ho conosciuto Luigi Lescarini grazie a Ivan Braidi che già con lui aveva pubblicato "Sotto Terra". Ivan mi ha aiutato a riversare lo scritto in linguaggio informatico: non avete idea di quanti comandi ci siano, anche solo dietro il lancio di un dado! Il progetto ha preso forma in due momenti distinti: lo scritto e i disegni, realizzati a qualche mese di distanza. Guardare le immagini, senza più ricordarmi come le avevo descritte, mi dava la bizzarra sensazione che Marco riuscisse in qualche modo a leggermi dentro: non ha sbagliato un colpo! 


“Il Fantasma di Azzurrina” è basato sull’omonima leggenda legata al castello di Montebello di Torriana: come avete deciso di rendere differenze e similitudini rispetto alla storia originale? 

Marco Moni: Io personalmente sono molto affascinato da questa triste storia. Ho provato a seguire il flusso di questa “nuova versione” mantenendo però le immagini mentali che mi riportavano all’originale. Insomma è stato divertente. Poi ho usato tanto azzurro che rende bene sugli schermi. 

Marco Mancini: L’Azzurrina della nostra storia non è l’Azzurrina di Montebello, anche se i punti di contatto si sprecano. Questa storia è di certo un tributo ad Azzurrina di Montebello, personaggio che i racconti dipingono con diverse sfumature, pur sempre azzurre. Di certezze ce ne sono davvero poche; c’è pure chi ritiene che la bimba non sia mai esistita. Poco importa, perché Azzurrina è a tutt’oggi viva, anche se in veste di fantasma. Ed è proprio questa essenza, accompagnata da una turchese tristezza, a muoversi fra le pagine del nostro Infinity Book.


Quali sono i vostri progetti per il futuro? 

Marco Moni: Tornare nel mio salotto con almeno, ALMENO sette Gemme dell’Inganno. E quella Pietra speciale che riavvolge il tempo per un piccolissimo istante. Peccato che questo suo effetto si carichi ogni 100 anni e 1 giorno. 

Marco Mancini: Oh che bella domanda! Ne approfitto subito per proporre a Marco la sceneggiatura di un fumetto. Che dici, ti va di lavorare sulle storie di Agnese e compagnia bella? Dall’arroccato Montefiore, ci spostiamo nei boschi delle Sette Chiese! Dai, dimmi di sì!


Grazie di cuore a Marco Mancini e a Marco Moni per essere stati in nostra compagnia oggi. Ecco qui di seguito tutti i link utili per l'acquisto de "Il Fantasma di Azzurrina" e per rimanere sempre aggiornati sulle novità di Infinity Mundi.


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