INTERVISTA ALL'AUTRICE LIA GIBERTI SARTI

INTERVISTA ALL'AUTRICE LIA GIBERTI SARTI
Bentornati agli appuntamenti settimanali delle interviste de Il Salotto Letterario e de Il Salotto Creativo del gruppo Facebook MyMee-Express Yourself. Oggi siamo in compagnia di Lia Giberti Sarti, che ci parlerà del suo romanzo "La sua Australia" edito da Echos Edizioni.
Accomodiamoci e lasciamo a lei la parola...



Ciao Lia e benvenuta nel mio Salotto. Grazie per essere qui in nostra compagnia oggi. Partiamo con la prima domanda che rivolgo a tutti i miei ospiti: raccontaci qualcosa di te. 
Grazie a te per l’ospitalità. Dunque, mi presento. Sono di Imola (BO) e sono laureata in lingue e letterature straniere. Da sempre una buona lettrice, attratta dal mondo letterario, nella vita ho fatto un lavoro completamente diverso. Forse è stato proprio questo a spingermi verso la scrittura. Ho iniziato moltissimi anni fa quando, leggendo per caso di un concorso, decisi di partecipare con un breve racconto. Da allora di racconti ne ho scritti tanti e i buoni risultati ottenuti in diversi premi letterari mi hanno incoraggiato a continuare. Nel 2011 è uscita una raccolta di questi primi lavori (“L’eredità di una ragazza dentro” - ed. La Mandragora). Il passaggio al romanzo è stato abbastanza lento, più che altro per mancanza di tempo, a causa degli impegni familiari. Il mio primo romanzo è infatti del 2018 e si intitola “Inevitabili bugie e mezze verità” (ed. La Mandragora). È un romanzo intimista che racconta di un mistero familiare. L’ ultimo lavoro è uscito quest’anno, a giugno, col titolo “La sua Australia” (Echos ed.). 

“La sua Australia”, un viaggio particolare attraverso la vita della protagonista e attraverso gli scenari mozzafiato dell’Australia. Ti andrebbe di dirci qualcosa di più in merito? 
Si tratta di un romanzo on the road. Racconta di una cinquantenne bolognese che, insieme al marito, partecipa ad un tour organizzato nella terra dei canguri. I lunghi spostamenti in pullman in questo territorio immenso inducono la protagonista all’introspezione. Mentre osserva dal finestrino la selvaggia e variegata natura Australiana che sfila al suo fianco ripensa alla sua vita, di donna e di moglie. E’ una persona sicura, Francesca, si è costruita un mondo su misura nel quale sta bene e di cui è orgogliosa. Forte delle sue certezze mantiene un atteggiamento distaccato rispetto ai compagni di viaggio, un gruppo male assortito di Italiani che la convivenza forzata metterà a dura prova. 

Il tuo romanzo affronta tematiche molto attuali, ad esempio quella dei rapporti sociali, sia che si tratti di amicizie, che di delle relazioni di coppia, spesso in precario equilibrio. Come vengono sviluppati questi aspetti ne “La sua Australia”? 
Sì, il tema dei rapporti sociali è centrale nel romanzo, in particolare si parla della difficoltà a stringere amicizie. Ai giorni nostri, abbiamo amicizie virtuali, non siamo abituati alla presenza “fisica” delle persone, siamo poco propensi a sacrificare o adattare le nostre esigenze a quelle degli altri e quando le circostanze ci impongono la convivenza, se pur per un periodo limitato di tempo, diventiamo insofferenti. Il tour parte in uno spirito di amicizia e armonia ma giorno dopo giorno la situazione degenera nell’incompatibilità, dando luogo a situazioni divertenti e offrendo al lettore, uno spaccato di vita su cui riflettere. Anche le coppie risentono della difficoltà alla convivenza. La protagonista del romanzo forma con il marito una coppia ben consolidata, eppure il tour avrà ripercussioni anche sulla loro vita insieme…ma non voglio spoilerare troppo. 

Anche le figure femminili ricoprono un ruolo importante nel tuo romanzo. Potresti spiegarci in che modo? 
In questo, come nel precedente romanzo e nei racconti, la figura femminile è centrale. Credo infatti che la donna, per indole e attitudine, sia più reattiva rispetto all’uomo, più vivace, comunque meno accondiscendente e meno incline al quieto vivere. Una volta cresciuti i figli, quando gli impegni familiari si fanno meno pressanti, molto spesso noi donne ci rimettiamo in gioco, come ho fatto io stessa. Nel romanzo c’è un capitolo dedicato a queste riflessioni. Nelle coppie è spesso la donna a condurre il gioco, in modo più o meno evidente, come emerge durante il viaggio. 

A chi è rivolto il tuo romanzo? 
Penso che il mio lavoro possa essere apprezzato da chi ama i viaggi poiché i luoghi e le esperienze descritte sono reali. Tuttavia non si tratta di una guida turistica e le parti descrittive non si dilungano al punto da diventare noiose. “La Sua Australia” può essere letto con piacere da chi apprezza i romanzi attuali che con ironia offrono spunti su cui riflettere. 
In particolare il mio lettore potrebbe essere una lettrice che, sono sicura, si riconoscerebbe in alcune riflessioni e considerazioni di Francesca. 

Sesta e ultima domanda: progetti per il futuro? 
Scrivere, scrivere e ancora scrivere. Sto lavorando su un nuovo romanzo, che come genere si avvicina a quello intimista di “Inevitabili bugie e mezze verità.” La protagonista sarà sempre una donna, ma più giovane di entrambe le’eroine’ degli altri miei libri. 
Il genere letteratura di viaggio penso che rimarrà un’esperienza a sé. I viaggi preferisco viverli piuttosto che raccontarli.

Ringrazio Lia per essere stata in nostra compagnia oggi. Vi ricordo che potete seguirla sui social per restare sempre aggiornati su tutte le future novità e che il suo romanzo è acquistabile qui.

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