INTERVISTA ALL'AUTRICE FRANCESCA CAPPELLI

INTERVISTA ALL'AUTRICE FRANCESCA CAPPELLI
Bentornati ai puntualissimi appuntamenti del giovedì interviste de Il Salotto Letterario e de Il Salotto Creativo del gruppo Facebook MyMee-Express Yourself. Oggi conosciamo Francesca Cappelli, insegnante, musicista, cosplayer e autrice del romanzo urban fantasy "L'altra anima della città" edito da NPS Edizioni. Siete pronti a conoscerla?
Accomodiamoci...



Ciao Francesca, benvenuta nel mio Salotto e grazie per essere qui in nostra compagnia oggi. La prima domanda che rivolgo a tutti i miei ospiti è: raccontaci qualcosa di te. 
Ciao e grazie per l’accoglienza! 
Sono una persona che nella vita finisce sempre per farsi incantare dalle storie. I libri belli mi hanno fregato fin dai tempi delle elementari, e ora infatti faccio l’insegnante di lettere nella scuola media e racconto storie in vari modi ogni volta che ce n’è l’occasione. Scrivo, faccio teatro, suono e canto, gioco di ruolo e mi dedico al cosplay. Vivo pienamente e con gioia la vita del nerd. 

“L’altra anima della città” è il tuo nuovo urban fantasy edito da NPS Edizioni. Potresti presentarcelo brevemente? 

Elia - Art by Lillabullero

Ginevra - Art by Inhm.art

È un’avventura ambientata nella Firenze contemporanea. Segue le vicende di Elia, un ragazzo che sta per misurarsi con l’esame di maturità, una persona creativa e fondamentalmente gentile che non ha ancora capito bene cosa vuole essere. L’occasione gliela dà una vecchietta che lo aggredisce all’improvviso in piazza Santa Croce. Ma l’episodio nasconde altro: Elia riceve un’eredità e diventa una Memoria, una persona con il dono di poter conservare i ricordi di una città, in questo mondo e in tutti gli altri. Però è un momento molto complicato per le Memorie: infatti Elia rischia subito la vita. Avrà bisogno dell’aiuto di vari personaggi di ogni tipo: amici, maestre, gente poco raccomandabile, fantasmi… La città stessa sembra chiedergli aiuto e lui deve decidere cosa fare e chi coinvolgere nella battaglia all’orizzonte. 

Francesca, oltre a scrivere sei anche una musicista. Come si sposano questi due aspetti ne “L’altra anima della città”? 
Ho un gruppo folk, canto e compongo. La musica è un amore istintivo e profondissimo che viene da lontano. Ho sempre amato scrivere brani che accompagnassero i miei personaggi, e infatti anche questa volta ho composto tre canzoni legate al romanzo, come una sorta di colonna sonora ideale. Le potete trovare qui
La prima cerca di restituire l’atmosfera generale della storia, la seconda è dedicata al personaggio di Damiano, la terza prova a raccontare il percorso dei personaggi più giovani, ovvero Elia, Ginevra, Leonora, e di quei momenti nella vita in cui si sceglie per cosa vale la pena impegnarsi davvero. 

Il tema del travestimento ricopre un ruolo importante nel tuo romanzo: alcuni personaggi si nascondono dietro maschere più o meno fittizie, in altri questo aspetto è riscontrabile anche nel tipo di abbigliamento indossato. Che importanza ha per te questa tematica e come si intreccia agli eventi del romanzo? 

Photo by Mr X Photography

Il travestimento mi affascina sin dall’infanzia, in tutte le sue forme. Costumi teatrali, cosplay, maschere che nascondono l’identità, trasformarsi in qualcun altro, sfidare le convenzioni e indossare i panni che la società reputa adatti a un genere diverso dal tuo… Amo molto esplorare tutto questo. Anche di persona: faccio cosplay da circa 15 anni e questa attività mi ha sempre dato molto, e non solo per la soddisfazione di crearsi i costumi o la gioia di condividerli con gli amici. Anche nel teatro, la scelta del costume è un pezzo della storia stessa. Ogni travestimento per me è stato anche esplorazione e viaggio dentro di me.
Nel libro sono molti, i personaggi che hanno qualcosa di particolare nei loro abiti: c’è l’anziana Aida con la sua chioma ancora tinta di rosso fuoco, c’è Susanna con il suo gusto gotico… Ma di sicuro il personaggio che incarna maggiormente tutto questo è Damiano. Lo vediamo quasi sempre indossare abiti reputati “da donna”, truccarsi e sfoggiare gioielli e accessori teatrali ed esagerati. Per lui è un modo di riconciliarsi con la sua storia, un andare a testa alta in un mondo che lo ha respinto. 

Ne “L’altra anima della città” si parla di un’altra tematica importante, quella della cultura come bene comune e non a solo appannaggio di pochi. Potresti approfondire con noi questo tema, anche in correlazione alla tua professione di insegnante? 
Credo fermamente che quando la cultura diventa elitaria, c’è un grande impoverimento della popolazione. Se la gente arriva a credere che “la cultura” è roba distante, noiosa, incomprensibile o “da pochi”, è un dramma. Così come è un dramma quando chi nella cultura vive e lavora, la ritiene qualcosa di “alto”, sacro, intoccabile, disincarnato. È il modo giusto per far morire ogni cosa. 
Arte, Storia e bellezza dovrebbero essere accessibili, alla portata di tutti. Personalmente, io (come molti colleghi) cerco di lavorare nella scuola con l’obiettivo di far capire ai ragazzi che la cultura è anche “roba loro”. Abbiamo un approccio immediato e giocoso allo studio della letteratura. Inoltre cerco sempre di stimolarli alla creatività e alla rielaborazione personale. In questo ho la fortuna di lavorare in un istituto che ha a cuore questo aspetto e non smette mai di proporre ai ragazzi ogni genere di attività artistica. 

Progetti per il futuro? 
Il mio principale progetto per il momento è sopravvivere a questo anno scolastico, tra incertezze, norme di sicurezza e un futuro poco chiaro. Spero di essere un aiuto per i ragazzi e soprattutto spero che loro riescano a vivere delle belle esperienze. 
A livello artistico, ho concluso un altro romanzo, un fantasy e intendo cominciare a spedirlo in giro, sperando di trovargli casa. Poi ho ufficialmente iniziato i lavori per registrare un altro disco con il mio progetto folk, che conterrà anche una versione più elaborata delle canzoni nate per “L’altra anima della città”. Infine ho ancora qualcosa da raccontare sul mondo della magia fiorentina. 


Ringrazio Francesca per essere stata in nostra compagnia oggi e vi ricordo che potete seguirla sui social per restare sempre aggiornati e non perdere neanche un news. Il suo romanzo è acquistabile sui maggiori store online e, ovviamente, sul sito della casa editrice NPS Edizioni.

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