INTERVISTA ALL'AUTRICE DAMA BERKANA
INTERVISTA ALL'AUTRICE DAMA BERKANA
Bentornati alle interviste del giovedì de Il Salotto Letterario e de Il Salotto Creativo del gruppo Facebook MyMee- Express Yourself. Oggi siamo in compagnia di Daniela "Dama Berkana" Maccarrone, autrice del romanzo fantasy "La ruota d'argento".
Siete pronti a conoscerla? Accomodiamoci...
Ciao Daniela, benvenuta nel mio Salotto. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao Caterina, ti ringrazio per questa opportunità!
La mia vita è stata caratterizzata sin dall’infanzia dalla creatività e, soprattutto, dall’immaginazione. Passavo ore e ore a fantasticare e quando giocavo con gli altri bambini mi immedesimavo così tanto nelle storie che inventavamo che finivo sempre per “rimproverare” i miei coetanei se il gioco perdeva di credibilità. Insomma, se la trama non mi convinceva, cercavo di spingere i “personaggi” a rientrare tra le file!
Dama Berkana: qual è la storia che si cela dietro il tuo pseudonimo?
Inizialmente non avevo pensato di pubblicare il mio romanzo usando uno pseudonimo. Tuttavia, dopo aver creato il mio blog letterario a gennaio del 2020, chiamato proprio “La Dama Berkana”, ho deciso che ne avrei fatto anche il mio nome d’arte, dato che mi rappresenta alla perfezione. “Dama”, infatti, è l’unione delle prime due lettere del mio nome e cognome, ossia Daniela Maccarrone. “Berkana”, invece, è una delle 24 Rune nordiche e significa “betulla”, l’albero sacro alla luna. Da sempre il nostro satellite è stato motivo di fascino per me, così come la natura. In più, le Rune sono legate al mondo celtico, che da qualche tempo a questa parte è diventato decisamente importante nella mia vita. Non potevo trovare un termine migliore di “Berkana” che racchiudesse la mia essenza!
Di recente è uscito il tuo primo romanzo fantasy, “La ruota d’argento”. Ti andrebbe di parlarcene?
“La Ruota d’Argento” è nato assolutamente per caso. Dopo essermi laureata all’Accademia di Belle Arti di Catania in scenografia per i nuovi media con un cortometraggio d’animazione chiamato “Legend of Samhain” ho voluto provare a creare un piccolo videogioco che trattasse la storia narrata nel corto. Tuttavia, avevo serie difficoltà a impostare la trama tenendo in considerazione le dinamiche di un videogioco senza avere un testo da cui partire. Quindi, per aiutarmi, ho iniziato a scrivere come se stessi dando vita a un romanzo e, così facendo, mi sono resa conto di quanto avessi ancora da raccontare sul mondo di Iperborea! Partendo dal cortometraggio, dunque, ho sviluppato una storia molto più complessa, interamente basata sulla mitologia e sulle leggende celtiche.
Il tuo romanzo è fortemente caratterizzato da folklore celtico: come mai questa scelta? Da dove nasce questa tua passione? Quali miti e leggende hai deciso di inserire all’interno del tuo romanzo?
Fin da piccola sono sempre stata a contatto con la natura, avendo una casa in montagna in cui trascorro l’estate. Col passare degli anni ho scoperto che diverse civiltà, soprattutto quelle antiche, professano una stretta vicinanza con il Cosmo e con la Madre Terra e ciò ha suscitato molta curiosità in me. Approfondendo gli studi ho finito per ritrovarmi immersa nei misteriosi e intriganti Celti: le loro tradizioni, la loro cultura e, soprattutto, il loro folklore mi hanno stregata e non ho resistito alla tentazione di inserirli in un mio progetto. Da lì è nato il cortometraggio d’animazione di cui parlavo prima, che poi si è evoluto ne “La Ruota d’Argento”!
Il mio romanzo trabocca di miti e leggende celtiche intrecciati in maniera così fitta con la trama da rendere difficile persino a me ricordare dove finisce l’uno e inizia l’altro. In relazione a ciò, tra gli aspetti più belli di questa storia, a parer mio, vi è proprio il tentativo di identificazione dei diversi personaggi mitologici e delle loro rispettive storie in corso di lettura. Dato che io stessa fatico a farlo, mi diverte pensare a come potranno reagire i miei lettori! In ogni caso, come piccola anticipazione, posso dire che tra le leggende che preferisco de “La Ruota d’Argento” vi è quella legata alla nascita del Popolo Nascosto.
La copertina del tuo romanzo è davvero suggestiva: potresti dirci qualcosa di più in merito?
Ti ringrazio moltissimo! L’illustrazione è stata realizzata da Laura Maccarrone, mia sorella maggiore, alla quale devo moltissimo. È stata lei a farmi amare il mondo creativo e a farmi sviluppare l’immaginazione. Se esiste questo libro è anche grazie a lei!
Ritornando alla copertina, ci abbiamo messo un po’ per trovare la composizione giusta. Sapevamo sin da subito che il focus principale sarebbe stato il Cervo dagli occhi dorati, ma non riuscivamo a inserirlo all’interno del bosco in maniera convincente. Dopo diversi tentativi, però, siamo state entrambe d’accordo sul risultato e, con nostra immensa gioia, lo sono stati anche tutti coloro che hanno visto la cover. La foresta che vedete rappresentata ha un ruolo centrale nell’intera vicenda del libro, così come il Cervo (che non a caso scrivo con la C maiuscola!).
Progetti per il futuro?
Tantissimi! Ogni giorno sorgono nuove idee nella mia mente e ho già qualche spunto per ben tre diversi romanzi, di cui uno potrebbe addirittura evolversi in una saga. Inoltre, ne “La Ruota d’Argento”, che nasce come libro autoconclusivo, ho modificato leggermente il finale proprio poco prima dell’editing definitivo, lasciando una piccola porticina aperta per un eventuale seguito.
In ogni caso, il mio desiderio è quello di portare alla luce quanti più miti e leggende possibili, non solo celtici ma provenienti da qualsiasi popolo o parte del mondo. Quindi aspettatevi di tutto dalla mia penna!
Grazie mille a Daniela per essere stata in nostra compagnia oggi. Vi ricordo che potete trovare il suo romanzo sui maggiori store online e che potete seguirla sui suoi profili social per rimanere sempre aggiornati su tante, bellissime news!
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