LE RECENSIONI DEL SALOTTO: CANTI DELLA CITTÀ

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Alberto Rudellat, Canti della città, Collana Ater


L'AUTORE
Alberto Rudellat è nato a Nuoro nel 1980 e vive a Torino da parecchi anni.
Ha vinto diversi premi letterari, tra cui il Mystfest - Premio “Gran Giallo Città di Cattolica”, e pubblicato racconti in diverse antologie. Prima di "Canti della città", il suo precedente lavoro è stato l’E-book “Dipingere non è reato”, pubblicato da Nero Press.
Scrive storie nere perché con gli altri colori non si trova a suo agio.

LA TRAMA
La città ha un nome e mille nomi. Ha una voce e mille voci. E storie da raccontare.
Palazzi decadenti, vecchie carceri, vicoli stretti e claustrofobici, piazze deserte immerse nella nebbia: la città è il palcoscenico sul quale si muovono i protagonisti di queste storie nere. Un teatro in cui trovano spazio l’orrore e la violenza, e amore e morte vanno a braccetto.
I racconti che compongono questa raccolta vogliono sussurrare all’orecchio del lettore che la nostra quotidianità è popolata di incubi, di ombre che si annidano dietro ogni angolo, fino ad allungarsi dietro la porta di casa, dove ci sentiamo più al sicuro. Che gli orrori ancestrali non hanno mai smesso di farci paura. E che anche nelle nostre città, così piene di luci e brulicanti di voci, il buio riesce a ritagliarsi il suo spazio.

LA RECENSIONE
La città e i misteriosi personaggi che la abitano sono i protagonisti del nuovo volume di Collana Ater: "Canti della città" di Alberto Rudellat. L'antologia comprende dodici racconti neri, divisi in quattro sezioni ("I vicoli", "Le mura", "Le strade" e "I confini") e accomunati dallo sfondo di una città dai confini labili e sfuggenti. 

Alberto Rudellat ci conduce in un viaggio all'insegna dell'incubo, tra creature figlie delle nostre paure più inconsce: esseri sovrannaturali, entità e presenze intangibili, mostri pronti a ghermirci dietro ogni angolo. Deliziosi brividi di inquietudine corrono lungo la nostra schiena ad ogni pagina mentre ci addentriamo nei meandri più oscuri della città di Alberto Rudellat. L'autore dosa con grande maestria ogni elemento e ogni dettaglio, creando in ciascuna storia un equilibrio perfetto fra suspense e effetto sorpresa. 

In ogni racconto di "Canti della città" potremo così trovare tante, differenti sfumature di orrore, declinate in ambito classico, weird, onirico e talvolta anche post apocalittico. La paura, quella strisciante e intangibile, quella che ci pervade non solo in luoghi oscuri ma soprattutto all'interno delle mura domestiche, dove ognuno di noi dovrebbe sentirsi al sicuro, è l'altro grande trait d'union che Alberto Rudellat utilizza in maniera sapiente per insinuarsi nelle nostre emozioni. Proprio per questo motivo, ogni lettore vivrà a modo proprio ciascun racconto, traendo da esso la propria morale o il proprio significato intrinseco. 
Siete dunque pronti ad addentarvi in "Canti della città", magari al rintocco della mezzanotte, quando i mostri escono strisciando dai loro nascondigli?


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