INTERVISTA ALL'AUTORE DANILO ARONA

LE INTERVISTE DEL SALOTTO
Bentornati agli appuntamenti del martedì con le interviste de Il Salotto Letterario. Oggi ho il piacere di ospitare Danilo Arona per parlare un po' de "Il ritorno di Pazuzu", volume in digitale che inaugura la collana Scheletri Ebook a cura di Alessandro Balestra.
Si ringrazia inoltre Alessandro Balestra per la gentile collaborazione.


Salve Danilo, benvenuto nel mio Salotto e grazie per essere qui in nostra compagnia oggi. Ci racconti qualcosa di lei.
Ho 71 anni e scrivo da mezzo secolo. Credo di essere uno dei più longevi narratori italiani dell'orrore planetario. Da mesi non scrivo più, quanto meno narrativa, nefasto effetto della malattia e della morte di mia moglie. Bisognerebbe quindi precisare: “sono stato uno dei più longevi narratori... etc... etc...”. Tutto quello che posso raccontare al proposito è ininfluente e per me, oggi, privo di importanza. Perdona la brutalità, ma al momento mi interessa poco vivere, figurati scrivere. Faccio ogni tanto delle eccezioni per recensire il libro di qualche amica o amico su PULP.

“Il ritorno di Pazuzu” è il volume che ha inaugurato la collana Scheletri Ebook a cura di Alessandro Balestra. Potrebbe presentarlo brevemente ai nostri lettori?
Si tratta di un dittico prodotto qualche anno fa dove racconto, in uno scenario particolare – il lago Ontario canadese, due apparizioni piuttosto catastrofiche del famoso demone sumero. Ho immaginato Pazuzu come una sorta di gigantesco drago volante che si manifesta quando si maneggiano male certi tomi tipo il Necronomicon. Ma di lui ne parlo solo in qualità di “mostro assente dalla scena”, piuttosto mi occupo delle conseguenze delle sue scorrerie.

Come mai ha deciso di riprendere la figura del demone Pazuzu per aprire la collana?
Perché è una figura di grandi potenzialità e, a parte “L'esorcista 2” di John Boorman, neppure Hollywood lo ha mai sfruttato come si doveva. Quando lo scoprii per merito di William Friedkin, mi colpì nel profondo, ma neppure William Peter Blatty si spinse ad approfondire. L'ho fatto io, ovvio con tanta autoironia. Se un giorno tornerò a scrivere, gli dedicherò un romanzo.

In che modo, a suo avviso, “L’esorcista” ha influito sul moderno panorama letterario (e anche cinematografico) horror?
In modalità immensa. Talmente complessa e densa che ci vorrebbe un libro di centinaia di pagine per declinare l'argomento in modo esaustivo. Ancora oggi appaiono film su possessioni diaboliche, preti esorcisti e diavoli con la voce roca. Nonché libri. E sono passati 50 anni. Il satanic movie non ha mai conosciuto il tramonto. Un esempio per tutti, la bella serie della FOX ispirata al libro di Blatty e al film di Friedkin. Due stagioni niente male. E Pazuzu era presente.

Sta lavorando a qualche nuovo progetto?
No. Data la mia risposta alla prima domanda, non ho progetti. Tornerò forse a scrivere quando il mio stato d'animo lo permetterà. Grazie dell'attenzione.

Grazie a Danilo Arona per essere stato in nostra compagnia oggi. Vi ricordo che "Il ritorno di Pazuzu" è disponibile su Amazon.


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