LE RECENSIONI DEL SALOTTO: LE SPOSE DELLA LUNA

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Emma Fenu, Le spose della Luna, Milena Edizioni


L'AUTRICE
Emma Fenu, nata e cresciuta respirando il profumo del mare di Alghero, ora vive felicemente a Copenhagen, dopo aver trascorso un periodo in Medio Oriente. Ogni cinque anni, per esigenze lavorative, cambia nazione o continente. Laureata in Lettere e Filosofia, ha conseguito un Dottorato in Storia delle Arti. Scrive per lavoro e per passione. Si occupa da anni di storia delle donne, di letteratura e di iconografia; recensisce libri e intervista scrittori per vari siti web; gestisce il blog "Cultura al femminile"; tiene corsi di scrittura creativa e insegna lingua italiana agli stranieri.

LA TRAMA
“Le spose della Luna” è un romanzo ambientato nel cuore della Sardegna nel 1911 e ispirato alla vicenda della bandita Paska Devaddis, di Orgosolo. Dopo essere stata falsamente accusata di omicidio, scappò sui monti per sfuggire alla giustizia. Fra faide, amore, odio, morte, misteriose apparizioni, magia bianca e nera, si snoda un'intensa storia di donne forti come pietre nuragiche e potenti come dee, mosse da sentimenti ancestrali.

LA RECENSIONE
La Luna si nasconde dietro il suo drappo d'orbace. L'oscurità è un lupo famelico che si scaglia contro pecore inermi, vittime indifese sull'altare del destino. E tutto avviene con l'approvazione della legge. La legge... la sola a cui credo è l'eterna: il potere degli uomini si nutre del pane sottratto ai poveri e del sangue versato dagli innocenti. Il potere degli uomini non si sazia mai.
Non riuscirò a dormire, stanotte, perché sono nata pecora.
Non distinguo sagome, ma odo sospiri; spero siano lamenti di morti e non scherni di vivi. I vivi li temo davvero. 
Ma forse sei viva tu, bambina, che ora mi accarezzi le gote e poi, con il dito, ricalchi il disegno delle mie ciglia, come fa una sposa la prima notte di nozze. O forse sei solo una sogno, figlia della fame e del freddo: non importa, beviamo insieme la sola lacrima che mi concedo.

Con "Le spose della Luna", Emma Fenu firma un romanzo al femminile ambientato nella Sardegna di inizio Novecento. La sua protagonista, Franzisca, nasce sull'impronta di un personaggio realmente esistito: la bandita sarda Paska Devaddis. Come spiega la scrittrice e storica Maria Antonietta Macciocu nella prefazione all'opera, Paska "fu una bandita sarda degli inizi del '900, quando Orgosolo era teatro della faida tra le famiglie Cossu e Corraine, che insanguinò il paese per 12 anni. Accusata di omicidio nonostante fosse poco più di una bambina, per sottrarsi alla vendetta o alla cattura fu costretta con la famiglia alla latitanza sul Gennargentu, dove già si nascondeva il fidanzato bandito. Morì di tubercolosi poco tempo dopo, vergine, e la famiglia, sfidando i nemici e le forze dell'ordine, riuscì a riportarla in paese, per far sì che potesse essere ricomposta nel letto di casa, evitandole il disonore perpetuo della morte in latitanza."

Partendo da questo episodio storico, Emma Fenu ci narra la storia della sua Franzisca e ci porta all'indietro nel tempo, in una Sardegna antica, ammantata di superstizioni ancestrali e legate al mondo ultraterreno. L'intero romanzo gioca infatti in maniera costante fra reale e sovrannaturale, fra elementi fisici e spirituali: sotto lo sguardo silenzioso ed ermetico della Luna le esistenze degli esseri umani si avvicendano nell'eterno ciclo della Natura. 

Con uno stile elegante ed evocativo, così intenso da sfociare nel poetico, Emma Fenu scrive un inno al femminile, sottolineandone ogni sfaccettatura: potenza e sensibilità ma anche ferocia distruttiva. La stessa Sardegna che fa da sfondo alla vicende del racconto è uno scenario duro, aspro e freddo, eppure in grado di offrire riparo e sostegno nel momento del bisogno. Ed è tra le montagne che trovano rifugio Franzisca e Istevani, ormai banditi e in esilio, lontani dalle proprie famiglie per sfuggire alla morte che troverebbero al villaggio. Con vividezza estrema e grande ricchezza di dettagli, Emma Fenu ci parla di amore e morte, del confine sottile tra verità e menzogna e di quello altrettanto incerto fra innocenza e colpevolezza. Ma - soprattutto - ci parla di donne "forti come pietre nuragiche", pronte fin da bambine ad andare incontro al proprio destino, senza mai cedere sotto il peso delle difficoltà perché consapevoli del loro ruolo. Soggette alle rigide regole della società patriarcale, le donne di Emma Fenu trovano la loro dimensione e il loro ruolo reale come depositarie di tradizioni sacre e ancestrali; è attraverso la loro memoria e i loro rituali che tradizioni, ricordi e antichi rituali continuano a sopravvivere. L'essenza dell'esistenza stessa è veicolata attraverso di loro. 

Figlie, spose, mogli, madri, sorelle ma anche guerriere e maghe: "Le spose della Luna" traccia uno spaccato intenso e toccante delle protagoniste della Sardegna del secolo scorso, con un romanzo che non potrà non scuotere le corde più profonde del nostro cuore.

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