LE RECENSIONI DEL SALOTTO: CIOCCOROSA

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Paolo Fossato, Cioccorosa, Delos Digital FuturoPresente
A cura di Giulia Abbate ed Elena Di Fazio


L'AUTORE
Paolo Fossato è nato a Bologna, dove vive tuttora. Laureato in economia aziendale, lavora come controller in un'azienda grafica della città. Da sempre appassionato di letteratura, cinema e fumetti, ha scoperto da qualche anno il piacere della scrittura. Ha frequentato alcuni laboratori di scrittura creativa e pubblicato alcuni racconti in antologie e riviste.

LA TRAMA
Quel gusto dolciastro, nauseante, ormai non riusciva più a toglierselo di dosso. Era l'odore e il sapore di un mondo che non riusciva più a tollerare.

Lorenzo vive una doppia esistenza. A casa è un trentenne solo, precario e senza prospettive; nel centro commerciale in cui lavora è Bozo il clown, che le orde di acquirenti si divertono a gettare nella grande vasca di dolciumi Cioccorosa S.p.A. Sullo sfondo di una Bologna soffocata dall'inquinamento e di una società che ha fatto del consumo l'unica ragione di vita, l'incontro con Giulia sembra dargli nuova speranza. Ma è in agguato un finale inatteso, che l'autore ci serve con uno sferzante colpo di scena.

Paolo Fossato porta all'estremo i temi del precariato e del consumismo, raccontandoci un futuro spaventoso e grottesco.

LA RECENSIONE
La barretta di cioccolato gli arriva dritta nell'occhio destro. Sente intorno uno sghignazzo indistinto misto ai jingle pubblicitari. Vorrebbe imprecare, ma non è opportuno per un clown bestemmiare in pubblico, soprattutto davanti ai bambini. Si trattiene. Con il lancio successivo, viene precipitato nella vasca di cioccorosa. Tripudio della folla.
Il megaiper mette a disposizione degli animatori, così li chiamano, dei camerini. Lorenzo sfrega con frenesia il batuffolo sul trucco da Bozo Il Pagliaccio. I primi freddi gli causano svariati taglietti sulla pelle screpolata, delicata come una foglia avvizzita. Si osserva allo specchio, con metà volto ancora truccato. Un clown colorato ma triste scruta dal lato destro un Lorenzio grigio e svuotato. Non sembrano due facce di una stessa medaglia, piuttosto l'una il riflesso deformato dell'altra.

Lorenzo vive una doppia vita: nel privato è solo un ragazzo senza particolari sbocchi occupazionali e dal futuro incerto, mentre al lavoro si trasforma in Bozo il clown, la macchietta intrattenitrice che i clienti del megaiper si divertono a far cadere nella vasca di dolciumi Cioccorosa S.p.A. . La vita di Lorenzo sembra dunque essere destinata a ripetersi giorno dopo giorno, nella monotonia e nell'angoscia costanti. Fino a quando Lorenzo conosce Giulia e tutto acquista finalmente un senso.

In "Cioccorosa", Paolo Fossato affronta in maniera lapidaria e disarmante tematiche tristemente attuali: il precariato e lo sfruttamento dei lavoratori dipendenti (soprattutto i più giovani), il consumismo sfrenato e il relativo senso di straniamento da esso generato. L'autore preme appena il pedale sull'acceleratore del futuro per esasperare le atmosfere della sua Bologna, gravata dal peso dell'inquinamento e dell'alienazione sociale. Attraverso gli occhi dei protagonisti, Lorenzo e Giulia, Fossato presenta ai lettori un mondo distorto, in cui ormai anche le emozioni e i sentimenti sono divenuti meri beni di consumo, alla stregua dei dolciumi della Cioccorosa S.p.A. . 

"Cioccorosa" è un racconto rapido ed emozionante, che i lettori potranno gustare tutto d'un fiato grazie al ritmo incalzante che caratterizza la narrazione. Particolarmente apprezzabile, inoltre, è l'incisività dello stile di Paolo Fossato che, in poche pagine, confeziona un racconto straniante e inquietante in grado di mettere in luce gli egoismi dell'essere umano e la facilità con la quale esso può essere manipolato e reso "zombie" attraverso i giusti strumenti. 
Insomma, quello di Fossato è un racconto che si divora proprio come il cioccorosa... ma che non presenta gli stessi effetti collaterali! 



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