LE RECENSIONI DEL SALOTTO: PIRANESI

LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Susanna Clarke, Piranesi, Fazi Editore Lainya


L'AUTRICE
Susanna Mary Clarke. Nata nel 1959, è un'autrice inglese nota principalmente per il suo romanzo d'esordio "Jonathan Strange & il Signor Norrell" (2004), pubblicato in 34 paesi, finalista al Man Booker Prize e vincitore del British Book Awards Newcomer of the Year e del Hugo Award. Il libro è stato un bestseller e ne è stato tratto l'omonimo film. Vive nel Derbyshire.

LA TRAMA
Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori.
Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo.
Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancora troppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso.

Susanna Clarke, autrice fantasy fra le più acclamate, torna in maniera trionfale con un nuovo, inebriante romanzo ambientato in un mondo da sogno intriso di bellezza e poesia.

LA RECENSIONE
Quando la Luna è sorta nel Terzo Salone Settentrionale sono andato nel Nono Vestibolo
ANNOTAZIONE PER IL PRIMO GIORNO DEL QUINTO MESE DELL'ANNO IN CUI L'ALBATROS È ARRIVATO NEI SALONI SUD-OCCIDENTALI.

Quando La Luna è sorta nel Terzo Salone Settentrionale sono andato nel Nono Vestibolo per assistere alla congiunzione di tre Maree. È un evento che accade soltanto una volta ogni otto anni.
Il Nono Vestibolo è un luogo straordinario per le tre grandi Scalinate che contiene. Lungo le sue Pareti corrono file di Statue di marmo, centinaia di Statue che si innalzano, un Livello dopo l'altro, fino a raggiungere vette lontanissime. 
Ho risalito la Parete Occidentale finché non sono arrivato alla Statua di un Donna che sorregge un Alveare, a quindici metri dal Pavimento. La Donna è due o tre volte più alta di me e l'Alveare è ricoperto di Api di marmo grandi quanto il mio pollice. 

A quasi vent'anni di distanza dalla pubblicazione di "Jonathan Strange & il signor Norrell", Susanna Clarke torna a incantare i lettori con un romanzo struggente e sbalorditivo. La storia di Piranesi è delicata e suggestiva, deliziosamente complessa e misteriosa. Fin da subito la nostra attenzione viene attirata dallo stile fanciullesco e pieno di meraviglia con il quale Piranesi compila i suoi diari: egli è affascinato da qualsiasi cosa accada nella casa, sia l'arrivo di un albatros o le scarpe che l'Altro gli porta in regalo di quando in quando. 

Ma chi è Piranesi e chi è l'Altro?  

Occorre naturalmente leggere il romanzo per scoprirlo, ma possiamo dire che Susanna Clarke si ispira alla figura di Giovanni Battista Piranesi, incisore, architetto e teorico dell'architettura italiana, famoso per essere stato tra i primi a trasmettere attraverso le proprie incisioni la grandiosità e la maestosità del mondo classico e, al contempo, anche l'inesorabile senso di abbandono e il silenzio di una solitudine antica che sembra definitiva. Forse vi sarà capitato di imbattervi anche nelle sue famose riproduzioni di scale, che ispirarono M. C. Escher nella creazione dei complessi sistemi "impossibili".

La maestosità di Giovanni Battista Piranesi rivive nella Casa di "Piranesi" di Susanna Clarke. Si tratta di un mondo labirintico e silenzioso, fatto di Sale, Vestiboli e Statue. Con grande meticolosità, perizia e dedizione, Piranesi compila ogni giorno i suoi Diari per tenere traccia dello scorrere del Tempo, anche se i ricordi si fanno talvolta confusi e difficili da collocare. Piranesi, infatti, non ha idea da quanto tempo esista la Casa e da quanto tempo lui sia lì, ma sa che quei luoghi silenti sono per lui un rifugio sicuro: egli è l'Amato Figlio della Casa, vive con il cibo che essa gli offre e con gratitudine si prende cura di lei così come lei si prende cura di lui. 

Susanna Clarke ritorna in maniera trionfale sul panorama letterario internazionale. "Piranesi" è un romanzo a metà tra l'onirico e il reale, ai confini del weird e dell'impossibile. Tutto in "Piranesi" è suggestivo e inebriante: fin dalle prime pagine non potrete fare a meno di rimanere ammaliati e non sarete liberi di andarvene fino a quando non avrete dipanato il mistero che avvolge la Casa e i suoi abitanti. 
Lo stile di Susanna Clarke è ricco ed elegante, ma soprattutto struggente e carico di emozione. I lettori rimarranno come ipnotizzati dal personaggio di Piranesi e dalla profondità delle tematiche che l'autrice inserisce con grande raffinatezza all'interno della storia, tra riferimenti filosofici, metafore, simbologie e allegorie. E - soprattutto - domande alle quali pare impossibile dare una risposta. 
La storia di Piranesi possiede un finale, certo, e il mistero della sua esistenza viene rivelato; tuttavia, alcune risposte rimangono sospese e vaghe, ineffabili e lontane dalla nostra comprensione. Ci sono ancora molti "perché" destinati a rimanere irrisolti... ma, forse, è giusto così. 


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