INTERVISTA ALL'AUTRICE BEATRICE GIAI GISCHIA

LE INTERVISTE DEL SALOTTO
Bentornati agli appuntamenti del martedì con le interviste de Il Salotto Letterario. Oggi conosciamo Beatrice Giai Gischia, autrice del romanzo storico "Gorgò. La Regina di Sparta" edito da Santelli Editore e che vede come protagonista la famosa consorte di Leonida.


 

Salve Beatrice, benvenuta nel mio Salotto e grazie per essere in nostra compagnia oggi. Ecco la prima domanda che rivolgo a tutti i miei ospiti: ci racconti qualcosa di lei. 
Sono un’insegnante di Materie Letterarie, Greco e Latino al Liceo Classico di San Donà di Piave (VE), ma essendo laureata in Filologia Greca, ho da sempre una grande passione per la ricerca. 
Ho avuto esperienze in ambito giornalistico per 15 anni, per lo più collaborazioni con quotidiani e giornali locali e poi ho iniziato a scrivere racconti di ambientazione storica. A dicembre 2015 ho pubblicato il mio primo romanzo breve “In mezzo al mare scuro come vino”, una storia inventata che ha come protagonista una ragazza che vive ad Atene nel V secolo a. C. Le ricerche svolte durante questa prima pubblicazione mi hanno aperto la strada per la composizione del mio romanzo storico sulla vita di Gorgò.

A gennaio 2020 esce per Santelli Editore il suo romanzo storico “Gorgò. La regina di Sparta”. Potrebbe presentare brevemente il volume ai nostri lettori?
Gorgò è la moglie del re Leonida, l’eroe delle Termopili, che si sacrificò insieme ai Trecento per la libertà della Grecia durante la seconda guerra persiana nel 480 a.C.
Figlia del re Cleomene I, trascorre la sua vita in modo tranquillo fino alla morte del padre; da quel momento sarà costretta a crescere in fretta e dovrà gestire la successione al trono, gli intrighi dei suoi familiari e il matrimonio combinato con lo zio più anziano della famiglia.
Non è una situazione facile da gestire a soli vent’anni, ma nonostante tutto, Gorgò si dimostra all’altezza della situazione e riesce a circondarsi di personaggi femminili positivi che la aiutano e a cui lei stessa dà il suo sostegno. Sullo sfondo c’è la società spartana chiusa, rigida e incentrata sulla guerra, che è fortemente in contrasto con gli ideali di libertà e di uguaglianza rappresentati dalla giovane futura regina. Insomma, una trama avvincente, che trascina il lettore nella Sparta di 2500 anni fa, con la possibilità di scoprire aneddoti, miti, usi e tradizioni del tempo, raccontati in uno stile semplice e adatto a tutti.

“Gorgò. La regina di Sparta” è scritto da una nuova prospettiva storica, partendo da un punto di vista femminile anziché maschile. In che modo ha deciso di sviluppare questa tematica all’interno del suo romanzo?
Ho messo al centro la figura di Gorgò, utilizzando le testimonianze storiche che ho trovato sul suo conto. Partendo da questa prospettiva, ho costruito un romanzo completamente innovativo: i lettori, infatti, non troveranno il racconto dei fatti relativi alle guerre persiane, né le guerre, gli scontri sanguinosi, le imprese dei comandanti supremi degli eserciti, che spesso caratterizzano la maggior parte dei romanzi storici in circolazione. L’obiettivo principale è stato quello di mettere in primo piano i sentimenti, l’ansia, il dolore, provocati da questa guerra devastante, filtrandoli dal punto di vista di una donna che dalla sua posizione di rilievo, ha provato in prima persona la durezza della vita dei re di Sparta nel V secolo a. C. 
È innegabile che per le donne, i bambini e gli anziani rimanere soli in patria, mentre gli uomini erano in guerra, fosse motivo di sofferenza e raccontare tutto questo con occhi nuovi mi ha entusiasmato subito: era un modo perfetto per dare spessore e vitalità ai personaggi che hanno subìto il corso ineluttabile degli eventi storici.

In che senso potremmo definire Gorgò un personaggio “moderno”?
È confermato da numerosi dati storici che le donne spartane di elevata condizione sociale erano più libere rispetto a tutte le altre donne greche: infatti, oltre ad avere una dote cospicua, avevano la possibilità di uscire da sole, istruirsi, stringere relazioni sociali anche senza il controllo di padri e mariti. Erano anche molto forti nel fisico: si allenavano nella corsa e indossavano il peplo corto – il tipico abito greco, antenato della nostra “minigonna” – proprio per non essere ostacolate nei movimenti, per questo venivano definite con disprezzo “mostratrici di cosce”.
Gorgò aveva una dote considerevole, essendo la figlia del re, era saggia, istruita e abituata a pensare con la propria testa fin da piccola (su questo abbiamo un aneddoto raccontato da Erodoto), ma nello stesso tempo amava profondamente la sua patria e non l’avrebbe mai tradita, anche a costo di sacrificare la vita, proprio come suo marito Leonida. 
Sappiamo anche che partecipava alle assemblee presiedute dai re e dagli anziani della città e discuteva di politica con i nobili dell’epoca. 
Era una donna moderna, capace di dividersi tra occupazioni domestiche e affari, volitiva ed intelligente, dato che riesce a decifrare un messaggio criptato recapitato all’assemblea degli Spartani, unica donna tra tutti gli uomini presenti alla riunione (anche questo episodio è documentato da Erodoto).

Sta lavorando a qualche progetto per il futuro? 
Al momento mi sto occupando della promozione del mio romanzo: la pubblicazione è un traguardo bellissimo per uno scrittore, ma è ancora più impegnativo occuparsi di pubblicizzarlo e farlo conoscere al pubblico. Del resto questo è il mio modo per ringraziare la Santelli editore, che ha investito nella mia opera credendoci fin dalla prima lettura. 
E poi non nascondo che l’editoria è un mondo affascinante, misterioso sotto certi aspetti, che non conoscevo affatto e sto scoprendo piano piano; in questo periodo difficile, dovuto alla pandemia, moltissimi lettori da tutta Italia mi hanno scritto dicendo che Gorgò ha fatto loro molta compagnia e mi hanno ringraziato dopo aver letto la sua storia: molti loro messaggi mi hanno commosso e posso dire che è gratificante fare del bene a persone che non conosco.

Grazie a Beatrice per essere stata in nostra compagnia oggi. Vi ricordo che il suo romanzo è disponibile sul catalogo della casa editrice e sui maggiori store online.


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