LE RECENSIONI DEL SALOTTO: GENTE SBAGLIATA
LE RECENSIONI DEL SALOTTO
Alessio Piras, Gente sbagliata, Altrevoci Edizioni
L'AUTORE
È nato a Genova nel 1983. Dopo la Laurea Triennale, nel 2007 lascia la Liguria per proseguire gli studi e conseguire un Dottorato di ricerca in Discipline Umanistiche. Attualmente vive e lavora a Barcellona, in Spagna. Ha pubblicato con Fratelli Frilli Editori: "Omicidio in Piazza Sant’Elena" (2016), "Nati in via Madre di Dio" (2017) e "Un biglietto per il naufragio" (2018). Ha partecipato inoltre a tre antologie della stessa casa: "Una finestra sul noir" (2017), "44 gatti in noir" (2018) e "Tutti i sapori del noir" (2019). Sono disponibili in e-book i racconti "Una vita spezzata" (Oakmond Publishing, 2018) e "Sabotaggio. Un’indagine per Antonio Libeccio" (Todaro Editore, 2019). È autore del saggio "Il labirinto spagnolo" (Oakmond Publishing, 2019), sulla narrativa della guerra di Spagna.
LA TRAMA
Sullo sfondo di una Milano umida e nebbiosa, due netturbini trovano il corpo senza vita di un uomo. Si tratta di Francesco Ricciardi, manager di successo caduto in disgrazia, alcolista redento, portato sulla retta via dal compagno della ex moglie, intrappolato in un destino paradossale che ha il sapore amaro delle occasioni mancate. Un confuso intreccio di gente sbagliata gli fa da contorno, disegnando un quadro d’insieme corrotto e senza scrupoli, popolato da personaggi capaci di tutto pur di ottenere il proprio tornaconto. Il vice questore Jacopo Ravecca, il poliziotto incaricato dell’indagine, si spinge nei bassifondi di Milano, tra magnaccia e case d'appuntamento, per scoprire un intricato puzzle di una famiglia al di sopra di ogni sospetto. Le tessere che permetteranno di arrivare al colpevole sono uomini “normali”, quelli che sotto la giacca e la cravatta nascondono un cuore marcio.
LA RECENSIONE
Quando Adamo Brunelli fermò il camion della nettezza urbana in via Lazzaretto, il corpo dell'uomo era disteso sul selciato bagnato. Una finissima pioggia l'aveva infradiciato. Dal naso e dalla bocca due rivoli di sangue si confondevano con l'acqua piovana che correva verso i canali di scolo sotto il marciapiede. La mano destra poggiava sulla rotaia del tram.
"Ehi, Adamo! Scendi, va', che qui è successo un casino," disse Matteo, il compagno di Adamo, cercando di sovrastare il rumore del motore.
"Oh la madonna, e che è 'sto qui?" chiese Adamo impressionato dalla vista del corpo.
"Ma cosa vuoi che ne sappia io."
"E adesso che facciamo? Non possiamo mica lasciarlo qui. Poi siamo in servizio, se passa qualcuno e ci vede, ci beccano subito per omissione di soccorso. E io, lo sai, ho già quel precedente per furto di qualche anno fa."
Un cadavere viene rinvenuto in un anonimo vicolo di Milano, in una mattinata altrettanto anonima e grigia. Ma non si tratta di un cadavere qualunque: è quello di Francesco Ricciardi, ex manager aziendale da anni caduto in disgrazia. Dopo anni difficili, l'uomo aveva intrapreso con successo un percorso di riabilitazione e non sembrava in apparenza invischiato in loschi affari, dunque perché ucciderlo? A questa e a tante altre domande dovrà trovare un risposta il vice questore Jacopo Ravecca, il quale si ritroverà coinvolto in un caso dai risvolti davvero inaspettati.
"Gente sbagliata" di Alessio Piras è un romanzo thriller-poliziesco dal ritmo serrato e dall'intreccio avvincente. Insieme all'autore, conosceremo il vice questore ligure trapiantato a Milano Jacopo Ravecca e andremo anche alla scoperta dell'universo che lo circonda, a partire dalla storia della vittima Francesco Ricciardi, raccontata attraverso numerosi flashback. A fare da sfondo, il grigiore e i colori cupi e spenti di Milano, quasi un riflesso della tristezza e della frustrazione che ammanta la vita di Ricciardi.
Alessio Piras dà vita ad un romanzo appassionante, fatto di struggenti chiaroscuri ma soprattutto di apparenze e ipocrisia. Insieme a Ravecca, i lettori scaveranno letteralmente sotto le superfici più lucide ed eleganti per scoprirle in realtà colme di marciume. Come si suol dire, "non è tutto oro quel che luccica". Piras ci fa conoscere le mille e una sfaccettature caratteriali e psicologiche dei suoi personaggi, facendoci entrare immediatamente in sintonia con loro, sia da un punto di vista positivo che negativo. Molto spesso non è così facile tracciare un confine netto tra giusto e sbagliato, tra luce e ombra, proprio come accade ad ognuno di noi nel nostro quotidiano.
"Gente sbagliata" non è solo un buon giallo con cui trascorrere ore piacevoli, ma anche una storia che lascia spazia all'introspezione e all'aspetto più personale dei protagonisti, in cui ogni dettaglio contribuisce a rendere ancora più vivida e coinvolgente la narrazione.
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