INTERVISTA ALL'AUTORE EMMANUEL OCCHINO
LE INTERVISTE DEL SALOTTO
Bentornati al puntualissimo appuntamento delle interviste del giovedì de Il Salotto Letterario e de il Salotto Creativo del gruppo Facebook MyMee-Express Yourself. Oggi conosciamo il giovanissimo autore Emmanuel Occhino e il suo romanzo fantasy "Cuore di ghiaccio" edito da PAV Edizioni.
Salve Emmanuel, benvenuto nel mio Salotto e grazie per essere in nostra compagnia oggi. Ci racconti qualcosa di lei.
Salve, grazie per l’opportunità datami. Sono un ragazzo di 20 anni, nato e cresciuto a Napoli, che ha sviluppato un particolare interesse verso la scrittura. Questo interesse, è dato anche dalla mia passione per la letteratura e ciò mi ha portato ad iscrivermi alla facoltà di Lettere Moderne, presso la Federico II di Napoli. Ho iniziato a scrivere all’età di 13 anni, scrivendo pensieri sparsi in varie frasi, per poi elaborare vere e proprie poesie a verso libero incentrate sull’amore e sulla natura umana.
“Cuore di ghiaccio” è il suo romanzo a metà fra il fantastico e il distopico edito da PAV Edizioni. Potrebbe presentarlo brevemente ai nostri lettori?
“Cuore di ghiaccio” narra la vicenda amorosa tra due personaggi diversi ma che si contemperano: Jack, spettro invernale incapace di avvertire emozioni, di vivere, e Alice, un’umana dannata all’inferno.
I due protagonisti sono governati da due entità, Destino e Amore, che rappresentando una storia parallela a quella dei protagonisti, si sfidano a scacchi per contendersi il comando dell’universo intero.
Attraverso la narrazione della storia, si assiste ad un viaggio verso le emozioni umane come l’odio, la disperazione, l’egoismo, la felicità, e ovviamente l’amore.
Jack e Alice: uno spettro invernale e un’umana sono i protagonisti del suo romanzo. Cosa vogliono rappresentare queste due figure?
Entrambi rappresentano due stati d’animo e due visioni della vita. Jack personifica l’atarassia, ossia l’assenza di emozioni. Lui non è altro che una rappresentazione di un purgatorio esistenziale, dove nulla ha un senso e ci si sente smarriti e privi di scopo. Alice, rappresenta la figura dell’emarginato, di colui che va controcorrente, pronto ad abbracciare la morte pur di affermarsi e di farsi valere. Lei rappresenta la passione, l’amore assoluto, la purezza incontaminata che l’inferno non riesce a distruggere.
Ci sono state delle fonti di ispirazione particolari – letterarie e non – che hanno contribuito alla stesura di “Cuore di ghiaccio”?
Il plot di partenza è abbastanza particolare, ma il film “Storia d’inverno”, trasportazione cinematografica dell’omonimo libro, è stato la principale fonte di ispirazione.
Progetti per il futuro?
Ho tanti progetti in serbo. Già da qualche anno, sono alle prese con un dramma adolescenziale/ satira sociale, e ci vorrà un bel po’ per poterlo portare a termine. Ho in mente una trilogia fantastica incentrata sul viaggio ultraterreno, prendendo la “Divina commedia” come modello. Nel mio bagaglio mentale, c’è anche un epic fantasy, e di recente ho avuto un’idea per una raccolta di racconti fantastici.
Grazie a Emmanuel per essere stato in nostra compagnia oggi. Vi ricordo che il suo romanzo è disponibile sul catalogo della casa editrice e sui maggiori store online.




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