IL SALOTTO PRESENTA: ROSSO VENDETTA
IL SALOTTO PRESENTA
Marzia Accardo, Rosso Vendetta, Independently Published
L'AUTRICE
Marzia Accardo, classe 1983, vive in un paesino della Bassa Modenese dove lavora come impiegata contabile.
Nel 2019 pubblica il suo primo romanzo “La testimone della sposa” con la casa editrice Pubme.
Nel 2020 firma la raccolta di racconti “Love = love” assieme ad altre tre autrici e pubblica in self publishing “Trascinata dal vento come le nuvole”, prequel de “La testimone della sposa”. Nel novembre dello stesso anno il suo racconto “Il debito” vince nella categoria Miglior protagonista maschile al concorso Giallofestival 2020 e viene pubblicato nell’omonima antologia dalla casa editrice Damster Edizioni.
LA TRAMA
Il truffatore che ha rovinato tuo figlio.
Il vicino di casa che odi.
La donna che ti ha rubato il fidanzato.
I bulli che hanno condizionato la tua vita.
Cosa saresti disposto a fare per vendicarti?
Fin dove può spingersi l’odio, e quanto può fare rumore il silenzio?
Quattro brevi racconti dalle tinte oscure, quattro personaggi in apparenza innocui e dalla vita ordinaria, assetati di vendetta, che alla viglia delle feste vedranno risvegliarsi i loro istinti più nascosti. Perché a Natale non sono tutti più buoni.
ESTRATTI
"Sono a scuola, seduta a un banco singolo, perché nessuno vuole stare vicino a me. Sono brutta, grassa, antipatica e sfigata. L’hanno detto loro. Hanno deciso che non valgo nulla, che merito di stare da sola, che non devo avere amici né pretendenti. Che nessuno può volere una come me, perché faccio schifo a tutti.
Sono sopravvissuta ma quelle facce me le sogno ancora la notte, a distanza di anni; mi vengono a trovare per ricordarmi continuamente che sono una nullità, che per me non ci sarà mai un posto tra i vincenti, che sono uno scarto della società. È il loro insindacabile giudizio, scolpito sulla pietra, e mai, mai le cose potranno cambiare per una come me.
Li conosco bene, quelli come loro. Sono tutti uguali nella loro bassezza e meschinità, nel loro essere inutili. Si sentono forti fin quando restano impuniti, fin quando nessuno mai si ribella.
“Brutto, ciccione, sfigato”, mi risuonano in testa le loro parole. Loro. Altri nomi, altre facce, ma sono sempre gli stessi. Sono tutti loro.
Hanno resistito agli inverni e alle intemperie, al sole e alla siccità; hanno piantato radici robuste, si sono allungati e sono cresciuti lentamente, anno dopo anno, come il mio odio e la mia sete di vendetta. Sono perfetti nella loro bellezza, delicata e fragile come la vita, pronti a essere donati a una persona speciale. Un predestinato, l’unico degno destinatario di quest’omaggio."
***
"Ti odio, vorrei che sparissi dalla faccia della terra, ma non posso permettermi di andare via di qui, né di farti del male. Non voglio certo finire in galera per uno come te. E poi non servirebbe ad altro se non a darti soddisfazione, perché lo so, anche tu mi odi, e desideri il peggio per me.
Ogni giorno prego che la tua auto ti lasci a piedi, che i tuoi gatti muoiano di una morte lenta e atroce, che ti strozzi mangiando che so, un pezzo di formaggio, o una noce, o qualsiasi altra cosa. Che il tuo appartamento esploda. Che ti rapiscano gli alieni. Che tu finisca in rovina, seppellito dai debiti, costretto a lasciare la tua casa. Che qualcuno ti spari. Che un infarto secco ti colpisca nel sonno, senza che tu neanche te ne accorga.
Bisogna sempre pensare al meglio per chi si ama e io non ho mai smesso di farlo, anche quando mi hai fatto del male, anche se hai calpestato i miei sentimenti e mi hai abbandonata come un giocattolo rotto. Eri pur sempre il mio grande amore, lo sei ancora e lo sarai sempre.
Voglio che tu sappia che ti amo, che ti ho sempre amato e che mai, neppure per un secondo, ho provato rancore nei tuoi confronti. Nemmeno quando mi hai lasciata, quando mi hai insultata, quando mi hai sostituita con un’altra. Perché tu sei il mio unico, grande amore."
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